Eyedea & Abilities – By The Throat

Voto: 5

Ascoltare a distanza di un anno “By The Throat”, sapendo che Mickey Larsen se n’è andato lasciandoci increduli e addolorati, fa quasi male. Non so se dovrei vergognarmi, ma ho digerito meglio la morte di Guru. Certo, è ovviamente imparagonabile la grandezza storica di Keith Elam rispetto a quella del giovane mc del Minnesota, ma, seppure con tristezza, c’eravamo ormai rassegnati al suo precario stato di salute cullandoci nei numerosi capolavori che ha firmato nella sua ultraventennale carriera e di cui potremo cibarci per sempre. Quello a Guru è stato un addio quasi sereno, l’addio a chi ha dato quasi tutto ciò che poteva dare; quello a Eyedea è stato, nel suo piccolo, scioccante. Ventotto anni, un talento infinito, una mente vulcanica, un pensatore, un poeta, un ricercatore che ha probabilmente finito per consumarsi tentando di conciliare tutti questi aspetti della sua personalità.

Chi ha conosciuto Eyedea ne parla come di un ragazzo speciale, capace di infondere serenità a chiunque avesse modo di scambiarci due parole, ma anche di una persona segretamente complessa e fragile, incapace di combattere i suoi demoni quotidiani, costantemente impegnato a fuggire dal personaggio Eyedea per essere un altro (da brividi l’intervista nella quale indossa la maglietta Eyedea Is Dead), cercando inutilmente conforto nell’alcool e nella droga. Questo perché Eyedea prendeva la musica fottutamente sul serio; si può scherzare con la musica, ma non si può scherzare sulla musica. Aveva tutto da dare, Micheal, ed emerge terribilmente ascoltando “By The Throat”, il suo ultimo disco in coppia col compagno di una vita Dj Abilities. Ventinove minuti di musica intensissima, piena di animo, un disco tanto veloce quanto urgente nel quale emerge tutta la personalità di Micheal Larsen, Eyedea, Oliver Hart, l’mc, il poeta, il cantante, il chitarrista, incazzato, critico, ironico, depresso e anche un po’ buffone.

Dimenticate il minimalismo musicale di “First Born” ed “E&A”, studiati per far emergere le capacità paurose di Abilities ai piatti e quelle di Eye al microfono piuttosto che la qualità dei beat, “By The Throat” è la quadratura del cerchio di un duo che ha faticato davvero per arrivare a un risultato che rispecchiasse degnamente il loro talento. Portandosi dietro l’esperienza Rock dei Carbon Carousel e gli studi ritmici dei Face Candy, E&A hanno voltato pagina costruendo un breve capolavoro di Rap spruzzato pesantemente di Grunge, Rock e leggera Elettronica. La produzione è curata meticolosamente privilegiando chitarre e tastiere a scapito dei sample, riuscendo a rifuggire raffinatamente gli stilemi tipici del Rap-Rock che avevamo mal digerito in un lavoro spoglio e adolescenziale quale “Depart From Me” di Cage, tanto per fare un nome. Al contrario, “By The Throat” è costruito perfettamente, suonato quasi tutto da Eyedea (chitarra, basso, tastiere) e Abilities (basso, tastiere, giradischi), con qualche intervento esterno, alternando atmosfere di vaga ispirazione Radiohead come “Sky Diver” ad altre smaccatamente Grunge come “Junk” (decisamente Nirvana) o “Factory”.

Da notare il notevole lavoro di Abilities ai piatti, perfettamente integrato in questa nuova macchina musicale, mai relegato a scratchatore-da-ritornello ma in primo piano per tutto il disco nella costruzione di veri e propri assoli e riff (allucinante il suo lavoro in “Time Flies When You Have A Gun” e “This Story”). E’ un delitto non poter dedicare dieci righe a ogni singolo pezzo di “By The Throat”, dal Rock puro di “Spin Cycle” alle splendide atmosfere dilatate di “Sky Diver”, dalla cattiveria di “Junk” alla malinconica bellezza di “Smile”, ma giusto per spiegarvi in cosa consistono questi ventinove minuti vi rimando alla titletrack, al punto più alto, alla fine; “By The Throat”, una cavalcata lenta e piovosa, un fitto groviglio di feedback di chitarra in cui la struggente melodia affoga in un mare di rumore e nel quale un Eyedea da brividi propone la pagina più bella del suo repertorio lirico e interpretativo, raccontando una storia sentimentale finita male, una storia che – a quanto pare – lo distrusse mentalmente. Questa canzone è un viaggio nell’universo caotico che era la mente di Micheal Larsen, nel quale l’urgenza comunicativa doveva fare i conti ogni giorno con la consapevolezza nascosta di non poter durare molto tempo ancora.

Purtroppo sappiamo tutti com’è andata a finire; probabilmente era l’unico modo per Micheal Larsen di liberarsi dal fantasma di Eyedea. Perdonatemi l’eccessiva malinconia.

Tracklist

Eyedea & Abilities – By The Throat (Rhymesayers Entertainment 2009)

  1. Hay Fever
  2. Spin Cycle
  3. Time Flies When You Have A Gun
  4. Burn Fetish
  5. Sky Diver
  6. Junk
  7. Forgive Me For My Synapses
  8. This Story
  9. Factory
  10. Smile
  11. By The Throat

Beatz

All tracks produced by Dj Abilities except tracks #1 and #5 co-produced by Eyedea

Scratch

All scratches by Dj Abilities

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