KRS-One – The Sneak Attack
Ssssshhh, zitti che sta arrivando il prof! Sediamoci ai nostri banchi perché la lezione sta per cominciare e KRS-One è un professore che manca da tempo, ha voluto prendersi circa quattro anni sabbatici che gli sono serviti per decidere quale sarà il fine del suo attacco a sorpresa: istruire noi, la nuova generazione, a questa misteriosa Cultura Hip-Hop che in tanti vogliono ridurre a una moda giovanile come tanti. Per primo, fa il suo ingresso Jazzy Jeff (non l’amico del Fresh Prince, bensì quello dei Funky 4 + 1!), seguito a ruota da Kenny Parker e quindi dal fratello di quest’ultimo: KRS-One (acronimo di knowledge reigns supreme over nearly everyone), il quale ci tiene a ricordare subito che anche dopo tanto tempo è sempre lui il più grande filosofo/missionario/profeta/saggio/evangelizzatore dell’Hip-Hop, nel caso in cui ce ne fossimo dimenticati.
Il primo pezzo che esplicita con determinazione tali concetti è “Attendance” (<<all that ice and thug life, that’s not my world/I’m the teacher, but you still can’t see/’cause while you respected Tupac, Tupac respected me>>), ricca di perle di saggezza e con un ritornello molto coinvolgente; clima e mood che ritroveremo in “Get Your Self Up”. C’è da dire che la maggior parte delle tracce tratti il medesimo tema, sono dei duri rimproveri alle nuove generazioni di mc’s e ai nuovi esponenti dell’Hip-Hop in generale: KRS si dichiara profondamente deluso (come in “Hot” e “Hush”), ripetendo più volte che non vuol credere che esistano persone in grado di mancargli di rispetto dopo tutto ciò che ha fatto e promosso, dandogli una motivazione in più per voler insegnare qualcosa di sano a noi novellini (e scusate il noi, ma all’epoca io avevo soli 15 anni!).
Raggiunge quindi il suo intento in “The Mind” e soprattutto in “HipHop Knowledge”, una vera e propria lezione di storia: a partire dal 1987, KRS ci narra come dal suo punto di vista siano andate degenerando le vicende nell’Hip-Hop fino al 2000, ossia fino all’industrializzazione di un intero movimento. Si tratta di una traccia di grande qualità e vi raccomando di ascoltare con attenzione anche l’intervista riportata in coda al brano. Proprio per questa ragione “The Sneak Attack” può rivelarsi un buon punto di partenza per chi è interessato a capire qualcosa di più dell’Hip-Hop; non parliamo di un album da consigliare alla cieca, un classico, ma i testi parlano con chiarezza e si prestano ad essere compresi da chiunque (o quasi). Qualcosa di diverso dal solito, ad ogni modo, c’è: è il caso di “Why”, una bella prova a sfondo politico che forse piacerà agli amanti dei Public Enemy; poi abbiamo la ballereccia ma moralista “What Kinda World”, seguita da “I Will Make It”, grosso modo sullo stesso tono; infine, “False Pride” è una favola di cui tutti conosciamo il senso ma stento ancora a capirne la collocazione in un progetto di questo tipo.
Tirando le somme, “The Sneak Attack” è un’uscita onesta che tuttavia poteva raggiungere risultati più rotondi. Le produzioni sono abbastanza buone anche se vengono oscurate dalla carica dell’mc, il meglio lo danno Kenny Parker e Domingo, che sembrano azzeccare sempre il beat adatto inserendo, quando necessario, anche qualcosina di più old school. Nonostante i pezzi validi e i temi intelligenti, mancano le atmosfere immortali che invece spiccavano in “Sound Of Da Police”, “MC’s Act Like They Don’t Know” e “Step Into A World”; perciò, dopo quattro anni di attesa, ci si aspettava un po’ di più.
Tracklist
KRS-One – The Sneak Attack (IN THE PAINT Records 2001)
- Intro
- Ghetto Lifestyles
- Attendance
- Hot
- Why
- Doth Thou Know
- The Lessin
- The Mind
- HipHop Knowledge
- What Kinda World
- I Will Make It
- B-Side (Intro)
- Get Your Self Up
- Krush Them
- Hush
- The Sneak Attack
- Shutupayouface
- False Pride
- The Raptizm
Beatz
- KRS-One: 1, 3, 5, 6, 8, 12, 13, 18
- Kenny Parker: 2, 7, 11, 16
- Grand Daddy I.U. and Jazzy Jeff: 4
- Domingo: 9, 10, 14
- B.J. Wheeler: 15
- Fredwreck: 17
- Mad Lion: 19
Scratch
- KRS-One: 4
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