Fabri Fibra – Turbe giovanili

Correva l’anno 2002 e la scena nostrana era ben altra cosa rispetto a quella che abbiamo sotto gli occhi oggi. I dischi che giravano ai tempi erano quelli che oggi sono considerati pietre miliari irrinunciabili del genere e nessuno si sarebbe aspettato che il Rap in Italia potesse raggiungere i livelli di notorietà di cui gode attualmente; lo stesso Fabri Fibra era (un artista) diverso. Chi si fosse avvicinato al Rap negli ultimi dieci anni avendo conosciuto di conseguenza la figura che Fibra si è costruito, in maniera più o meno consapevole (forse è stata un’operazione totalmente decisa a tavolino, forse ha soltanto assecondato un lato della sua eclettica personalità), potrebbe ritrovarsi totalmente spaesato una volta che si trovasse tra le mani “Turbe giovanili”.

Quello del Fibra successivo a “Mr. Simpatia” è un liricismo violento, irriverente, misantropo e volutamente provocatorio; col susseguirsi dei suoi album quest’attitudine si è radicata sempre più, facendone una sorta di fantoccio che attacca la società italiana e la mediocrità dell’esistenza con accuse di profondità pressoché nulla e slogan qualunquisti assolutamente inoffensivi. Il livello della scrittura, inoltre, si è poco a poco abbassato, fino a rendere la tecnica del nostro rapper la sbiadita ombra di ciò che sapeva creare un tempo. Per ritornare a un Fabri Fibra di qualità – coscienzioso, capace nella tecnica, molto più morigerato nei toni ma contemporaneamente molto più corrosivo quando vuol fare critica sociale – o, direbbero alcuni, all’unico Fabri Fibra che valga la pena ascoltare, è necessario appunto recuperare questo disco.

Interamente (eccezion fatta per la traccia conclusiva, opera di Lato) prodotto nientemeno che da Neffa, con un gusto Jazz particolarmente malinconico, il progetto si snoda attraverso diciassette episodi che spaziano in una serie di temi di livello quotidiano, ma non per questo poco importanti o profondi. Dall’amore (“Come te”) alla fuga dalla provincia (“Dove fuggi?”), dalla fiducia nell’amicizia (“Nuovi stili d’insonnia”) alla futilità del successo (“Personaggi di passaggio”), dalle riflessioni sui rapporti umani (“Fuori norma”) all’attualità (“In quanti?”). Fibra sa muoversi tra questi argomenti così disparati con un flow inconfondibile, sciolto e tecnico al punto giusto, senza interpretare una parte e con una spontaneità che è andata gradatamente perdendosi dopo il salto nel mainstream. Potremmo poi riservare una menzione particolare a “Dalla a alla z”, una traccia che, almeno a livello di scrittura, ha letteralmente fatto scuola nella scena.

Ma tutto il disco, in realtà, è totalmente imprescindibile nell’evoluzione dell’Hip-Hop italiano, a causa della competenza lirica del rapper, della suggestione delle basi di Neffa e, più in generale, dell’atmosfera unitaria che si respira e che nasce da un progetto coeso e definito. Ossia ciò che manca alla quasi totalità delle produzioni italiane odierne; in primis a quelle dello stesso Fabrizio.

Tracklist

Fabri Fibra – Turbe giovanili (Teste Mobili Records 2002)

  1. Scattano le indagini
  2. Luna piena
  3. Dalla a alla z
  4. Dove fuggi?
  5. Di fretta
  6. Fuori norma
  7. Ci penso dopo
  8. Mi stai sul cazzo
  9. Per averti qui
  10. Come te [Feat. Al Castellana]
  11. Chi c’è
  12. Se non dai il meglio (non io)
  13. In quanti?
  14. Nuovi stili d’insonnia
  15. Personaggi di passaggio [Feat. Nesly Rice]
  16. Di noi
  17. Ma che persona

Beatz

Tutte le produzioni di Neffa tranne la traccia #17 di Dj Lato

Scratch

Tutti gli scratches di Dj Myke

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Riccardo Orlandi

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