Black Milk – DiVE EP

Voto: 3 + + +

Di “DiVE EP”, pubblicato tre mesi fa, non se n’è parlato molto; e forse negli ultimi cinque anni, ovvero in seguito all’uscita di “If There’s A Hell Below”, si è ingiustamente parlato pochino dello stesso Black Milk. Artista eclettico, prolifico, non isolabile nel ruolo che qualcuno pretendeva di cucirgli addosso – quello di epigono di J Dilla; dopo otto album ufficiali e un discreto numero di progetti collaborativi, ribadirlo pare superfluo. Non lo è, viceversa, aggiungere che quest’ultimo EP – che per gli standard attuali, considerati i quasi trentacinque minuti di durata, tale in senso stretto non è – sia la diretta prosecuzione di “FEVER”, giacché ne condivide la label (Mass Appeal Records), i tre quarti della band impiegata (Ian Finkelstein alle tastiere, Daru Jones alla batteria e Sasha Kashperko alle chitarre; più – unica variazione – RoDerrick Gaston al basso) e, in particolare, la densità del sound.

O meglio, “DiVE EP” amplifica un campo d’azione già ampio e apporta nuove sfumature all’insieme, da un lato assimilando i rullanti della Roland tornati prepotentemente in voga (“Black NASA”), dall’altro ricorrendo con una certa frequenza alla cassa dritta (siamo pur sempre a Detroit, città che ha dato i natali a Juan Atkins e agli Underground Resistance). Curtis non stravolge il proprio stile né sacrifica un’identità costruita tassello dopo tassello, esplora semmai combinazioni e soluzioni che ne confermano l’enorme versatilità, evitando di replicare due volte di seguito il medesimo lavoro. Segreto che è alla base di una carriera scandita da prove che non avvizziscono al terzo ascolto, irrobustite da scelte compositive che rispondono al gusto del solo protagonista e, nel caso in esame, palesano un timbro marcatamente Soul.

Ce n’è tanto soprattutto nella metà iniziale della tracklist: la meditativa “Save Yourself” (<<I find that the only person to fear is that person that’s in the mirror/that’s my only competition>>), il cui incedere compassato si abbina molto bene all’alternanza tra coro e strofe, è una lenta ballad dall’atmosfera sospesa e delicata; l’estratto video “Relate (Want 2 Know)”, brano dall’elevato tasso motivazionale (<<you gotta integrate the way you get dinner plates/and when you feelin’ safe to when you fillin’ your safe/you take a pen and trace the way you gon’ penetrate/I gotta give you game ‘cause it ain’t time to play>>), si dipana su un malinconico giro di pianoforte; “Blame”, dedicata al più universale dei temi (l’amore), ha un tiro up-tempo che scuote il morbido sottofondo di effettistica e tastiere; “Swimm”, che ribadisce l’invito a farsi carico del proprio destino (<<no faint of heart, it’s obvious who playin’ hard/the outcome of how you live depends on how you start>>), si tinge di Gospel nel ritornello cantato da Phil Swish.

E’ qui che ritroviamo un Black Milk adulto, molto concreto, oramai sconnesso dalla rude brutalità che lasciava ancora fluire ai tempi dei Random Axe, cui vengono preferiti percorsi non desumibili a scatola chiusa. Tanto che in concomitanza a “DiVE Pt. 2”, strumentale per la verità di modesta riuscita, il disco prende una china inattesa e – magari col rischio di sfilacciarsi – alterna la scarna durezza di “Don’t Say” (<<since days of a youngin, cops ain’t gave me one reason to trust ‘em/it’s not what they say, it’s what they don’t>>), il Blues/Funk di “Out Loud”, l’andatura ipnotica di “TYME” e i synth spaziali di “Now Begin”.

Indicazioni sufficienti per intuire il carattere spurio e interlocutorio di “DiVE EP”, che in appendice a “FEVER” ne completa l’estroso côté musicale, mentre di per sé poco aggiunge a una progressione che da “Tronic” in avanti si è distinta per qualità e originalità. Un assaggio – non indispensabile – delle peculiarità che da sempre riconosciamo a Black Milk.

Tracklist

Black Milk – DiVE EP (Computer Ugly/Mass Appeal Records 2019)

  1. Save Yourself
  2. Black NASA
  3. If U Say [Feat. BJ The Chicago Kid]
  4. Relate (Want 2 Know) [Feat. MAHD]
  5. Blame
  6. Swimm [Feat. Phil Swish]
  7. DiVE Pt. 2
  8. Don’t Say
  9. Out Loud
  10. TYME
  11. Now Begin

Beatz

All tracks produced by Black Milk