Sean Price – Imperius Rex

Voto: 4,5

imperious-rex-450x450Nella poco più che quarantenne tradizione Hip-Hop, i dischi postumi vantano (sfortunatamente) un peso specifico che oltrepassa quello occupato all’interno di qualsiasi altro genere musicale. Tante sono le voci che anche dall’oltretomba continuano a mantenere, pur a distanza di anni, un loro peso specifico nelle discussioni quotidiane; tra le più recenti a unirsi – tristemente – al coro, c’è quella di Sean Price, che la mattina dell’8 agosto di due anni fa, per cause mai chiarite al pubblico, non si risvegliò dal proprio sonno.

Voci sì leggendarie, ma spesso e volentieri bistrattate da chi con spregiudicatezza si adopera nello spremere fino all’ultima molecola le loro sillabe per il bene del proprio conto corrente. E in questo senso, Imperius Rex” avrebbe potuto essere l’ennesima operazione Jurassic Park; ovvero la solita estrazione di barre perdute dall’ambra fossile e poi rimescolate al DNA musicale farlocco di turno, confezionate alla bell’e meglio e rivendute un tanto al chilo. Avrebbe, appunto, perché fortunatamente alla Duck Down le cose non funzionano come alla Bad Boy o alla Amaru Entertainment (“Born Again” e “Loyal To The Game”…ne vogliamo parlare?). Sean Price era un pezzo di cuore per Dru Ha e Buckshot, i due infatti non hanno scazzato e hanno dato alle stampe il suo disco più potente dai tempi di “Monkey Barz”.

Nemmeno la precoce morte è stata in grado di smussare il filo della lingua di Ruck, tagliente per definizione sin dai trascorsi in gioventù tra le fila dei famigerati Decepticons, da sempre abile a condensare dosi massicce di classe e black humor in un paio di rime come solo pochi altri sanno fare, sputartele in piena faccia e strapparti pure un applauso mentre ti ripulisci il viso. Non so voi, ma arrivato a quel <<so sacrilegious with the word rhyme gestures/sold crack to bitches in their third trimester>> nella prima, sismica strofa di Refrigerator P!”, ho dovuto mettere in pausa l’ascolto. Cinico, sprezzante, forse pure un po’ stronzo, ma che ci volete fare? Ho riso di gran gusto.

Endemico alla selezione musicale, il fantasma di Sean Price è perfettamente in sincro con gli umori sintetizzati dalla schiera di strimpellatori di MPC e affini chiamati a raccolta, che include pesi massimi (Alchemist, Stu Bangas, 4th Disciple, Nottz), qualche buona seconda linea (Crummiebeats, Harry Fraud, Dj Skizz) e un paio di sorprendenti novellini. Uno su tutti Dan The Man, autore di quel macigno già citato qualche riga sopra. L’inconfondibile tratto ipnotico dell’Alchimista è chiamato subito in causa a incorniciare l’aria compassata e tossica della titletrack, brano indubbiamente tra i più recenti in scaletta e manifesto di un rapper che nelle sue composizioni ha sempre preferito affidarsi alla libera associazione di pensieri piuttosto che alla linearità del racconto. Un dettaglio forse di poco conto, ma che ha certo dato una bella mano ai ragazzi della Duck Down in cabina di regia. Perché “Imperius Rex” è  a tutti gli effetti un affare di famiglia, come ci ricordano una buona manciata di nomi sul retro della custodia.

Apartheid” e Ape In His Apex”, entrambe prodotte da Crummie, riportano in auge la storica ruvidezza del collettivo di Brooklyn: la prima è la classica mattanza Rap al fianco dei fidi compari Steele e Buckshot, sempreverde nonostante le quasi 43 primavere sulle spalle (<<if Ruck don’t like you, Buck don’t like you/Ruck down, Buck down, what a nigga might do/black moonwalk on ‘em, rest in peace to Michael>>), la seconda è l’immancabile dichiarazione di superiorità nell’ecosistema in duetto con Ruste Juxx, il delfino di Sean Price, che non manca di rendere omaggio al maestro snocciolando qua (<<used to sell coke, pure white, called it Macklemore>>) e là (<<for hard bars this verse will get the most write ups/son I’m nice, Sean Price is the ghostwriter>>) barre di primissima scelta. E in “Dead Or Alive” la effe di famiglia si fa ancora più maiuscola con l’entrata in scena di Bernardette Price, che mette i puntini sulle i del marito intonando un formidabile refrain. Vera highlight del disco che, oltre a due strofe di pura violenza priceiana, sfoggia una produzione stentorea, miscelata dal discepolo dell’Abate di Staten Island direttamente fra le mura della nona camera.

E’ un dato di fatto: i primi quindici minuti dell’album andrebbero misurati in megatoni, ma pure negli altri due terzi dell’ascolto riuscire a pescare male si rivela un’impresa. Negus” fonde pulp e non-sense in un gustoso brodo caustico, speziato dai trick gastro-linguistici di un redivivo DOOM; Rap Professor” è una chicca ad alto tasso tecnico insaporita in salsa Jazz; e poi ci sarebbe Clans & Cliks” che…cioè, parliamoci chiaramente: qui sopra ci sono gli Heltah Skeltah, gli Smif-N-Wessun, Raekwon, Inspectah Deck e Method Man che incrociano citazioni l’uno dell’altro (<<Brownsville crook, get bright with the beam/take your french vanilla, butter pecan, your ice and your cream>>) con Nottz alle macchine, serve proprio aggiungere altro? Dai, su, non scherziamo… E volendo essere pignoli, pure gli episodi meno ispirati (Lord Have Mercy”, Church Bells”) finiscono per rimanere al di sopra della sufficienza.

A due anni di distanza dalla sua brusca interruzione, “Imperius Rex” completa la storia di Sean Price, che può finalmente fregiarsi di titoli di coda all’altezza del suo nome. Non fraintendete, però: non si tratta affatto di un addio. Le pareti dell’oltretomba non sono spesse a sufficienza per contenere lo spirito di Jesus Price: i wack mc’s sono avvisati… P!

Tracklist

Sean Price – Imperius Rex (Duck Down Music 2017)

  1. Imperius Rex
  2. Dead Or Alive [Feat. Bernadette Price]
  3. Definition Of God [Feat. Vega Benetton]
  4. Ape In His Apex [Feat. Ruste Juxx]
  5. Apartheid [Feat. Buckshot and General Steele]
  6. Lord Have Mercy [Feat. Rim P and Vic Spencer]
  7. Negus [Feat. DOOM and Ike Eyes]
  8. Church Bells [Feat. Junior Reid]
  9. The 3 Lyrical Ps [Feat. Prodigy and Styles P]
  10. Not97 Skit
  11. Refrigerator P!
  12. Prisoner [Feat. Freeway]
  13. Resident Evil
  14. Clans & Cliks [Feat. Smif-N-Wessun, Rock, Method Man, Raekwon, Inspectah Deck and Foul Monday]
  15. Rap Professor
  16. Price Family [Feat. Bernadette Price]

Beatz

  • The Alchemist: 1
  • The Adept aka 4th Disciple: 2
  • Stu Bangas: 3
  • Crummiebeats: 4, 5, 7, 8, 16
  • Joe Cutz: 6
  • Harry Fraud: 9
  • Dan The Man: 11
  • Marco Polo: 12
  • Marlon Colimon: 13
  • Nottz: 14
  • Dj Skizz: 15
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