AZ – The Format
Dal suo esordio nel 1994 su “Illmatic”, passando per ben cinque dischi solisti e il progetto a più teste The Firm, da AZ ci si aspetta insistentemente quel capolavoro che non è mai arrivato. Tolto “S.O.S.A.”, un bootleg che forse nel complesso vanta i risultati migliori dell’mc, Anthony Cruz è sempre stato in bilico tra sonorità underground e non, fallendo di volta in volta l’occasione per sfondare. Al suo sesto tentativo, l’impressione è che il discorso si ripeta quantomeno in parte: diciamo subito che, fatta eccezione per un gruppetto di tracce, il disco è uniforme e musicalmente gradevole, AZ è un liricista di grande talento, scrive ottime rime e si circonda di professionisti quasi sempre alla sua altezza; eppure, nei suoi tre quarti d’ora spaccati “The Format” proprio non riesce ad assestarsi sul gradino più alto della scala.
Tredici tracce non sono moltissime, ma al rapper bastano per confermare cosa sappia fare con un microfono tra le mani, lo dimostra l’ottima apertura di “I Am The Truth” e “Sit ‘Em Back Slow” (quest’ultima con un apprezzabile featuring degli M.O.P.), entrambe dedicate alla strada e alle classiche tematiche presenti in un disco Hip-Hop: <<strategic tactics, beliefs is backwards/sites of homicide on the streets is graphic/in front of momma is five niggas freezin’ traffic/with their drug transactions/the love can’t happen>>. Tra i vari produttori coinvolti, chi se la cava meglio è senz’altro Emile, che su quattro tracce non ne sbaglia neppure una, seguono subito appresso J. Cardim (da ricordare in particolare per “Rise & Fall”) e Statik Selektah; di segno inverso la prova di Fizzy Womack, che alterna la potenza di “I Am The Truth” con l’incomprensibile mediocrità di “Doing That!” (una delle cose più brutte di tutto il 2006), tali Arnold Mischkulnig e Bob Perry in “Games”, oltre a sua maestà Premier (sigh!), che nella titletrack ricicla senza grandi sorprese una formula già sufficientemente abusata.
E infatti, proseguendo nell’ascolto, “The Format” offre il suo meglio a episodi: da “Make Me” alla già citata “Rise & Fall”, con un Phonte in gran forma (<<all I need is six bars and an intro/cause I relate to these beats like they were kin folk>>), passando per “This Is What I Do”, le note conclusive di “Game Of Life” (il testo non è male, ma il giochino di chiudere ogni rima su here alla lunga stanca) e il veloce amarcord di “Royal Salute”. A questo punto sopraggiunge il silenzio, il CD rallenta piano nel lettore fino a fermarsi e inevitabilmente comincia a formarsi un giudizio…positivo, sì, tuttavia senza particolari entusiasmi.
Tracklist
AZ – The Format (Quiet Money Records 2006)
- I Am The Truth
- Sit ‘Em Back Slow [Feat. M.O.P.]
- Get High
- Make Me [Feat. Fresh]
- Games [Feat. Samson]
- Rise & Fall [Feat. Big Pooh, Phonte]
- Animal
- Doing That! [Feat. Jha-Jha]
- This Is What I Do
- The Format
- Vendetta [Feat. Fresh and Ralo]
- Game Of Life
- Royal Salute
Beatz
- Fizzy Womack: 1, 8
- Face Defeat and Fizzy Womack: 2
- Emile: 3, 4, 12, 13
- Arnold Mischkulnig and Bob Perry: 5
- J. Cardim: 6, 9, 11
- Statik Selektah: 7
- Dj Premier: 10