Suarez – Antieroe 3 – The Punisher
A un settennato dal precedente capitolo della saga “Antieroe”, torniamo con piacere a parlare di Suarez (non che nel frattempo se ne sia stato con le mani in mano, eh), a ‘sto terzo giro in versione “The Punisher”, impegnato nell’assalto al carrozzone del Rap italico, vittima predestinata cui l’mc capitolino riserva un durissimo e brutale trattamento. Nonostante il lustro e mezzo trascorso dalla seconda release, le cose sono – se possibile – ulteriormente peggiorate (<<ancora sulla stessa zattera e stesso mare di merda/non mi paragonare a ‘sti lecchini che pe’ dù quattrini mo’ se fanno i bocchini a vicenda>> – l’introduttiva “Pentothal”; e <<zio, manco Dio crederebbe in se stesso a vede’ questo posto com’è messo adesso/pe’ quanti stronzi ce so’, pare che hanno lanciato ‘na bomba nel cesso>> – Danno in “Mjolnir”), a tal punto che non è più sufficiente un riavvio né uno shut down del sistema.
L’unica soluzione, per Suaresito, consiste nel prendere a picconate il disco rigido del Rap, raderlo al suolo con barre terra-aria indirizzate contro il sistema discografico (<<oggi la musica è l’ultima cosa, nessuno ci bada/contano i numeri, contano i soldi, il resto conta nada de nada>> – “Nacapito GDB”), i mezzi di comunicazione (<<fanculo i media, questo non è Hip-Hop ma ormai spingete qualsiasi pagliaccio/campioni di plagio, chi c’ha i sordi, chi c’ha l’aggancio>> – la titletrack) i social (<<la realtà è sempre diversa da quella che pensi/mondo social, rende più introversi/non vediamo che i riflessi/eppure ci illudiamo di conoscere qualcuno/quando già siamo un mistero anche per noi stessi>> – “Stesso meccanismo”) e, in maniera più mirata e circostanziata, quei presunti colleghi che – nomi e cognomi – andrebbero solo accompagnati all’uscita (<<lontano dalla realtà, de’ che cazzo stamo a parla’/se ancora esiste gente che parlandomi di Hip-Hop nomina J-Ax?>> – “Poco ma sicuro”; e <<definirli rapper più che sbagliato per me è un oltraggio/vi prendo tutti in ostaggio, scrausi come Gionny Scandal, Fedez, Moreno e simili, da linciaggio/se voi campate è per il personaggio e perché ‘sta generazione sceglie i beniamini in base al tatuaggio>> – di nuovo “The punisher”).
In questo universo neppure troppo parallelo (<<mi sento come Boris, chiuso nella mia cazzo di ampolla/nessuno poi che molla, ognuno esprime un’opinione su qualsiasi cosa, scrolla/si rilegge le cazzate postate e s’accolla>> – “Outro a cazzo de cane”), ricco di riferimenti al mondo dei fumetti, del cinema e dei supereroi, è necessario prima di tutto mettere a fuoco i nemici, quelli che arrivano da fuori (<<elaborando calcoli privi di senso bussa il Diavolo/che prima ti osservava da lontano e mo’ te lo ritrovi seduto al tuo tavolo>> – “Fianco a fianco con il Diavolo”) e gli altri che ci stanno già accanto (<<se nel crew c’è uno che fotte gli altri/il crew è un crew solo agli occhi degli altri/nel crew vero si vince e si perde insieme/se pensi solo a te non si rimane insieme>> – Metal Carter in “Time bomb”). Dopodiché tocca affrontarli senza timore alcuno, puntando su quelli che una volta erano dei valori mentre oggi vengono considerati degli optional, alias integrità (<<il qui presente se dissocia, faccio musica a prescinde dai social/da quanto riesco a metteme in saccoccia/non faccio parte de ‘sta loggia>> – “Flyn Taggart”) e coerenza (<<non conta vincere gli incontri ma restare in piedi/dare il buon esempio ai propri eredi/capire i propri sbagli cercando presto rimedi/impiegare tutte le forze, continuare a lottare per ciò in cui credi>> – “Joe Yabuki”).
In questa sorta di Davide contro Golia, oltre ai già citati Danno e Metal Carter, è da segnalare l’ottimo contributo fornito dai vari featuring, tra i quali meritano una particolare menzione Rak in “Stesso meccanismo” (<<di notte mentre dormo mi organizzo il giorno successivo/e n’ce ne frega n’cazzo del tuo aperitivo/piuttosto m’alzo con la fame di segnare il mondo/di guardare in faccia il mio nemico, in bocca ho l’esplosivo>>), la sorpresa Spike nella posse “Royal rumble” (<<tabula rasa di ‘sti quattro scemi/sminchi, flexi e smazzi però in faccia tieni quattro peli/vieni a fare pippa sotto cassa, fotti coi più seri/ignoranza becera da vanga tipo zio Misseri>>) e infine una certezza assoluta come Il Turco in “Naksukao” (<<non me confonde con quello che è in giro/lo senti, questa roba qua ti toglie il respiro/da dentro la mia gabbia sputo in faccia al destino/è talmente tanta rabbia che mo’ esplodo, Kenshiro>>). In più, Drugo, Ceffo e Snifta aggiungono una corposa dose di scratch all’insieme, rendendolo ancor più affilato.
Stante quanto scritto, non possiamo che esprimere un giudizio estremamente positivo per “Antieroe 3 – The Punisher”, un album brutalmente sincero e schietto (a volte pure un filino troppo), progettato e rifinito con dovizia e cura certosina dall’autarchico Suarez – sono opera sua tutte le produzioni, così come registrazioni, mix, master, artwork e perfino un fumetto a colori incluso nella versione CD; artista che sentiamo di dover definire sottovalutato e, se vogliamo, di nicchia, ma in grado una volta ancora di centrare il bersaglio. Nel caso la pensiate diversamente, nei cinquantacinque minuti di durata troverete senza difficoltà un paio di vaffanculo che fanno proprio al caso vostro…
Tracklist
Suarez – Antieroe 3 – The Punisher (Time 2 Rap Records 2022)
- Pentothal
- Poco ma sicuro
- Flyn Taggart
- Mjolnir [Feat. Danno]
- The Punisher
- Naksukao [Feat. Il Turco]
- Iron Man
- Stesso meccanismo [Feat. Rak]
- Marvel zombies [Feat. Royal Damn e Pacman XII]
- Time bomb [Feat. Metal Carter e Grezzo]
- Joe Yabuki
- Fianco a fianco con il Diavolo
- Royal rumble [Feat. William Pascal, Spike e Supremo73]
- T-800
- Outro a cazzo de cane
- Nacapito GDB [Feat. Lino]
- Toki (CD bonus track)
- Come negli anni 90 (CD bonus track)
Beatz
Tutte le produzioni di Suarez
Scratch
- Dj Drugo: 1, 6
- Dj Ceffo: 13
- Dj Snifta: 16, 17
Gabriele Bacchilega
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