Nesli – Fragile. Nesliving vol. 2

Fate un esperimento: prendetevi un’oretta per navigare nei peggiori forum dedicati all’Hip-Hop italiano cercando notizie su Nesli o domandate ai vostri amici cosa ne pensino. Il parere dominante è che sia un poeta. Fidatevi, ve lo diranno in molti. La seconda parte dell’esperimento consiste nel mettervi le cuffie e ascoltare una qualunque strofa di “Fragile”, secondo episodio di questo testamento musicale, come lui stesso lo definisce nell’intro, lasciatoci dal poeta/rapper marchigiano. Alla prima rima, mettete in pausa. Ora provate a immaginare quale sarà la rima che chiuderà il verso successivo. Vi garantisco che, nel 90% delle volte, ci azzeccherete. Ebbene sì, il poeta usa praticamente soltanto le rime che qualsiasi quindicenne con improbabili sogni di gloria nel mondo dei rapper ha in testa quando tenta di buttare giù il suo primo testo.

Non scherzo: vi troverete di fronte a faccio che rima con braccio, a casino e ragazzino, a vita e fatica, a faccia e traccia, per non parlare delle decine di rime chiuse con l’infinito, il futuro o il participio dei verbi, inascoltabili per chi mastichi un po’ di Rap ben fatto. Potrei andare avanti, ma per farvi un’idea ascoltate il primo minuto del brano d’apertura, “L’inizio”, che è qualcosa di realmente imbarazzante: metrica legnosa e rime terribilmente scontate, immagini banali e metafore inesistenti. Pensate che, andando avanti, il disco migliori? Errore. Un esempio su tutti: “Se tu non sei qui”, da 1’40” a 2’10”. Trenta secondi di puro terrore lirico, roba da film horror. La conclusione che si trae dall’esperimento è: se questa è poesia, siamo alla canna del gas. Ma, ovviamente, questa non è poesia. Qualcuno diceva: la poesia non è la frase ad effetto che si trova nei Baci Perugina. La poesia è tecnica. Be’, Nesli sembra ignorarlo. E, in ogni caso, chi lo idolatra per i contenuti malinconici e introspettivi non ha evidentemente idea di cosa sia un buon testo.

Già, perché oltre a non sapere minimamente dove stia di casa la tecnica (meglio: ad averlo dimenticato), Nesli sciorina riflessioni esistenziali della profondità di un pre-adolescente. Un esempio? Tre versi che dimostrano quanto la capacità critica di Nesli sia sviluppata: <<chi nella vita non è bello come Raoul Bova/fa una fatica a farsi una ragazza nuova/e poi magari è pure brutta quella che trova>>. Dire che il contenuto sia debole è un bell’eufemismo (oltre a essere moralmente più che discutibile): i travagli emotivi che Nesli ci narra con originalità inesistente sono quelli che ogni persona conosce alla perfezione. Non trovo, con tutta la buona volontà del mondo, uno spunto intelligente, una frase particolarmente acuta, un pensiero nuovo. Una nota, poi, sulle strumentali. Avete presente Big Fish? Immaginatevi la sua produzione tipo. Ecco, in questo disco non c’è niente di più e niente di meno (a parte qualche idea piacevole, come il rullante in levare di “Io non sono come voi” o il tappeto di pianoforte pseudo-Pop di “La fine”, probabilmente data dalla presenza di Marco Zangirolami alla co-produzione).

Nesli si è fatto un nome presentandosi con l’anticonformismo di un rapper che rifiuta i luoghi comuni del peggior Gangsta Rap, ripiegandosi sulle emozioni e i sentimenti più personali. Il problema è che, in Italia, esistono decine di liricisti che affrontano argomenti simili con toni estremamente più profondi e originali e capacità tecniche immensamente maggiori. Basterebbe andare a cercarli.

Tracklist

Nesli – Fragile. Nesliving vol. 2 (Doner Music 2009)

  1. L’inizio
  2. Non tornerò
  3. Credimi
  4. Se tu non sei qui
  5. Io non sono come voi
  6. Corri in fretta
  7. Una vita non basta
  8. Fragile
  9. Se perdi
  10. Non mi sembra vero
  11. My first love
  12. La fine

Beatz

  • Big Fish: 1, 5, 11
  • Big Fish con la co-produzione di Marco Zangirolami: 2, 6
  • Big Fish con la co-produzione di E. Caruso e Dj Nais: 3, 4
  • Big Fish e Marco Zangirolami: 7, 8, 10
  • Big Fish, Marco Zangirolami e KP: 9
  • Marco Zangirolami: 12
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Riccardo Orlandi

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