Ghostface Killah – Set The Tone (Guns & Roses)

Voto: 2,5

Quando sei un artista prolifico quanto Ghostface Killah, cinque anni senza una sola uscita ufficiale equivalgono quasi a un’eternità. Pur non avendo mai lasciato intendere che fosse giunto il momento di appendere il microfono al chiodo, nel lustro appena trascorso l’mc ha circoscritto la sua operosità all’ambito dei featuring, non fornendo particolari indicazioni sul prosieguo di una carriera in assoluto tra le più longeve e feconde; la firma per Mass Appeal Records, annunciata un po’ a sorpresa, ha smosso dunque le acque e fatto crescere le attese per un disco poi pubblicato allo scoccare delle 54 primavere del Nostro e in contemporanea a un libro intitolato “Rise Of A Killah – My Life In The Wu-Tang”. Tema, quello dell’anagrafica di Dennis Coles, sulla carta irrilevante se pensiamo che, dopo i 40, ha saputo farsi valere sia in solitaria (il buon “Apollo Kids”) che in combinazioni puntualmente andate a buon fine (da “Twelve Reasons To Die” a “Czarface Meets Ghostface”, passando per la chicca “Sour Soul”) – è chiaro che nessuno di questi potrà mai vantare l’imponenza di un “Ironman” o un “Supreme Clientele”, ma si sono rivelati efficaci nel tenere testa a competitor spesso più giovani e affamati.

Veniamo quindi a “Set The Tone (Guns & Roses)”, che a scatola chiusa fa intuire come minimo un cambio di paradigma rispetto ai recenti “The Lost Tapes” e “Ghostface Killahs”, entrambi di durata contenuta, con un produttore in cabina di regia e colmi di strofe altrui. Il lungo intervallo e, a una decade abbondante dall’addio dato alla Def Jam, il ritorno in una realtà di un certo profilo hanno sicuramente influito sulle dimensioni ben più generose di un progetto che conta quindici brani e quattro skit, per oltre cinquanta minuti complessivi; quel che l’ascolto ha reso altrettanto evidente, tuttavia, è che al possibile salto di ambizioni non ha fatto seguito una realizzazione corrispondente alle aspettative, lievitate anche dopo un singolo come “Scar Tissue”: la strumentale di tale T The Human non è ‘sta gemma, ma l’interazione con Nas è intrigante e la celebrazione di Staten Island e del Queens è uno di quei colpi che il duo non ha mai sbagliato in carriera. Siamo nel guns side, quello all’interno del quale Tony Starks esibisce muscoli e carattere, regalandoci una manciata di tracce davvero gustose; senonché, l’album prosegue e si chiude con una seconda metà oscena, degna – in negativo – di “Ghostdini Wizard Of Poetry In Emerald City”.

Torniamo al tratto iniziale. “6 Minutes” è un’apertura indovinata, Ghost fa lo spaccone e ci piace (<<V.I.P., thirty bottles and a bad bitch/smoke, coat heavy, that’s the ratchet/russian diamonds, the wrist sparkle like chandeliers/photoshoots on glass roofs, couple up a cheer>>), Jim Jones e soprattutto Sheek Louch gli stanno dietro, il beat è tra i migliori del lotto; “Pair Of Hammers” ha un’impronta più marcatamente Wu, per via del sound e per la presenza di un Method Man che, come da programma, fodera le rime col velluto (<<I tell her la-di-da-di like I’m Rick/we jammin’ in the party, Bob Marley with the spliff/black Bugatti with the shift/look at Johnny, I’m blazin’, got an army, not a clique/Wu-Wear laundry, sometime it say Armani ‘cause I’m rich>>); “Skate Odyssey” è il guilty pleasure, con quel sample Funk di “(Let’s Go) All The Way” dei The Whispers senza tagli, quasi alla maniera di “The Pretty Toney Album”, e un’intesa con Raekwon che in trent’anni non ha perso un filo di smalto. Aggiungiamo, come detto, la collaborazione con Nas e il conto è presto fatto: quattro episodi validi in fila, che non è poco; dopodiché?

Spulciando, guardando il bicchiere mezzo pieno, verrebbe da dire che “Kilo In The Safe” induca allo skip per lo strazio compiuto ai danni della “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner e “No Face” sperperi un campione tutto sommato nelle corde del protagonista (“Delfonics Theme” dei The Delfonics) convocando quel cretino di Kanye West; ovvero: fino a qui, la performance di Ghostface ha ancora una sua ragion d’essere, nonostante sia collocata in uno scenario poco invitante e che fa da preludio a un tracollo imminente. Addentrarsi tra le roses è infatti un incubo a occhi aperti, un’esperienza al limite del tragico per un fan della Casata Imperiale: sciatti pianoforti e orribili ritornelli con l’auto-tune (“Cape Fear”), irritanti pezzi d’amore (“Plan B”, il cui unico merito consiste nel farci odiare visceralmente questo Harl3y), “Bad Bitch” (ecco, Ja Rule lo odiavamo già), “Touch You”, “Shots” (Cristo, sei in studio con Busta Rhymes e gli fai fare il Rap su della robaccia latina?) e “Trap Phone”, che sono degli autentici scempi, fino alla ciliegina sul sufflé di merda, “Yupp!” con Remy Ma – perdonate l’elenco asciutto, striminzito, se però ci fosse stato qualcosa di meno vago da dire in proposito l’avreste letto.

L’occasione, considerata la premessa, poteva essere ghiotta: peccato il risultato deluda. E vorremmo tanto dire che il grosso delle responsabilità vada imputato ai produttori (in gran parte sconosciuti e senza filiazioni provenienti dal Clan), assolvendo GFK per una prova al microfono che non difetta di qualità. Al contrario, appunto perché posto nella migliore delle condizioni, la mancanza di coraggio e una visione d’insieme carente, impersonale nel dare un indirizzo – un’anima – ai diversi spunti di “Set The Tone”, sgraziato come la povera Creatura del Dr. Frankenstein, sono colpe difficili da mondare. Pollice verso, non c’è scampo.

Tracklist

Ghostface Killah – Set The Tone (Guns & Roses) (Mass Appeal Records 2024)

  1. 6 Minutes [Feat. Jim Jones, Sheek Louch and Harl3y]
  2. Pair Of Hammers [Feat. Method Man]
  3. Skate Odyssey [Feat. Raekwon and October London]
  4. Scar Tissue [Feat. Nas]
  5. Kilo In The Safe [Feat. Iceman]
  6. Skit 1
  7. No Face [Feat. Kanye West]
  8. Champion Sound [Feat. Beniton]
  9. Cape Fear [Feat. Fat Joe and Harl3y]
  10. Skit 2
  11. Plan B [Feat. Harl3y]
  12. Bad Bitch [Feat. Ja Rule and Trevor Jackson]
  13. Locked In [Feat. AZ and Bee-B]
  14. Skit 3
  15. Touch You [Feat. Shaun Wiah]
  16. Shots [Feat. Busta Rhymes, Serani and Harl3y]
  17. Trap Phone [Feat. Chucky Hollywood]
  18. Outro Skit
  19. Yupp! [Feat. Remy Ma]

Beatz

  • Jewelz Polaar and Producer Plug: 1
  • “Studio” Steve Wallace: 2
  • Ghostface Killah: 3
  • T The Human: 4
  • David Fourth: 5
  • EZ Elpee: 7
  • Danny Caiazzo and Ghostface Killah: 8
  • Ray Ray Scavo III: 9, 13, 17
  • Bundy and Greg G.S.: 11
  • Bam Beatzz: 12
  • Vital: 15
  • Ben Grimm, Now & Laterz and Producer Plug: 16
  • Trufacez: 19