Nuova compilation (auto)celebrativa della Wu-Tang Records, che dalle presentazioni promette davvero bene: sei tracce inedite, rarità, collaborazioni, b-side, remix, affiliati ed altro ancora. Non c’è che dire, un menù invitante, ben assortito e adatto a ogni palato, dal Wu-Fan assetato di rarità all’ascoltatore medio che vuol conoscere più da vicino qualche gioiello della Dinastia Imperiale. Il tutto in diciassette tracce divise idealmente in tre gruppi omogenei: sei quelle inedite, sei i pezzi tratti da album mediamente noti, cinque le rarità.

Analizzando i tre filoni uno per uno, il più deludente è sicuramente quello dei pezzi riciclati, i quali pur essendo degli ottimi estratti dovrebbero risultare stranoti a qualsiasi appassionato del Clan – e perciò soprassediamo. Passando alle famigerate tracce inedite, la più interessante è senz’altro “Wu-Tang Clan Live Freestyle”, con potentissime rime a braccio dell’encomiabile GZA e del fantomatico Masta Killa, che già da qualche annetto dissemina gemme di altissimo livello senza però decidersi ad uscire con l’attesissimo primo album solista (quando si deciderà a cacciarlo sarà una bomba, ve l’assicuro!). Ottima performance anche per Killah Priest su base di Dj Spooky in “Catechism” (un altro freestyle che purtroppo dura poco più di un minuto), positiva quella dei Black Knights in “Only 4 My Niggas”, a conferma di quanto di buono ci avevano già fatto sentire su “The Swarm” e sulla colonna sonora di “Ghost Dog”. Deludenti, invece, “Re-Up”, “In Trouble” e “To The Rescue”, terzetto che non aggiunge niente di particolarmente nuovo ai suoni che ben conosciamo. Tra le rarità, ecco finalmente i gioielli della raccolta. Anzitutto il remix di GZA della tetrissima “Grayhound Part 2” firmato The Jon Spencer Blues Explosion, con un Killah Priest supremo come sempre. Un’altra gemma la troviamo in “Eyes A Bleed”, pezzo dei Bounty Killer remixato da RZA con l’ennesimo cammeo di Masta Killa. Poi un po’ di G-Funk in “Hard To Kill” (Spice 1 più Meth), un pizzico di R’n’B in “Left & Right” (D’Angelo più i due accaniti fumatori) e ancora il Metodo sulla coinvolgente “Three Amigos” di King Just.

In definitiva, l’album si lascia ascoltare, l’identità del suono Wu-Tang viene rispettata in pieno e non c’è spazio per suoni facili; quel che manca è forse un pizzico di originalità. E sinceramente credo che questo “Chapter II” non rispecchi neanche del tutto il principio di fondo per cui il progetto era nato, ovvero quello di scovare le rarità più inaccessibili (in più di dieci anni di carriera il Wu-Tang avrà registrato decine e decine di tracce uscite chissà dove…): accontentiamoci allora di una compilation come tante.

Tracklist

AA.VV. – Wu-Chronicles Chapter II (Wu-Tang Records/Priority Records 2001)

1. Above The Clouds (Gang Starr feat. Inspectah Deck)
2. Re-Up (Two Da Road feat. Shyheim)
3. Hip Hop Fury (GZA feat. RZA, Hell Raizah, Timbo King and Dreddy Kruger)
4. Got’s Like Come On Thru (Buddha Monk feat. Ol’ Dirty Bastard and Drunken Dragon)
5. In Trouble (Shyheim)
6. Three Amigos (If It’s On) (King Just feat. Method Man and Sic)
7. N.Y.C. Everything (RZA as Bobby Digital and Method Man)
8. Rumble (U-God feat. Leatha Face, Inspectah Deck and Method Man)
9. Dangerous Mindz (Gravediggaz)
10. To The Rescue (U-God feat. Leatha Face)
11. Greyhound Part 2 (GZA Remix) (The Jon Spencer Blues Explosion feat. Killah Priest)
12. Catechism (Dj Spooky feat. Killah Priest)
13. Left & Right (D’Angelo feat. Method Man and Redman)
14. Eyes A Bleed (RZA Remix) (Bounty Killer feat. Masta Killa)
15. Hard To Kill (Spice 1 feat. Method Man)
16. Wu-Tang Clan Live Freestyle (GZA and Masta Killa)
17. Only 4 My Niggas (Black Knights)

Beatz

• Dj Premier: 1
• Ravi Rason: 2
• The Arabian Knight: 3
• Marcus Logan: 4
• Fatal son: 5
• Junior: 6
• RZA: 7, 14
• True Master: 8, 10
• RZA and 4th Disciple: 9
• GZA: 11
• Dj Spooky: 12
• Q-Tip: 13
• Blackjack: 15
• King Tech: 16
• PC: 17

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