Hail Mary Mallon – Bestiary

Voto: 4 +

New York torna ancora una volta a far parlare di sé, attraverso il secondo contagio di massa di Hail Mary Mallon. Aesop Rock e Rob Sonic, coadiuvati da Dj Big Wiz, dopo tre anni dall’esordio “Are You Gonna Eat That?” sfornano un sequel, se possibile, ancora più infettivo e l’impatto lo si avverte già dal titolo e dall’allucinante triplice cover realizzata da Coro.

“Bestiary” è il nuovo frutto della conoscenza quasi decennale tra due mc’s ben noti nella scena underground newyorkese e fuori, la chimica tra Rob e Aesop è infatti la prima caratteristica che emerge prepotentemente già a un ascolto iniziale. Che siano l’incedere metronomico, preciso al nanosecondo, del primo, o il flow liquido, che letteralmente si infiltra tra le pieghe di ogni singola strumentale, oltre all’impressionante verbosità del secondo, si ha quasi sempre l’impressione di assistere a un meccanismo a orologeria, perfetto nella sua evidente complessità. E se passiamo dalle tecniche alle tematiche, la complessità diventa astrattismo puro: swag cubista, rimare per il gusto di rimare e farsi fighi davanti a un pubblico, infarcendo i pezzi di frammenti, immagini e concetti senza alcun apparente nesso logico (il beast-mode rhyming a cui richiama il titolo).

Gli Hail Mary Mallon sono capaci di fare l’upgrade estremo del concetto di saltare di palo in frasca: passare dallo Xanax alla barba da hipster, dal giocare a freccette all’uso del ketchup e altro ancora, infilando tutto anche nella medesima strofa senza fare una grinza. <<Mallon, we don’t plan it>>; ed è proprio così che procedono i due, si divertono a fare i funamboli con flussi di coscienza come se non ci fosse un domani. <<Most illinest, toast the mutineer of the year/I’m a bum, my motherfucking beard has a beard/hot stepper, leper with measurements all wrong/I’m a beast, my motherfucking dog got a dog>>, così recitano le curiose matrioske visive di “Jonathan”, il primo singolo nonché traccia d’apertura, facendo capire fin da subito a che tipo di gioco i due stIano giocando (e, a proposito di gioco, il relativo video merita uno sguardo, perché ha del metafisico…).

Sul fronte strumentale, Aesop e Rob rincarano ulteriormente il potenziale corrosivo del suono, corredando complessivamente l’album di boom-bap v3.0: batterie sporche (“Octoberfest”, “The Red List”), break pieni e corposi (il secondo singolo, “Kiln”, la splendida “4 A.M.”), minimalismo Bleep-Hop (ancora “Jonathan”, “Whales”), Funk mediorientale (“Hang Ten”, i grassi 3/4 di “Dollywood”) e quanto serve per far venir voglia di ripetere l’esperienza sonora. Il tutto impreziosito dal pregevole lavoro di Dj Big Wiz ai piatti, che in “Merlin” si riserva addirittura un ruolo da protagonista assoluto. A tenere insieme, come un collante, le quattordici tracce (diciassette nella versione con bonus, tra cui anche l’ascetico remix di “The Red List” a opera di Blockhead), una serie di skit facenti riferimento a un improbabile concerto di beneficenza per raccogliere fondi per la riapertura di un circolo di bocce… A sottolineare l’ironia alla base dell’intero progetto Hail Mary Mallon.

“Bestiary” si presenta come un lavoro nel complesso più coeso e uniforme del precedente e musicalmente di grande impatto, evidenziando una sempre maggiore profondità d’intesa tra le due bestie da microfono Aesop Rock e Rob Sonic. E qui non c’è quarantena che tenga.

Tracklist

Hail Mary Mallon – Bestiary (Rhymesayers Entertainment 2014)

  1. Jonathan
  2. Krill
  3. Used Cars
  4. Dollywood
  5. The Soup
  6. 4 A.M.
  7. Hang Ten
  8. Whales
  9. Merlin
  10. Picture Day
  11. Kiln
  12. King Cone
  13. Octoberfest
  14. The Red List

Beatz

  • Aesop Rock: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12
  • Rob Sonic: 11, 13, 14

Scratch

All scratches by Dj Big Wiz

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