The Alchemist – 1st Infantry

Voto: 4/4,5 | Reviewed by Dogma

La scena statunitense è popolata da numerosissimi beatmaker. In alcuni casi abbiamo a che fare con vere e proprie leggende, come Pete Rock, Dj Premier e Dj Muggs, per citarne alcuni; altre volte, invece, come possiamo constatare ascoltando il Rap che gira di questi tempi, ci troviamo davanti a producer che, pur essendo molto in voga tra le nuove fila, non sono altro che copie sbiadite di vecchie glorie o esponenti dell’odiosissima moda del momento, che reclama beat a volte troppo sperimentali o dai suoni oggettivamente plasticosi. The Alchemist, al secolo Alan Daniel Maman, originario di Beverly Hills (California), fin dai suoi primi passi si è subito distinto dalla mediocre marmaglia di beatmaker o pseudo-tali che circolavano nel music business.

Produttore versatile e dal talento cristallino, fu scoperto niente meno che da B-Real dei Cypress Hill e inserito nella scuderia di Dj Muggs, The Soul Assassins, potendo maturare una grandissima esperienza al fianco di veri e propri maestri del genere. Recensendo il suo primo disco, totalmente prodotto dallo stesso Alchimista (che contribuisce anche ad alcune performance al microfono), non possiamo far altro che alzare le mani verso il cielo e gridare al miracolo. Ogni singolo pezzo sembra cucito addosso all’ospite di turno che, in questo modo, riesce a rendere al meglio, infilando una hit dietro l’altra.

In “1st Infantry” troviamo difatti molti nomi di rilievo, da Prodigy e Havoc dei Mobb Deep allo stesso B-Real dei Cypress Hill, da Lil’ Fame degli M.O.P a The Game, passando per Lloyd Banks, Dilated Peoples, Nas e TI. Numerose, di conseguenza, sono le tracce di alto livello qui presenti, è il caso di “Dead Bodies”, “Hold You Down” (primo singolo estratto, che vede Al e Prodigy al microfono, accompagnati dal ritornello cantato delle Nina Sky), “D Blocks To QB”, “It’s A Craze”, “Bang Out” e “Different Worlds” (stupendo storytelling in cui si sottolinea il contrasto tra l’esperienza di vita di Twin Gambino degli Infamous Mobb, nato e cresciuto tra le strade difficili del Queensbridge, e quella di Alchemist, che si è svolta in un contesto più tranquillo). Le produzioni sono curate nei minimi dettagli, i campionamenti variano tra diversi generi musicali e sono arrangiati in modo innovativo e mai banale, il tutto per dare un tocco personale a ciascun brano.

In poche parole, ci troviamo di fronte a un ottimo progetto che, dopo una lunga gavetta sui dischi altrui, ha ufficialmente dato il via alla straordinaria carriera solista di un beatmaker che entrerà certamente nell’olimpo dell’Hip-Hop.

Tracklist

The Alchemist – 1st Infantry (ALC Records/Koch Records 2004)

  1. Intro
  2. Dead Bodies [Feat. The Game and Prodigy]
  3. Your Boy Al (Interlude)
  4. The Essence [Feat. The Lox]
  5. Hold You Down [Feat. Prodigy, Nina Sky and Illa Ghee]
  6. Industry Rule 4080 (Interlude)
  7. Stop The Show [Feat. Stat Quo and M.O.P.]
  8. D Block To QB [Feat. Havoc, Big Noyd, Styles P and J-Hood]
  9. Bangers [Feat. Lloyd Banks]
  10. Where Can We Go [Feat. Devin The Dude]
  11. It’s A Craze [Feat. Mobb Deep]
  12. For The Record [Feat. Dilated Peoples]
  13. Boost The Crime Rate [Feat. Sheek Louch and J-Hood]
  14. Strength Of Pain [Feat. Chinky]
  15. A Soul Assassins Tale (Interlude)
  16. Bang Out [Feat. B-Real]
  17. Tick Tock [Feat. Nas and Prodigy]
  18. Pimp Squad [Feat. T.I. and P$C]
  19. Different Worlds [Feat. Twin Gambino]

Beatz

All tracks produced by The Alchemist