Nosta & Madj – Alma mater

Nosta e Madj rientrano nel gruppo di esponenti dell’Hip-Hop della nuova generazione bolognese che rimane ben ancorata alle radici culturali del capoluogo emiliano. Senza farsi accalappiare dai facili stereotipi del rapper spaccone o disagiato di turno, i nostri tengono fede al credo del Rap classico, legato a doppio filo, per quanto riguarda la diffusione italiana, a Bologna. Madj produce dei beat squisitamente diretti, con campioni sufficientemente vari e loop di basso belli sostenuti, creando atmosfere sonore molto vicine ai vari tagli dell’interpretazione del rapper (fantastici gli inserti di fiati in “Alti e bassi”, da brividi). Nosta fa il suo dovere: la tecnica non è il punto forte (balzano all’occhio un paio di chiusure interessanti: <<qua da me non è “Kiss me Licia”/è “Smack My Bitch Up”>>, ma la ricerca fonetica è debole, se non nell’ottimo sfoggio retorico della traccia d’apertura), ma l’attitudine sincera e un po’ campagnola (<<con gli stipendi da operai e il bon ton dei marinai>>; l’inizio del video di “Maleducato” cita gli Onyx proprio per prendere le distanze da quel tipo di Rap) rende piacevole il mood del disco, ben lontano dal cadere in una qualunque tentazione estremistica, che sia pseudo-gangster o finto-depressiva.

Le liriche di Nosta oscillano tra il piglio scanzonato di cui abbiamo parlato (la spocchia di “Maleducato” e “Lascia stare” o l’immancabile atmosfera da live di “Bella vez”) e un’introspezione più pacata e – a tratti – sofferente (“Alti e bassi”, “Inverno 09/10”), passando per sane esternazioni dell’amore per l’Hip-Hop (“Ragioni”), serie di riflessioni (“No”, dove Jack The Smoker sa sempre stupire, quadrato e preciso come pochi altri) e orgogliose autobiografie (“Sono io”). “Alma mater” si chiude con “Sogno un’altra vita”, degno riassunto della semplicità e dell’orgoglio che contraddistinguono il nostro rapper. Detto ciò, chiariamo un semplice punto: genuinità, sincerità, passione e quant’altro sono ottimi punti di partenza, ma se Nosta – e la scena dei rapper poco più che ventenni – vuole dire qualcosa al mainstream o ai mostri sacri dell’underground, deve evidentemente aggiungere originalità alle proprie produzioni. Insomma, un disco del genere, per quanto molto sentito e curato, non aggiunge nulla al livello della scena, nonostante l’indirizzo sia quello giusto, lontano dagli schemi precostruiti e dagli atteggiamenti finti dei cliché.

E’ un gran punto di partenza, questo è certo, capace di indicare la direzione da seguire, ma necessita di argomenti nuovi, idee che sappiano sfruttare le mille potenzialità della scrittura Rap. Nel caso in cui questi passi non vengano compiuti, si corre il rischio di essere surclassati da gente che, magari ugualmente a corto di spunti innovativi, fa propri quelli della tradizione – qualunque produzione di un rapper emergente tratta di amore per la Cultura, difficoltà nel rapporto amoroso e rivendicazione della propria identità, senza farsi mancare il pezzo autobiografico né quello spocchioso – presentandoli, però, con una tecnica da maestro. Di figure del genere, anche senza uscire da Bologna, ce n’è a bizzeffe – grazie al cielo; quindi conviene attrezzarsi, se si vuole dire la propria in mezzo a tanti imitatori.

Tracklist

Nosta & Madj – Alma mater (No label 2011)

  1. Tu chi sei
  2. Ragioni
  3. No [Feat. Jack The Smoker]
  4. Maleducato
  5. Rincasi tardi
  6. Alti e bassi
  7. Nella mia città [Feat. Mina]
  8. Lascia stare
  9. Inverno 09/10
  10. Bella vez [Feat. Pe3]
  11. L’estate sta finendo
  12. Sono io
  13. Sogno un’altra vita

Beatz

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Riccardo Orlandi

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