Ice One – B-boy maniaco
1995. In quel periodo l’Hip-Hop in Italia viveva un lento ma graduale momento di transizione, passando dalle particolari ambientazioni dei centri sociali a qualcosa che più si avvicinava, per suono e attitudine, a quel giovane genere musicale che veniva direttamente dagli Stati Uniti e che da noi già contava un discreto numero di appassionati. Le testimonianze di questo cambiamento si erano manifestate, in precedenza, con i primi dischi degli Articolo 31, dei Sangue Misto, di Otierre e Frankie Hi-NRG, ma fino ad allora molte altre città italiane dovevano ancora essere rappresentate con le modalità espressive proprie dell’Hip-Hop comunemente inteso. Come Roma.
Ice One, all’anagrafe Sebastiano Ruocco, con un passato da dj e un periodo di militanza, nei primi anni novanta, nella formazione dei Power MC’s (dove il nostro rappava in inglese), fa uscire nel ’95, con la collaborazione di Julie P, sua compagna, “B-boy maniaco” per Mandibola Records, una costola della label bolognese Irma. Il primo album di Ice One (e, a tutt’oggi, unico, se si escludono le successive produzioni pubblicate con l’alter ego Dj Sensei) non è tra le opere più popolari dell’Hip-Hop italiano, sia per i poco frequenti passaggi radiofonici sia perché oscurato, di lì a non molto, dal successo di un’altra uscita discografica romana da lui stesso prodotta, “Odio pieno” dei Colle der Fomento. Tuttavia, a mio personale avviso, resta un album seminale, prima di tutto per la scena romana, perché ha ufficialmente introdotto personaggi come il Danno, la Beffa (ora Masito) e il Piotta all’intero panorama nostrano, poi perché costituisce il primo esempio di quel suono che verrà identificato in maniera inequivocabile come Funk romano.
La struttura del disco è piuttosto atipica: su diciannove brani, la maggior parte non supera i tre minuti e alcuni sono presenti in più versioni (questo non significa che fungano da superflui riempitivi per allungare la minestra). Il sound rispecchia fedelmente la figura del suo autore (Ice One non è certo un tipo esile di costituzione…), assumendo a volte i tratti cupi e sinistri tipici del cosiddetto horrorcore, per raccontare il disagio della sua generazione (“Giorno dopo giorno” in entrambe le versioni, “Io sono quello che suono”, “Dimmi se ti piaccio adesso”), altre volte virando pesantemente sul Funk di matrice Parliament/Funkadelic, appunto per far uscire il “Funkadelico” che è in lui. Sebi, uno che per la sua musica trae ispirazione da tale Giacomo Marrone (indovinate un po’ di chi parla), non ha paura di risultare “Monotono” (e, anzi, per ribadire il concetto si fa addirittura aiutare dalla Beffa e dal Danno) o di creare il “Panico” in chi lo ascolta, l’importante è seguire il ritmo (e battere le mani), con la speranza che con questa roba possa alzare un pacco di “Soldi contanti”. Da segnalare, quindi, la presenza (già allora) della Comitiva, il gruppetto di amici di Ice One comprendente Dj Stile, David Nerattini, Riccardo Sinigallia e Francesco Zampaglione, nelle gustose reinterpretazioni suonate di “Panico” e “Funkadelico”.
Con questa robusta e interessante opera prima, Ice One getta definitivamente le basi del suo suono, quello dell’Hip-Hop capitolino che, di lì a poco, avrebbe mietuto vittime in tutta Italia. Nell’attesa del suo capolavoro con il Colle…
Tracklist
Ice One – B-boy maniaco (Mandibola Records 1995)
- Giorno dopo giorno
- B-boy maniaco
- Panico II [Feat. La Comitiva]
- Segui il ritmo (batti le tue mani)
- Io sono quello che suono
- Questo ti piacerà
- Tira giù la maschera
- Qualcosa x chi balla I
- Soldi contanti
- Monotono I
- Funkadelico [Feat. Piotta]
- Monotono II [Feat. Beffa]
- Panico
- Monotono III [Feat. Danno]
- Qualcosa x chi balla II
- Giorno dopo giorno (remix)
- Funkadelico II [Feat. La Comitiva]
- Dimmi se ti piaccio adesso
- La calma dopo la tempesta
Beatz
Tutte le produzioni di Julie P. e Ice One eccetto le tracce #3 e #17 di La Comitiva
Al-X
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