Edo. G & Insight Innovates – It Takes Progress

Voto: 3,5

Nel suo costituire l’apogeo di una conoscenza avvenuta più di trent’anni fa, “It Takes Progress” chiude un cerchio fondato su un solido legame di amicizia, rispetto e stima. I protagonisti dell’operazione, Edo. G e Insight Innovates, utilizzano l’opportunità collaborativa per far convergere le loro affinità all’interno di una mezz’ora scarsa di musica sintetizzando il loro allineamento mentale, determinante per sviluppare una decina di pezzi stilisticamente delineati da un’identità precisa, fortemente voluta proprio così come si presenta, costruita su ideali di valore morale e una struttura sonora inequivocabilmente legata ai tempi di maggior successo di quell’Hip-Hop allora non ancora del tutto depredato della sua autenticità.

Accomunati da una lunga militanza trascorsa ai margini del gioco nonché da una produttività che ne assimila la discografia a una pergamena, zio Edo e il multi-talento Insight (che qui rappa e assembla i beat, ma è pure sviluppatore di software Ios) condividono questo palcoscenico esibendo una sintonia del tutto naturale, capace di confluire in un ordinamento tematico maturo e coscienzioso. Ci si propone quindi di parlare ai più giovani osservando con l’occhio del veterano, senza tuttavia dimenticare di cogliere le proprie riflessioni interiori facendone tesoro anche per se stessi, un concetto sul quale Edo in particolare ha montato una carriera criminalmente sottovalutata, sfruttando l’onda di una tipologia di sound rivolta a un’esplicita crudezza strutturale spruzzata con elementi atmosferici densi di un Jazz contraddistinto dalla ruvidezza nella resa.

All’interno di un insieme di lineamenti costantemente tratteggiati dalla secchezza di sezioni ritmiche molto dure cui si unisce lo stuolo di loop davvero convincenti nella maggior parte delle tracce, si snoda la convivenza tra i due differenti stili espositivi di due rapper perfettamente allineati nel loro importare essenziali razioni di cibo per la mente, un esercizio che sfocia tanto nei ragionamenti meditativi quanto negli inviti a reagire alle situazioni troppo passive, evitando di accettare quanto gli altri tentano di imporre con particolare riferimento a un’industria musicale che considera solo ciò che viene consumato da un ampio numero di individui, mostrando inevitabilmente una punta di critica generata da un vissuto che ha solo sfiorato il successo desiderato.

Dal punto di vista lirico e formale, Edo tende a non uscire da un seminato oramai abituale e abitudinario, considerazione che racchiude tanto la tonalità della delivery che la metodologia costruttiva della barra dal punto di vista concettuale, tanto che durante il breve percorso si reperiscono molteplici esemplificazioni della tipica contrapposizione usata dal Nostro per spiegare la sua idea (<<we in a amazon, Jeff Bezos/while you wakin’ on Legos>>“It’s Edo & Insight”). Ciò non significa che Insight sia più motivato o più attrezzato, semplicemente possiede un modo di porsi fondato su un dinamismo verbale che, pur senza offrire particolari acrobazie, riesce a eseguire interessanti passaggi di gestione delle assonanze tenendo un ritmo più elevato nel flow; che, se da un lato gli costa un minimo in termini di dizione, dall’altro gli permette di equilibrare la quiete del collega con uno spitting più votato al torrenziale.

La produzione colpisce nel segno nella maggior parte delle occasioni, per quanto non vi siano sostanziali varianti nei pattern pensati per le batterie, alle quali viene quasi sempre applicato un tipo di cassa asciugato nella risultanza del relativo suono, il tasso di gradevolezza dei loop è poi sistematicamente alto e di sicuro apprezzabile per chi con certe sonorità oscurate dai filtri applicati si è deliziato la giovinezza. Non meno di eccellente, da questo punto di vista, è il sample di piano prelevato per comporre “Choose Your Path”, partorita da menti che ricercano continuamente la positività all’interno delle acque torbide in cui spesso si sono ritrovate a navigare, ponendo una simbolica mano sulla spalla dei giovani da orientare a suon di rime multiple. Sorprendente è invece l’effetto generato dal trattamento del campione di trombe che contraddistingue “Ceiling”, altro pezzone a dimostrazione del fatto che offuscando abilmente un po’ di Jazz si possano ottenere ambientazioni vicine allo spettrale, ospitando due esibizioni liriche ordinate, che non sentono la necessità di strafare.

Il taglio mid-nineties di alcuni brani è visibile anche senza estrarre la lente d’ingrandimento, in particolare quando la creazione dell’introduttiva “Just Listen” deriva anche dal minuscolo taglio di una porzione di flauto posto in battuta con manierismi chiaramente atti a ricreare quel tipo di vibrazione datata, a maggior ragione se il ritornello simula apertamente quella voce che ha dato vita agli indimenticabili skit di “Midnight Marauders”. Il legame con gli anni novanta è profondo e indissolubile, così come sono sempre vive quelle consapevolezze che lasciano quella sgradevole punta di amaro quando la mente vi fa ritorno: nonostante la tendenza a scansare le negatività, è tangibile la nozione appresa dall’aver dovuto lavorare il doppio per ottenere metà del successo concesso ad altri, così come direttamente esposto da una titletrack i cui contenuti sono raccontati con un profilo basso ma ricco di competenza in materia.

Pezzi consistenti di ciò che si è lasciato alle spalle si trovano pure su “Unite & Let’s All Get Down”, che nelle note descrittive del prodotto viene etichettata come una rielaborazione della leggendaria “I Got To Have It”, accettando di correre il rischio di fare del revisionismo poco utile riesumando – perlomeno dal punto di vista concettuale – il proprio successo più distintivo in un’interpretazione da annotare tanto per come Insight si riesce a muovere disinvoltamente con le metriche accelerate, quanto per l’occasionale perdita del filo del discorso che dovrebbe portare al punto che Edo vuol dimostrare, a favore di qualche barra che devia da quella tematica ma che meglio si allaccia alle altre a livello di corrispondenza nelle rime. Quanto appena annotato fa parte di un piccolo raggruppamento di difetti che la breve durata fa pesare più che in altri contesti, come la totale assenza di appeal del piano scelto per “One Step At A Time” (figurava decisamente meglio nella “People’s Choice” di Defari) o la decisione di inserire una via di mezzo tra l’omaggio e la cover di “Set It Off” (presente esclusivamente nella versione CD) ripercorrendone i passi lirici principali sul medesimo beat al tempo utilizzato da Big Daddy Kane, un ibrido non meglio specificato che risulta superfluo per attinenza all’andatura generale.

“It Takes Progress” non mancherà comunque di farsi ricordare in qualità di disco attentamente ponderato e assai ben realizzato, che suggella in maniera adeguata quella conoscenza di vecchia data che ha colto nella maniera più opportuna l’occasione di far fruttare quanto si progettava già da un po’ di tempo.

Tracklist

Edo. G & Insight Innovates – It Takes Progress (Brick Records 2021)

  1. Just Listen
  2. It’s Edo & Insight
  3. Never Too Late To Correct Mistakes
  4. Choose Your Path
  5. Good In Goodbye [Feat. Brady Watt]
  6. One Step At A Time
  7. Ceiling
  8. Set It Off (Long Live Kane) (CD/LP Bonus Track)
  9. It Takes Progress
  10. Unite & Let’s All Get Down

Beatz

All tracks produced by Insight Innovates

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