Gue’ Pequeno – Vero

PequenoVero500Il problema principale nel dover commentare un’uscita di tale impatto mediatico e che, per forza di cose, verrà ascoltata da una cospicua fetta di ascoltatori, risiede nello scindere il nome dell’artista dal prodotto che ha realizzato, cercare di comprendere a chi quest’ultimo sia indirizzato e a quali esigenze artistiche risponda. Soprattutto, tocca esprimere un giudizio scevro da qualsivoglia forma di nostalgia e questo è un punto che i Club Dogo hanno giustamente messo in chiaro fin dal titolo del loro ultimo progetto. Così, a seconda dell’ottica adottata, Guè Pequeno ha pubblicato un capolavoro; dal suo punto di vista, si intenda, nel senso che tutto ciò che si proponeva è andato a buon fine e ogni aspetto di “Vero” ricalca alla perfezione ciò che lui e soltanto lui aveva bisogno di offrire.

“Vero” è un disco che segue alla lettera la sagoma dell’Hip-Hop italiano di nuova generazione e che infatti può essere considerato tale solo fino a un certo punto, se vogliamo dirla tutta. A partire dalle strumentali, affidate a una sfilza molto variegata di produttori, ma totalmente incentrata su un sound che raccoglie a pienissime mani dalle ultime tendenze d’oltremanica e non solo (con l’unica eccezione della partecipazione di Bassi Maestro nella prima traccia), si nota l’enorme adattamento di Guè a tutto ciò che, potenzialmente, fa breccia nel pubblico generalista. Le stesse collaborazioni, più che seguire un bisogno reale di varietà e condivisione, si piegano a far colpo attraverso nomi significativi; è il caso ovviamente di Akon, la cui presenza in “Interstellar” appare una palese forzatura il cui risultato è peraltro alquanto discutibile, eppure ciò che conta sembra essere che il featuring sia stato sufficientemente chiacchierato, creando quell’hype che è l’ossigeno stesso dell’album. Nel caso poi di Maruego (che qui fa semplicemente Maruego), sebbene il risultato non sia totalmente negativo si nota come anche questa partecipazione sia nata per sfruttare uno dei nomi più in vista (non entriamo nel merito di quanto ciò sia legittimo…) dell’odierno panorama Hip-Hop italiano. E, tuttavia, anche questo è un grosso passo in avanti dal punto di vista di Guè, perché elimina i contributi presenti in “Bravo ragazzo” e che, tutto sommato, potevano risultare più difficili da far digerire al grande pubblico (leggi Ntò o Tormento).

A questo punto, l’unica mossa conclusiva che gli suggerirei per realizzare il suo disco definitivo è quella di diminuire il numero di brani, raggiungendo un totale che si aggiri sulle dodici/quindici tracce: ne trarrebbe soddisfazione la scarsa pazienza dell’ascoltatore medio – cui è destinato “Vero”. Da un punto di vista che potrebbe invece interessarci maggiormente, ovvero quello di un ascoltatore di Hip-Hop dotato di un certo pudore, quest’album non ha motivo di esistere né di essere ascoltato. Non è un problema di aspettative, come spesso accade, bensì di senno e senso critico: Guè Pequeno dà vita con una spensierata disinvoltura a un enorme paradosso che fa sorridere, dipingendosi prima come lo “Squalo” che non sente il peso del giudizio altrui, poi come l’uomo ferito e vittima del genere femminile, quindi come il carnefice stesso del genere femminile e infine, ancora, come lo sbruffone che già conosciamo, in un loop infinito che fa cadere la maschera già a un quarto dell’album. E’ inutile, ovviamente, chiedersi quali siano i pensieri veri – dato che il titolo è quello – del rapper riguardo tutte le tematiche affrontate: semplicemente, sono quelli affinché ciascuno possa immedesimarsi e specchiarsi in un’uscita programmatica e ipocrita quale questa, piaccia o meno, è.

E dire che, con riferimento al flow e all’attitudine, Guè – non stupisca! – non delude affatto: ha stile, bisogna dirlo, ma più che un elemento a suo favore, ciò diventa, dal nostro punto d’osservazione, un irritante difetto, essendo tutto posto al servizio di banalità davvero insulse. “Vero” lascia il tempo che trova e va più che bene così, a essere onesti; però, vi prego: non cercate giustificazioni di alcun genere.

Tracklist

Guè Pequeno – Vero (Universal Music Italia/Def Jam 2015)

  1. Pequeno
  2. Le bimbe piangono
  3. Bosseggiando
  4. Squalo
  5. Voodoo
  6. Equilibrio
  7. Interstellar [Feat. Akon]
  8. Mollami
  9. Nouveau riche [Feat. Crookers]
  10. Oro e diamanti
  11. Eravamo re
  12. Fuori orario
  13. Miserabile
  14. Pappone
  15. Tu non sai [Feat. Maruego e Joke]
  16. Vero
  17. Millioneuro boy (Bonus track)
  18. Signora
  19. Occhi su di me [Feat. Maruego]

Beatz

  • Bassi Maestro: 1
  • Major Seven: 2
  • 2nd Roof: 3, 4, 8, 15, 19
  • Therapy2093: 5
  • The Ceasars: 6
  • Bravo: 7
  • Crookers: 9
  • sixpm: 10, 18
  • Zef: 11
  • Don Joe e Mark Hiroshima: 12
  • 2P: 13, 17
  • Don Joe e Boston George: 14
  • Lazy Ants: 16
The following two tabs change content below.

Michele Garribba

Ultimi post di Michele Garribba (vedi tutti)