Shafiq Husayn – The Loop

Voto: 4/4,5

Ho perso di vista i Sa-Ra Creative Partners in concomitanza al rilascio del loro secondo (e ultimo) disco, “Nuclear Evolution: The Age Of Love”, ovvero quando le strade di Om’Mas Keith, Taz Arnold e Shafiq Husayn hanno imboccato direzioni proprie. Faccio questa brevissima premessa per chiarire che non ho ascoltato “Shafiq En’ A-Free-Ka”“The Blueprint” (con Blu), i due precedenti progetti ufficiali del terzo, ciononostante mi è bastato incrociare l’incantevole cover di “The Loop” per attendere con curiosità il 29 marzo, data di pubblicazione di quella che – fin dalle note di produzione – prometteva di rivelarsi tra le più intriganti sorprese del trimestre da poco trascorso.

L’album, densissimo di partecipazioni, è il frutto di un’intensa fase di coordinazione, tanto che già sette anni fa l’artista di Los Angeles rilasciava “Pre-Alignment Volume 1: Beatstrumentals And Dialog (A Prelude To The Loop)”; quel che è successo durante questo lungo intervallo di tempo possiamo solo immaginarlo: Shafiq ha convocato in studio diversi amici, da Thundercat a Miguel Atwood-Ferguson, passando per Ced Norah e Kamasi Washington, ha cantato (tra gli altri) con Jimetta Rose, Erykah Badu, Coultrain, Anderson .Paak e Bilal, infine, magari affiancato da Flying Lotus o Computer Jay, ha dato senso compiuto a tutto il materiale registrato. Il risultato, nei suoi settantacinque minuti di durata (senza interludi e riempitivi di sorta), ha davvero dell’incredibile, perché racchiude in un percorso unitario le numerose anime partecipanti; e, fatto non meno rilevante, pone passato, presente e futuro sul medesimo piano, proprio come nel loop evocato non a caso dal titolo.

Sorvolando – per mia completa ignoranza – sui potenziali riferimenti all’astrologia e allo zodiaco cinese, richiami rintracciabili anche nelle belle illustrazioni di Tokio Aoyama, quel che si percepisce a scanso di ogni equivoco è appunto l’egregia gestione di tutti gli elementi musicali raccolti, un’ampia varietà di registri comprendenti Neo Soul, Synth Funk, Afrobeat, Electro e Hip-Hop alla J Dilla – che è già un modo per sottolineare il carattere sensibilmente eclettico dell’intera operazione. Nelle mani di Shafiq Husayn il tutto trova una sintesi di grande equilibrio, spaziando dalla sensualità molto terrena di “May I Assume” alle suggestioni cosmiche di “Walking Round Town” (brano in cui il tocco di Lotus appare evidente), dal ritmo giocoso e sincopato di “Mrs. Crabtree” a quello più tribale di “Show Me How You Feel”.

Sebbene le insidie, di fronte a un’abbondanza così complessa da gestire, siano molteplici, il protagonista risponde con una prova solidissima, rileggendo la black music attraverso una formula dotata di gusto, eleganza e grande competenza. Approccio che conduce a piccoli gioiellini come l’irresistibile “On Our Way Home”, arricchita dalle voci di Jimetta Rose e Fatima (nel roster Eglo Records anche lei), episodio cui manca solo la presenza di André 3000 per poter ottenere il sigillo dell’assoluta perfezione, e la solare “Twelve”, realizzata assieme al collettivo Dove Society – ne è leader lo stesso Shafiq Husayn. Latita il Rap, fatta eccezione per “Picking Flowers” con El Sadiq, ma è un’assenza colmata dai tanti interventi di valore sparsi lungo la tracklist, i quali contribuiscono a determinare un insieme che per la sua trasversalità potrebbe ottenere consensi da più parti.

Dal canto nostro, vi invitiamo dunque a immergervi nel caldo Soul di “My-Story Of Love” (le corde le pizzicano Thundercat e Miguel Atwood-Ferguson) e “Between Us 2”, a stupirvi degli australiani Hiatus Kaiyote grazie alla deliziosa “Cycles”, a trovare conferma – se ce ne fosse bisogno – del talento cristallino di Coultrain e Anderson .Paak (anche alla batteria), rispettivamente in “Message In A Bottle” e “It’s Better For You”, a percepire il profilo di Sun Ra dietro le moderne architetture Jazz di “Optimystical”. In primis, però, tocca rendere merito all’estroso direttore d’orchestra, autore principale di un’uscita che non esaurisce il suo potenziale sulla breve distanza – prerogativa della musica spotifyzzata – e massimizza l’oggettiva qualità apportata da un cast all star.

Tracklist

Shafiq Husayn – The Loop (Eglo Records/Nature Sounds 2019)

  1. Intro/The Flood [Feat. Silka]
  2. May I Assume [Feat. Jimetta Rose and Fatima]
  3. My-Story Of Love/Starring You
  4. DMT (The Whill)
  5. Between Us 2 [Feat. Bilal]
  6. Mrs. Crabtree [Feat. Erykah Badu, N’Dambi and Aset SoSavvy]
  7. On Our Way Home [Feat. Jimetta Rose and Fatima]
  8. Walking Round Town [Feat. Silka]
  9. Cycles [Feat. Hiatus Kaiyote]
  10. Message In A Bottle [Feat. Coultrain]
  11. It’s Better For You [Feat. Anderson .Paak]
  12. Show Me How You Feel [Feat. Karen Be]
  13. Hours Away [Feat. Om’Mas Keith and Coultrain]
  14. Twelve [Feat. Dove Society]
  15. Picking Flowers [Feat. El Sadiq]
  16. Optimystical [Feat. Robert Glasper]
  17. New Worlds Over

Beatz

  • Shafiq Husayn and Computer Jay: 1
  • Shafiq Husayn: 2, 3, 4, 6, 7, 11, 12, 13, 15
  • Joseph Leimburg: 5
  • Flying Lotus and Shafiq Husayn: 8, 16
  • Shafiq Husayn and Hiatus Kaiyote: 9
  • Shafiq Husayn and Ced Norah: 10
  • Shafiq Husayn and Anderson .Paak: 14