BADBADNOTGOOD & Ghostface Killah – Sour Soul

Voto: 4 –

SourSoul500Alla soglia dei quarantacinque anni e con una discografia pantagruelica sulle spalle, Ghostface Killah ha ancora più grinta, entusiasmo e coraggio di tantissimi colleghi sotto i trenta – e qui ci mettiamo subito un bel punto, perché mantenere intatta la propria credibilità in un arco temporale così lungo non è affatto semplice. Premesso ciò, cominciamo dalle annotazioni introduttive: “Sour Soul” segna l’incontro artistico tra Tony Starks e il trio canadese all white BADBADNOTGOOD, composto da Matthew Tavares (tastiere), Chester Hansen (basso) e Alex Sowinski (batteria), supportati da numerose collaborazioni nella sezione fiati e, soprattutto, da Frank Dukes, che gestisce il beatmaking vero e proprio – un ritorno gradito, dato che si devono a lui le chicche migliori di “Apollo Kids”; a pubblicare il tutto nel minimale b/n dell’artwork è la Lex Records, oramai specializzata in uscite che girano sulla mezz’ora di durata, mentre in scaletta spiccano ancora i nomi di Danny Brown, Elzhi e prezzemolino Doom, qui di casa e reduce da “NehruvianDOOM”.

Rispetto al passato, l’Hip-Hop adotta sonorità analogiche con diffidenza calante e, per rimanere in zona, “Twelve Reasons To Die” e “36 Seasons” sono solo la punta di un iceberg che pare ingrossarsi di giorno in giorno; esaurito dunque l’effetto novità, “Sour Soul” non aspira a tradursi in un epigono in senso stretto di questi ultimi due, condividendone sì il ricorso a un ensemble di musicisti ma non le radici cinematografiche del concept (in realtà del tutto assente). E in fondo è già nell’avvicendarsi tra Adrian Younge, The Revelations e BBNG, ovvero nel graduale slittamento verso suoni via via più orchestrali (“Stark’s Reality” ed “Experience” sono due autentici gioiellini), che si rintracciano le sfumature di un percorso teoricamente privo di limiti, l’indole di chi è pronto a mettersi in gioco a ogni prova addizionale. Non è un’ovvietà: non lo è, considerando il dato anagrafico di cui in apertura; non lo è, se pensiamo al mezzo disastro di “A Better Tomorrow”; non lo è, alla luce di nove carriere soliste (il Wu-Tang Clan nel suo nucleo originario) così diverse e incostanti. Ma, per numeri e media realizzativa, Ghost ha forse fatto meglio di tutti i suoi soci; il che non comporta un giudizio di merito incontrovertibile: semplicemente, se così si può dire, ha mantenuto un’andatura più coerente e lineare, conservando un’impronta personale eppure sempre legata al Clan stesso.

Le note orientali di “Six Degrees”, ad esempio, unite all’armamentario lirico della prima strofa (<<dangerous thoughts, mind of a militia/bottles of the 1-50 poured over twistas/broken bones and pillars, Staten Island the illest/the biggest land fillers, we creep like caterpillars>>), pongono subito in evidenza il preciso equilibrio ottenuto dai quattro protagonisti – più ostico acquietare i deliri di Danny Brown, che infatti se ne va per conto suo. E’ però nelle battute centrali che “Sour Soul” offre gli spunti più intriganti: “Gunshowers” è un gustoso duetto con Elzhi a suon di punchline (<<my vocab is powerful, spit shit subliminal/slang therapist, my whole style is criminal>>), il Funk lento e pastoso di “Tone’s Rap” è un tappeto perfetto per i racconti del pimp (<<I make a ho polish the chrome of my gun/cause pimpin’ ain’t easy but it sure is fun>>), “Mind Playin Tricks” è un episodio visionario e colorito (<<I’m no Heff I like bitches hardcore in the deuces/went through red lights bitch, fuck your period juices>>) su una bella strumentale di tastiere e percussioni, “Ray Gun” ravviva l’intesa tra Doom e il nostro Ghost e “Nuggets Of Wisdom” è forse il brano che non t’aspetti, una preghiera in sedici barre che lascia ampi spazi alle melodie dei BADBADNOTGOOD.

“Sour Soul” è insomma un progetto riuscito, non del tutto privo di sbavature (il minutaggio contenuto, qualche featuring trascurabile, l’assenza del Clan) né realmente nuovo per i fan di Ghostface. Soprattutto, è l’ennesima dimostrazione che l’Hip-Hop gode di un’infinità di alternative agli schemi più classici, non per forza legate a soluzioni mainstream e di conseguenza ripetitive fino alla nausea. Pazzesco che a dovercelo ricordare sia un signore di mezza età con alle spalle un gruppo Jazz…

Tracklist

BADBADNOTGOOD & Ghostface Killah – Sour Soul (Lex Records 2015)

  1. Mono
  2. Sour Soul
  3. Six Degrees [Feat. Danny Brown]
  4. Gunshowers [Feat. Elzhi]
  5. Stark’s Reality
  6. Tone’s Rap
  7. Mind Playin Tricks
  8. Street Knowledge [Feat. Tree]
  9. Ray Gun [Feat. DOOM]
  10. Nuggets Of Wisdom
  11. Food
  12. Experience

Beatz

All tracks produced by Frank Dukes with the additional production by BADBADNOTGOOD and Wayne Gordon