40 Winks – The Lucid Effect

Voto: 4

40WlucideffProviamo ad addentrarci in un discorso tutt’altro che semplice, magari partendo da una domanda all’apparenza banale: cosa significa fare beatmaking o, volendo dirla diversamente, produrre musica Hip-Hop? Diversi anni fa il tutto si risolveva nell’estrapolare uno o più campioni dai solchi di un vinile (soprattutto Funk e Soul), tagliarli in determinate misure (e in base alla propria creatività), quindi distribuirli su un pattern diviso in 4/4 che, a seconda dei periodi e della zona geografica interessata, si aggirava grossomodo tra gli ottanta e i centodieci bpm (va da sé che questa vuole essere solo una veloce schematizzazione).

Oggi le cose sono un po’ diverse, specie quando l’Hip-Hop si esprime in forme strettamente musicali: per cominciare, l’aderenza alle cosiddette radici (le sonorità black) non è più così indispensabile, le fonti da cui attingere non hanno quasi confini e spesso il tutto viene completato da collaborazioni con musicisti di vario genere; la metamorfosi non riguarda, però, solo il modo di produrre, la tecnica, un disco come “The Lucid Effect” dimostra al contrario che l’Hip-Hop, anche all’interno della propria oggettività, può essere libero, astratto, cinematico. Ad esempio è possibile prendere una marcia, tre note di pianoforte, un’arpa e tirarne fuori “Sleep Rock”, oppure un beat raddoppia improvvisamente la battuta ed ecco che “Input A” riunisce senza difficoltà il calore del Jazz e le corse della Drum’n’Bass, perfino un brano semplice come “Hazy Notion”, nella sua essenzialità, riesce a tenersi in bilico tra classico e sperimentale.

A portare nei negozi “The Lucid Effect” è la Project: Mooncircle, label tedesca che tra le proprie fila annovera anche John Robinson e gli Scienz Of Life, per il duo belga 40 Winks (Padmo e Weedy) si tratta della terza uscita dopo “More Than Loops” e “Sound Puzzle” (a voi questi titoli sembrano casuali?), come altri prodotti affini il disco sviluppa percorsi che viene logico definire Hip-Hop ma ne dilata le atmosfere, che sono ampiamente evocative (“Winks Jazz”), rarefatte (“Distorted Reception”) e delicate (“Sleep Ritual”). Per gli appassionati del genere, “The Lucid Effect” è già un – piccolo – must have.

Tracklist

40 Winks – The Lucid Effect (Project: Mooncircle 2008)

  1. Sleep Rock
  2. Wise Up
  3. Wizarday
  4. Input A
  5. Rap About That (Smoke And Mirrors)
  6. Highwaves
  7. I Heart You On Drums (Interlude)
  8. Winks Jazz
  9. One Way Ticket
  10. Hazy Notion
  11. Distorted Reception
  12. Keep On
  13. Sleep Ritual

Beatz

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