Fliptrix – Patterns Of Escapism

Voto: 4 +

Escapismo; essenzialmente la ricerca di distrazione da tutto ciò che normalmente deve essere sopportato. In un modo o nell’altro, chi più e chi meno, tutti lo pratichiamo. E’ un effetto collaterale, figlio di una società umana a banda larga, in moto perenne e sempre più opprimente che, bruciando i tempi fisiologici teorizzati ne “L’origine delle specie”, è riuscito ad imprimersi nel lasso di poche generazioni nelle nostre psichi. La natura delle azioni e i possibili risultati che ne scaturiscono è strettamente dipendente dalle motivazioni del singolo individuo e dalle pulsioni dettate dal volersi allontanare da pensieri sgradevoli o, rispettivamente, dalla volontà di esplorare nuove dimensioni. Negativo e positivo. Un meccanismo duale che viene sviscerato e veicolato da Fliptrix nel suo “Pattern Of Escapism”, la cui definizione assume concretamente forma proprio nelle strofe serrate della titletrack.

<<Escapism is something we all crave/if you reaching out, I must take you to the grave/hunting for the knowledge ain’t going through just a phase/up for fate, just the way I like it, like it’s custom made/higher sources got the lessons to relay/best listen and obey, not be pissed off depressed and grey/every instant, every day, all you’re manifesting it’s rain/when you really wanna go and play in sunshine again/let the rays through your fog-infested brain/eradicate your pain, find the reasons that explain why you’re deeply in a rage>>, lo sentiamo rappare a pieni polmoni nel crocevia concettuale del brano mentre mette in luce il passaggio cromatico fra le due dimensioni (reso con ancora maggiore efficacia nel videoclip, che consiglio di guardare) sulla personale reinterpretazione sonora dei canoni firmata da Illinformed, il quale tratteggia contorni familiari riempiendo però i vuoti con colori del tutto nuovi.

L’intero spazio narrativo del disco è strutturato alla stregua di una vera inception escapista in cui i brani si prestano a un duplice ruolo, enunciando i possibili schemi e, contemporaneamente, ergendosi essi stessi a vettori espressivi di quella tanto vagheggiata fuga dalla realtà. Un’evasione che si materializza attraverso esperienze differenti, avvicendando le profonde implicazioni psicodinamiche di “Astral Plaining” (<<I’m astral plaining, feeling like an alien/that’s why I was plain sailing when I’m flying out my cranium/never be the same again, take this to the edge/like suicidal people near the end>>), la passione per la vita da musicista indipendente di “Smoke Lingers Always” (<<smoke lingers always, out in my hallways/grinding for all days, for life it ain’t small change>>), la personale fiducia riposta nei rimedi erboristici decantata in “The Lion’s Den”, fino all’amore spassionato per l’arte dichiarato nel rap-for-the-sake-of-rapping di “That’s You”, in compagnia di alcuni rapaci colleghi, e di “Burn It” al fianco di un Ocean Wisdom che evade letteralmente dai binari dello spazio-tempo a colpi di flow, ionizzando, con un paio di cambi di passo, un beat bello fumoso confezionato su atmosfere da incrocio tra la 142ª e Lenox Avenue.

L’impostazione lirica di Fliptrix è di alta caratura e unisce incastri puntuali a costanti variazioni di equilibrio nella scrittura, che spesso si traducono in mutamenti netti di flow all’interno della stessa strofa. Illinformed, da parte sua, contribuisce con merito alla causa intrecciando ripetutamente batterie massicce con spartiti Jazz e Soul, lasciandosi pure scappare qualche schitarrata improvvisa di tanto in tanto. Considerata la meccanicità di trama e ordito, è possibile che sulla lunghezza di diciassette tracce il canovaccio sonoro possa risultare in parte indigesto a qualcuno, ma se gl’ingredienti elencati sopra sono parte della vostra dieta abituale, vi assicuro che non ci farete troppo caso. Come anticipato: la pennellata non varia molto, ma i colori presenti sulla tavolozza sono parecchi.

Oltre due anni separano “Patterns Of Escapism” dal suo predecessore, “Polyhymnia”; arco temporale in cui Fliptrix ha riposto il proprio microfono d’ordinanza nel cassetto (esclusa la parentesi “Natural Order” firmata The Four Owls), rivestendo i panni di Alexander Whitehead e accomodandosi dietro alla scrivania numero uno della High Focus Records, lanciatissima in un’epica cavalcata. Il tutto con un solo obiettivo: ridefinire la geografia del Rap d’oltremanica. Due anni dopo la missione è stata portata a termine…e lui non sembra aver subito gli effetti delle ruggini del tempo.

Tracklist

Fliptrix – Patterns Of Escapism (High Focus Records 2016)

  1. Circadian Rhythms (Intro)
  2. Astral Plaining
  3. Patterns Of Escapism [Feat. Jazz T]
  4. Smoke Lingers Always [Feat. King Kashmere]
  5. The Lion’s Den
  6. Thunder Clouds
  7. Diamond Tone [Feat. Life MC and Dj Sammy B-Side]
  8. One Time
  9. Burn It [Feat. Ocean Wisdom]
  10. The Chronic
  11. That’s You [Feat. The Four Owls]
  12. High Focus [Feat. Dabbla and Verb T]
  13. Disorientated
  14. The Poltergeist
  15. Light & Dark
  16. Spread Peace Around
  17. Harmony (Outro)

Beatz

All tracks produced by Illinformed

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