Murs and 9th Wonder – Murray’s Revenge
Sul finire del duemilaquattro, la Def Jux portò negli scaffali uno dei dischi migliori (ma meno chiacchierati) dell’anno: si chiamava “3:16 The 9th Edition”, contava dieci tracce (totalizzando una sola partecipazione esterna) ed era firmato da Murs e 9th Wonder. Oggi, ovvero poco meno di un anno e mezzo dopo, i due signori in questione ripetono quasi alla lettera la formula vincente della tornata precedente con una scaletta di dieci brani per neppure trentacinque minuti di musica, due ospiti e tanto buon Hip-Hop. Più un inaspettato cambio di etichetta in favore della Record Collection Music.
“Murray’s Revenge” è uno di quei progetti che s’impone con decisione fin dal primo ascolto, è il frutto di un completo bilanciamento di stili, è la conferma di due tra i più interessanti talenti dell’odierno Hip-Hop. Da un lato abbiamo 9th Wonder, che conducendo per mano i Little Brother ha modellato un tocco su cui in molti hanno posato sopra gli occhi. Il modo attraverso il quale ha puntualmente scomposto e ricomposto brani Soul è lodevole e “Murray’s Revenge” ne è l’ennesima testimonianza (sensazione provata invece solo parzialmente in “The Minstrel Show”): le batterie rimangono per lo più quelle, ma la scelta e il taglio dei campioni è particolarmente gustosa e variegata, dall’armonica di “L.A.” alle trombe di “Yesterday & Today”, così come in “D.S.W.G.” e nella titletrack, che seziona ancora una volta lo spartito di “Nautilus”.
Dal canto suo, Murs ha forgiato il microfono durante una lunga militanza negli ambienti underground (sia in prima persona che con i Living Legends) e qui ne possiamo apprezzare l’effettiva crescita artistica. Nick Carter (questo il suo nome) propone, a seconda dei casi, un Rap sciolto e accurato (“Barbershop”), pungente (“Dark Skinned White Girls”), descrittivo (ancora “L.A.”) e a tratti profondo (“Love & Appreciate”); le composizioni musicali del suo socio ne accolgono efficacemente ogni rima, come se la loro fosse un’intesa di carattere decennale. Abbiamo così un disco breve eppure corposo, solido in ogni sua parte e adatto a chiunque voglia scoprire che fine ha fatto il vero Hip-Hop, quello dei campionatori e dei fogli di carta sui quali scarabocchiare rime.
Chiudo con una piccola considerazione finale: un tempo eravamo soliti parlare dei gruppi, di quelle formazioni stabili e durature che si facevano sentire a precise cadenze (troppi i nomi per farne qualcuno); oggi, invece, alcune tra le cose più interessanti provengono dalla collaborazione tra esponenti con una propria carriera solista alle spalle. Madlid e MF Doom, Madlib e J Dilla, Danger Mouse e ancora Doom, Muggs e GZA, RJD2 e Aceyalone, Murs e 9th Wonder – appunto. Stiamo assistendo a un cambiamento epocale?
Tracklist
Murs and 9th Wonder – Murray’s Revenge (Record Collection Music 2006)
- Murs Day
- Murray’s Law
- Silly Girl [Feat. Joe Scudda]
- Barbershop [Feat. Big Pooh]
- Yesterday & Today
- Dreamchaser
- L.A.
- Love & Appreciate
- D.S.W.G. (Dark Skinned White Girls)
- Murray’s Revenge
Beatz
All tracks produced by 9th Wonder
Bra
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