Malaisa – Metamorfosi di liriche

Cito Bra: quante female mc’s può vantare l’Italia? Poche… Malaisa fa parte di questa cerchia ristretta che viene sempre guardata con un velo di sospetto e ben poca fiducia. Ma bisogna anche ammettere che ogni singolo personaggio femminile nel Rap, tranne rare eccezioni, si è saputa far onore lasciando da parte tutti quei pregiudizi di cui sopra: c’è chi ha sfondato per un piccolo lasso di tempo, chi ha fatto il suo bel featuring con qualche rapper conosciuto, chi si è azzardata a realizzare un proprio album, meno chi ne fa più d’uno (facciamo riferimento, ovviamente, al caso italiano).

Tra applausi e disapprovazioni, Malaisa decide di annullare il contratto con la Virgin per unirsi alla Unic Records, etichetta non nuova nel Rap nostrano, quindi a Ice One. Scelta felice: la coppia è una delle migliori, a mio parere, formatesi in Italia. In “Metamorfosi di liriche” non abbiamo però solo Ice One, perché Dj Sensei sembra affacciarsi spesso dietro le macchine: moniker differenti, per dei progetti che, a seconda di chi intervenga, sono altrettanto diversi. Il primo è inconfondibilmente legato all’Hip-Hop, il secondo sperimenta Elettronica, si aggira nei campi di Jungle e Drum’n’Bass – e Isa non è da meno.

Queste atmosfere familiari ai sottogeneri dell’Elettronica vanno assolutamente a nozze con le liriche della vicentina, che sfrutta appieno le sue abilità canore e tecniche: ha una metrica del tutto innovativa, rifiuta di utilizzare rime banali preferendo semplicemente raccontare ciò che vuole viaggiando a ritmo sui suoni, non vuol dare all’ascoltatore il rischio di distrarsi durante la sua interpretazione con vezzi inutili. L’intro, “Ida”, è forse uno dei migliori pezzi all’interno dell’album, di grande effetto e questo è estremamente positivo. Si unisce a quella che è la prima traccia effettiva, la titletrack, che ci viene sussurrata all’orecchio con voce sensuale, voce che ci abbandona del tutto in “Passato l’angolo”, pezzo senza contaminazioni, solo Rap, che secondo me non avrebbe sfigurato come primo singolo dell’album al posto della più canonica “Più potente”, oppure “Pensi che non sappiano”, una bella invettiva contro la scena italiana che non lascia spazio a risposte.

Ci sono anche parentesi molto introspettive trattate con serietà, è il caso della poetica “Mia madre” e di “Continuo a cercarti”, o delle incazzatissime “No tiengo miedo” e “Viva o morta”. E’ in questi episodi che si apprezza meglio la grandissima capacità di storytelling che Isa ci propone. In un momento in cui il Rap nostrano si trova in profonda discesa verso la crisi, “Metamorfosi di liriche” rappresenta un valido prodotto che finalmente permette di ascoltare nuove sonorità e argomenti trattati in maniera profonda e intelligente, anche se l’album può sembrare di non immediata comprensione musicale. Provate.

Tracklist

Malaisa – Metamorfosi di liriche (Unic Records/Street Lab 2000)

  1. Ida
  2. Metamorfosi di liriche
  3. Passato l’angolo
  4. Ascolta e impara
  5. Mia madre
  6. Ipotesi d’inganno
  7. Pensi che non sappiano
  8. Continuo a cercarti
  9. Se non sai
  10. No tiengo miedo
  11. Più potente
  12. Big money
  13. Catarsi in microcosmo
  14. Più potente album surprize version
  15. Viva o morta

Beatz

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