Alex Antonov – Bellissimi.

Nella colonna pro di questo periodo emergenziale dobbiamo necessariamente mettere “Bellissimi.”, nuovo viaggio in solitaria di Alex Antonov (25% del collettivo situazionista ligure noto come Casa degli Specchi), un disco che avremmo probabilmente (nonché colpevolmente) ignorato e che invece, grazie a scaffali pressoché sgombri, finisce col guadagnarsi stima e apprezzamento. Antonovvi coglie dalla fine di una storia d’amore lo spunto per raccontare e raccontarsi con un riuscitissimo mix di leggerezza e malinconia, appoggiandosi esplicitamente ai luoghi della propria vita e a un tappeto sonoro tanto eterogeneo – dalla Trap all’Hip-Hop più canonico, passando per EDM e Soulful – quanto accessibile e colorato, ideale colonna sonora per un itinerario nell’entroterra ligure ma non solo, un viaggio a volte rettilineo e comodo, altre più tortuoso e impegnativo; sempre e comunque estremamente godibile e piacevole.

“Bellissimi.” scorre via talmente agile e fluido che è davvero un attimo arrivare a godersi appieno sia i momenti più amari e riflessivi che quelli più spensierati e votati al cazzeggio. Nel primo insieme segnaliamo l’iniziale “Vivere e morire in Regione Monti” (<<al rimorso preferisco il rimpianto/perché presuppone il non fare un cazzo/…/griglia a fuoco lento e un passato bello/vivo nel futuro e perdo sempre tempo/…/mi pento di non aver sfruttato quel momentum/cerco un Enantyum e inseguo l’emolumento>>), la titletrack (<<per ogni azione c’è una reazione, dicono gli egocentrici e gli egoisti/vedo ecomostri col cielo a scacchi e schiaccio pedoni che non li ho visti/…/ci sentiamo persi però adesso consolati, persi entrambi siamo meno soli/cani arrabbiati, eleviamo scudi che poi tradiremo come Seth Rollins/ti amo anche se non ti amo/cerco anche se non chiamo>>) e l’iper-melodica “Strade perdudine” (<<rispetto i limiti e non gli ostacoli/la droga fa male ma è necessaria come un virus/’sto treno è pieno, sì, mille anticorpi mi consigliano/nascosti come Cyrano, scriverò una lista/ritornando alle mie origini e bevendo una risposta/ritroverò me stesso perché ho perso tutti gli altri/e troverò nuova abitudine, il treno ferma ad Udine>>).

Nel segmento meno impegnato e impegnativo, una menzione particolare è invece per “Conio drift”, tracciona revival con base oversize opera di Esa aka Captain Futuro (<<sono il tipo che si perde in un bicchier d’acqua/in quelli di vino mi oriento abbastanza/sono il tipo che umilmente pensa sono il king/mentre sgomma nei paesini, Conio drift>>), la provinciale “Turkish kebap” (<<bella per Massimo Pericolo e per Brebbia/chi è di provincia riconosce la nuance/questa birra è santa, è una Bibbia/Antonovvi 3:16, faccio il colto per fare le avances>>) e il bullismo di “B.R.A.” (<<non rappo perché non so fare altro/rappo perché lo so fare meglio, ciao/…/l’uomo nero ai giardini del mio cervello/me la mena col fatto che è un b-boy fiero/vorrei meno fieri e più Mc Fierli/mi sentirei meno in colpa a bermeli>>).

Così, tra sfumature varie e risultati costanti, “Bellissimi.” – gli rubo l’aggettivo – si rivela un bel disco, che gira senza difficoltà anche in heavy rotation. E ciò soprattutto grazie alla spiccata capacità di Alex Antonov di trattare la tematica intima per eccellenza – la fine di una storia d’amore – stando alla larga da luoghi comuni e stereotipi, tratteggiandola con un’autoironia obliqua e tagliente, atipico intreccio che permette al lavoro di emozionare e divertire al tempo stesso. Una sorta di commedia all’italiana in chiave Rap – anzi, pardon, Country Rap.

Tracklist

Alex Antonov – Bellissimi. (Dichotomic Dreams 2020)

  1. Vivere e morire in Regione Monti
  2. 18020 & heartbreak
  3. Turkish kebap
  4. No, è Noli.
  5. Conio drift
  6. Testico e nuvole
  7. B.R.A.
  8. Glori hole [Feat. Iaki]
  9. Bellissimi.
  10. Strade perdudine
  11. Incubo Milano

Beatz

  • Kid Ocean: 1
  • Erma: 2, 9, 10
  • Travzki: 3
  • Yung Tago: 4
  • Captain Futuro Beats: 5
  • Zeno Cozeno: 6
  • Ill Grizzly: 7
  • Syndrome: 8
  • Dalo: 11
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Gabriele Bacchilega

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