Dj Muggs and Crimeapple – Medallo
Dal New Jersey in volo diretto fino a Medellin. Sulle brochure delle agenzie turistiche viene spesso chiamata la Città dell’Eterna Primavera; quella che ispira le tavole miniate da Crimeapple e Dj Muggs – che, nonostante il gap generazionale, mostrano di avere parecchie sequenze di nucleotidi in comune – ricorda però la “Medallo” d’inizio anni novanta, intrisa del sangue di oltre seimila omicidi all’anno e guidata da un esecutivo ombra in cui sedevano Pablo Escobar e i fratelli Ochoa. Una città edificata sopra un cimitero, citando “Popeye” Velásquez.
Crimeapple sta mettendo a segno un piccolo golpe silenzioso nelle zone della scena in cui il sole non osa mai mostrarsi, guadagnando costantemente terreno tra pagine dei calendari, playlist assortite e tracklist dei colleghi. Un passo dopo l’altro fino ad “Aguardiente” – che ha segnato il punto di non ritorno; un lancio da triplo sei durante una partita di Risiko a cui l’avversario risponde facendo cadere i dadi sotto il tavolo. Ignorarlo è diventato semplicemente impossibile.
Nell’eleganza spartana delle stanze arredate da Lawrence, il meticcio del Garden State respira aria di casa e il suo spanglish attecchisce in maniera del tutto naturale, penetrando letteralmente fra le crepe delle pareti sbiadite come avviene nel bragging compassato di “Camisas”, costruita su di un ipnotico loop bicromatico. Su “Tiburones” il tête-à-tête tra lingua romanza e germanica va in scena su di un copione già testato una dozzina di anni fa, durante la stesura a quattro mani della Leggenda della Maschera e dell’Assassino. Nel ritornello, l’influenza di Sick Jacken è infatti evidente; il resto, però, è tutta farina del sacco del padrone di casa, che mette il guinzaglio ai riverberi caustici del beat inanellando due strofe serratissime. “Just Because” è più luminosa, ma altrettanto massiccia, col rapper chiamato a sopperire vocalmente alla latitanza delle batterie. Con due punte in più di nero sulla tavolozza, prende poi forma “Crazy Eddie’s”: spigolosa e scura, è quel genere di brano che ti fa buttare un occhio dietro le spalle per scrupolo, anche se ti trovi al sicuro tra le quattro mura di casa. Non aprirà cancelli sull’ignoto, ma in tempi in cui siamo abituati a strofe su strofe vestite Off-White, Gucci e Balenciaga, è rigenerante ascoltare del Rap in cui l’unico accessorio che sembra essere in sintonia con il dress code è la cravatta colombiana.
Dal canto suo, Dj Muggs sfoggia diversi abiti, giocando in breve tempo più assi di quanti un mazzo dovrebbe in teoria contenerne. L’ossessività eterea della già citata “Camisas” è più di una citazione all’astro sempre più brillante di Daringer. “Prescription” distilla un groviglio di fiati lisergici d’ispirazione elefantina, già noti a chi nell’ultimo anno ha bazzicato i dintorni della Collina. L’alto lavoro di sartoria della bonus track “Tellin Me Lies”, su pregiate stoffe importate dal distretto di Toshima, è degno del miglior Madlib. E infine c’è il chopping rituale di “Acetone Wash”, in cui il Nostro sembra tagliare letteralmente la gola alle vocine e i lamenti distorti evocati in sottofondo, tramutandoli in striduli accordi. Dopodiché affida il tutto al socio e all’ospite Conway, che non sprecano certo l’occasione.
“Medallo” è l’ennesimo sigillo di qualità sul catalogo di entrambi i suoi emisferi. Per uno dei due è la ratifica di uno status che lo vede fra i principali referenti del moderno underground. Per l’altro è la proverbiale (ennesima!) tacca sulla cintura, sinonimo di come il vs Muggs stia diventando sempre più un sottogenere a sé nel vasto paesaggio dell’Hip-Hop.
Tracklist
Dj Muggs and Crimeapple – Medallo (Soul Assassins Records 2019)
- Medallo “Intro”
- En Vivo Desde Manrique
- Tiburones
- Camisas
- Prescription
- Villa Hermosa
- Crazy Eddie’s
- Just Because
- Acetone Wash [Feat. Conway The Machine]
- 22 Blue Twos [Feat. Primo Profit]
- No More 2 For 5
- Aguas Profundas
- Bloodtype (Bonus Track)
- Tellin Me Lies (Bonus Track)
Beatz
All tracks produced by Dj Muggs
li9uidsnake
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