Fabri Fibra – Bugiardo

Leggendo e ascoltando le interviste in cui Fabri Fibra spiega il titolo di questo suo ultimo disco, la frase ricorrente è spesso la seguente: il titolo è “Bugiardo” perché i testi trattano una serie di verità talmente pesanti che riguardano il nostro Paese e che è meglio pensare siano delle bugie. Bene, se il canone è la verità, farò altrettanto e ne dirò di alcune talmente pesanti che sarebbe meglio pensare siano delle bugie. Il vecchio Fibra non si discute, ok? Rimane uno dei personaggi di riferimento dell’Hip-Hop italiano degli ultimi dieci anni; quello nuovo, invece, ha subito un’evoluzione, o forse sarebbe più corretto dire un’involuzione, allarmante. In “Bugiardo” FF è la parodia di se stesso, rinchiuso in un personaggio (il cattivo gusto, i pochi peli sulla lingua, la follia latente…) che non gli calza più con naturalezza e gli sta parecchio stretto.

Ovviamente è proprio su questi elementi che “Bugiardo” spinge il pedale, la rappresentazione di una figura, appunto, riconoscibile e divenuta a suo modo uno standard, un cliché – con conseguenti epigoni e cloni già emergenti nell’ambiente. Nel secondo disco sotto Universal (pare saranno un totale di cinque), la formula sostanzialmente si ripete, un mix tra “Mr. Simpatia” e “Tradimento”, ma senza la loro freschezza: gli argomenti sono praticamente gli stessi, l’autolesionismo, le critiche non molto costruttive, le citazioni dei fatti di cronaca buttate un po’ lì, i luoghi comuni e le analisi spicciole. La gran parte dei brani ripete idee già proposte: “Le ragazze”, la titletrack, “Cento modi per morire” e “La posta di Fibra” alimentano riflessioni che l’mc ha fatto sue da diversi anni, senza nulla aggiungere al brodo. I refrain, poi, sono spesso dei palesi tormentoni, martellanti e ossessivi fino a dar fastidio. Ne sono esempi eclatanti “Tu così bella non ce l’hai”, “In Italia” o “Andiamo a San Remo”.

Gli unici episodi che a mio avviso si salvano sono “Un’altra chance”, che racconta una storia nella quale potremmo ritrovarci tutti, “Sempre io”, schietta autobiografia, e “Potevi essere tu”, un agghiacciante storytelling sull’omicidio del piccolo Tommaso Onofri. Tralasciando invece il testo, la strumentale più potente di “Bugiardo” è “Questo è il nuovo singolo”, firmata dai Medeline. Il duo di produttori francesi formato da Steve Fraschini e Rémi Tobbal, con cinque interventi, alza decisamente il livello del disco, portando una ventata di originalità e internazionalità. Lo stesso numero di beat anche per Fish, che conferma le sue doti, ovvero il saper cavalcare l’onda della moda con produzioni che strizzano l’occhio all’America e alle sonorità South; più interessanti gli interventi di Dj Nais e l’esperimento Electro/Rock di Dj Myke (The Reverse); per il resto, nulla di rilevante.

Tirando le somme, “Bugiardo” è un progetto ripetitivo e dal successo assicurato, spinto fino all’esasperazione con tutti i mezzi possibili. Ovvero è tutto ciò che si temeva accadesse dopo il successo di “Tradimento”.

Tracklist

Fabri Fibra – Bugiardo (Universal Music Italia 2007)

  1. Bugiardo
  2. La soluzione
  3. Tu così bella non ce l’hai
  4. Andiamo a San Remo
  5. Un’altra chance [Feat. Alborosie]
  6. Cento modi per morire [Feat. Metal Carter]
  7. In Italia
  8. Cattiverie
  9. Questo è il nuovo singolo
  10. La posta di Fibra
  11. Le ragazze [Feat. Nesli]
  12. Non c’è tempo
  13. Sempre io
  14. Il più pazzo
  15. Questa vita
  16. Potevi essere tu
  17. Non provo più niente

Beatz

  • Big Fish e Dj Nais: 1, 5, 7, 10, 12
  • Mastermaind: 2
  • Antwan ‘Amadeus’ Thompson: 3, 4, 6
  • Medeline: 8, 9, 14, 15, 16
  • Nesli: 11
  • Dj Nais: 13
  • The Reverse: 17
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