The Perceptionists – Black Dialogue

Voto: 4

Akrobatik. Mr. Lif. Dj Fakts One. Tre personaggi che hanno diverse cose in comune: in particolare la provenienza (Boston) e una rispettabile carriera artistica sotto il segno dell’Hip-Hop. I Perceptionists esistono praticamente da quando ognuno di loro ha cominciato a far musica, non è un caso, dunque, che questi signori, che in passato hanno già incrociato le rispettive strade più volte (le prime collaborazioni risalgono al 1997 e non sono poche le tracce dei loro incontri negli anni successivi), abbiano deciso di unire le rispettive forze per creare un progetto tutto loro. Un disco, “Black Dialogue”, che ha il notevole pregio di trattare argomenti anche di un certo spessore, senza mai perdere di vista l’intrattenimento (<<motivating the brain and the legs and the hips>>).

In un certo senso, l’approccio dei Perceptionists potrebbe ricollegarsi a quello di chi ha fatto la storia della doppia h (KRS-One, Public Enemy…), ma i tre bostoniani sembrano avere una marcia in più rispetto alle vecchie glorie che ultimamente non brillano più come una volta. Non mi stupirebbe, infatti, se qualche traccia di “Black Dialogue” trovasse posto persino in palinsesti radiofonici notoriamente affollati dalla musica più modaiola (che fa spesso rima con vuota). I Perceptionists non parlano propriamente di negozi di caramelle (qualcuno ha tirato in mezzo 50?), né, all’opposto, si presentano come militanti duri e puri, affrontano invece le tematiche più disparate (politica internazionale, armi di distruzione di massa, paura, relazioni sentimentali, divertimento e voglia di coltivare delle sane passioni) nella maniera più semplice che conoscono, con la musica (beat aggressivi, calmi o estremamente freschi, curati non solo da Fakts One ma anche da Camu Tao, Cyrus The Great, Willie Evans Jr. e un rivitalizzato El-P) e con le rime (se conoscete Ak e Lif non c’è bisogno che vi spieghi cosa fanno e, soprattutto, come lo fanno).

L’intento è quello di coinvolgere, emotivamente e intellettualmente, il maggior numero di ascoltatori possibile, perciò non è così strano trovare nello stesso disco, ma in momenti diversi, frasi come: <<place your hand over your heart and breathe deep/I will no longer pledge allegiance to a government that makes no effort to relieve my suffering>> (Mr. Lif in “What Have We Got To Lose?!?”) e <<party people in the place I’d like to get to know ya/first, push up yo’ hands if you’s a weed smoker>> (sempre lui in “Party Hard”, che qui dà di sé un’immagine insolitamente sopra le righe). “Black Dialogue” non vuol essere, insomma, un disco politico (la presenza di tracce importanti come “People 4 Prez”, “Memorial Day” o “What Have We Got To Lose?!?” potrebbe far pensare al contrario), come non vuol essere un disco party (l’esuberanza di “Let’s Move” e “Party Hard” non passa certo inosservata); più semplicemente, è un album in cui confluiscono le riflessioni e le emozioni di due mc’s di Boston che, attraverso l’Hip-Hop, vogliono dialogare con il loro pubblico, rendendolo più consapevole del mondo in cui viviamo e delle azioni che si possono intraprendere in ogni campo e a ogni livello.

Comunque vadano le dinamiche dell’industria musicale e della politica internazionale, Ak, Lif e Fakts non hanno nulla da perdere e con questa miscela esplosiva chiamata “Black Dialogue” sono pronti a cambiare il gioco.

Tracklist

The Perceptionists – Black Dialogue (Definitive Jux 2005)

  1. Let’s Move
  2. People 4 Prez
  3. Blō
  4. Memorial Day
  5. Love Letters
  6. Black Dialogue
  7. Frame Rupture
  8. What Have We Got To Lose?!?
  9. Party Hard [Feat. Guru and Camu Tao]
  10. Career Finders [Feat. Humpty Hump aka Shock G.]
  11. 5 O’Clock [Feat. Phonte]
  12. Breathe In The Sun

Beatz

  • Dj Fakts One: 1, 10, 11
  • El-P: 2, 3, 7
  • Cyrus The Great: 4, 8
  • Willie Evans Jr.: 5, 6, 12
  • Camu Tao: 9

Scratch

All scratches by Dj Fakts One

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