Crimeapple and Big Ghost Ltd – Bazuko

Voto: 4

L’abbiamo detto e ridetto: nell’Hip-Hop degli ultimi due decenni le combinazioni tra rapper e producer si sono fatte meno stabili, spesso episodiche, estemporanee, lontano ricordo di quelle intese profonde, a tenuta stagna, consacrate alla storia attraverso dei nomi divenuti sinonimo di uno stile, una scuola, un sottogenere – Eric B. & Rakim, EPMD, Pete Rock & C.L. Smooth, Gang Starr… Il fine della constatazione non è meramente nostalgico, si vuol solo mettere in rapporto la frenesia talvolta ansiogena dei tempi che corrono con la difficile costruzione di relazioni musicali durature; tema ampio, estendibile forse oltre i confini della nostra sfera di competenza, che nel tradursi in una regola non manca tuttavia di sfoggiare le solite, piccole eccezioni. Una di queste riguarda Crimeapple, che se in tre occasioni – e non è privilegio di molti – ha fatto squadra con Dj Muggs (“Medallo”, “Cartagena” e poi “Sin Cortar”), è ora al bis con Big Ghost Ltd, a sei anni dal lodatissimo “Aguardiente”: nell’uno e nell’altro caso, l’affinità emerge direttamente dai progetti, solidi, equilibrati, coerenti e realizzati con grande cura.

“Bazuko”, che apprendiamo essere una miscela di cocaina, polvere di mattoni e gesso, si accoda ai titoli citati sopra per indole e resa, ponendo in risalto la destrezza di un mc che, al contrario di molti colleghi della medesima generazione, non ha bisogno di mille ad-lib, non satura le scalette di featuring, non presenzia in un’uscita a settimana: Sabastian Vasco fa il Rap e lo fa bene fin da “Metralleta”, che avviava una carriera di sostanza, magari poco chiacchierata al di fuori di determinati confini (e questo non è per forza un male), mescola idiomi a colpi di spanglish, sfodera punchline con generosità, doma la propria aggressività a seconda delle strumentali utilizzate. Nel caso specifico, Big Ghost ne propone di davvero gustose, alimentando scenari più e meno tesi, spaziando tra sensuali sample Blues e tagli Soul, con immancabili puntatine nelle atmosfere latine, in generale individuando di volta in volta l’impronta migliore per i racconti del Nostro.

E dunque tra l’eleganza di “Laugh Now”, beat drumless con sax in primo piano e strofa in modalità introspettiva (<<every verse came from depression/my heritage is makin’ five star cuisine with intestines/every curse came with a blessin’/the double-edge sword swing>>), e l’ironico storytelling di “Pretty Girl Who Can Rap”, accompagnato da un campione che trasuda Funk, Crimeapple dà prova di saper gestire registri differenti con identica efficacia. Fermo restando che, quando alza i toni e i suoni si fanno più aspri, l’intensità del piacere subisce una rapida impennata; viene subito in mente “Re-Rock” (<<you thought I would fail? Nah, how could I not be crack/I swam in my father’s balls while he inhaled rocks/mom was on other drugs ‘cept she ain’t my mommy now/cut her off, I’ma let some Insta’ models tie me down>>), ma vale lo stesso discorso per i ganci e i montanti di “Chemical Imbalances”, con switch a metà brano, “Higher Learning” (apprezziamo altresì la composizione a base di organo) e “Motorcycle Sicario School”, ottima posse con interventi di T.F (quotazioni in costante crescita), RLX (di sangue messicano e vicino al collettivo Soul Assassins) e Mickey Diamond (quota Umbrella, con Big Ghost Ltd nella serie “Gucci Ghost”).

Più di tutto, però, ci piace l’atteggiamento di Crimeapple nei confronti di una scena – quella underground – abituata a muoversi all’unisono: trovata la formula, la scia di pubblicazioni simili si gonfia a dismisura, esaurendo presto il potenziale di fondo; come annotavamo per “Viridi Panem”, invece, pur rientrando in quella cerchia di artisti che ha rifatto il look all’Hip-Hop più duro e intransigente, il suo contributo non manca mai di un marcato spirito identitario. E non ci riferiamo solo a episodi come “Las Trompetas”, che nel sound richiama immediatamente le origini colombiane del protagonista, a imprimere un discreto margine di freschezza sono appunto la buona scrittura, l’immaginario più articolato (sebbene il canovaccio ruoti attorno a quei tre/quattro argomenti che sappiamo), la dotazione di personalità e la conseguente capacità di elevarsi, di distinguersi, anche rispetto a figure che hanno raggiunto un relativo e maggiore successo. Senza addentrarci in paragoni troppo diretti, preferiamo il percorso rettilineo di Crimeapple, la perseveranza, la tenacia, l’attitudine da antagonista, sempre e comunque.

Bazuko” è quindi una conferma, l’ennesima tappa convincente in un cammino che abbina quantità a qualità, evitando(ci) riempitivi e passaggi a vuoto. La sensazione è che nulla sia cambiato, in positivo, da quando quella folta barba rossiccia solcava il viso di un giovane esordiente: la fame, la caratura tecnica, l’orecchio sopraffino; e nel frattempo, già che c’era, ha stretto amicizia con dei produttori di prima categoria.

Tracklist

Crimeapple and Big Ghost Ltd – Bazuko (RRC Music Co. 2024)

  1. Introducción
  2. Laugh Now
  3. Re-Rock
  4. 5000 Degrees
  5. Chemical Imbalances
  6. Trust Issues – A Few (Skit) [Feat. Lukey Cage]
  7. Pretty Girl Who Can Rap
  8. Higher Learning
  9. Smoke Signal
  10. The Tropicana
  11. Las Trompetas [Feat. Lukey Cage]
  12. Motorcycle Sicario School [Feat. T.F, RLX and Mickey Diamond]
  13. Die Later

Beatz

All tracks produced by Big Ghost Ltd