Aspects – Mystery Theatre?

Voto: 3,5

aspects04450L’Hip-Hop europeo è decisamente in crescita, sempre più spesso da ogni parte del vecchio continente vengono oramai alla luce nuovi gruppi e progetti che portano aria di novità e innovazione artistica. Quest’oggi ci troviamo a parlare degli Aspects, collettivo inglese proveniente da Bristol e formato da El Eye (voce che ricorda molto Fred Durst), Bubber Loui, Probe Mantis, Nu Balance, Specify, Salsa, Nick Fury e Monkey Moo. Il loro esordio risale al 2001 con l’album “Correct English”, considerato dalla critica specializzata un piccolo capolavoro del Rap d’oltremanica; caratteristica rilevata dagli stessi Aspects è quella di fare una sorta di Rap degli anni ’60. Ok, ora penserete: ma che significa?! Semplice: che la loro musica, attraverso influssi, richiami o vere e proprie reincarnazioni, affonda in generi musicali provenienti dal passato. Primo fra tutti si sente decisamente il Surf Rock dei Beach Boys, poi gli influssi spaziano dal Reggae al Soul, dalla psichedelia al Folk. Detto così può sembrare un gran pasticcio, ma non lo è.

I deliri degli Aspects spaziano sia nell’ambito delle produzioni che delle liriche, basta sentire un brano come “The Way She Speaks” per capirlo. Il disco si apre con la rilassata “Off The Lip”, pezzo dal mood un po’ Surf e un po’ Soul; lo stile cambia continuamente e si passa così dalla veloce “Way Back” alla malinconica “Man Under The Sea”, ballata Country/Latina su un testo decisamente cupo (<<There was a man who lived under the sea, he was I and I was he, as long as there’s pain as far as the eye can see, the abyss will be the home for me>>). Non mancano il momento funkettone (“Soul Sister”) né quello Reggae (“Chase The Devil”): entrambe ben costruite, aggiungono ulteriori sfumature all’insieme. I momenti più introspettivi arrivano con “Self Help Song” e “City Limits”: anche in questo caso le produzioni sono piuttosto semplici, ma sempre efficaci e ben abbinate alle liriche. La seconda, soprattutto, evoca il disagio esistenziale di chi abiti in una grande città: il tema è impreziosito e sottolineato dall’uso di un flauto dal sapore gitano che rende il tutto ancora più intimo. Le atmosfere surreali si susseguono poi nel finale con “Stinkbomb”, pezzo che rievoca l’Elettronica più ignorante degli anni ’80.

Ciascuno svolge il proprio lavoro al meglio, gli mc’s, il produttore e Moo al beat-box (vedi l’interludio “Droppin’ Drums”); non guardiamo allora all’Europa come al fanalino di coda dell’Hip-Hop: in Gran Bretagna (per non dire della Francia…) c’è chi ha dimostrato ancora una volta che, con un pizzico di talento e originalità, il risultato è in grado di competere con realtà decisamente più blasonate.

Tracklist

Aspects – Mystery Theatre? (Antidote 2004)

  1. Impact
  2. Off The Lip [Feat. The Bees]
  3. Way Back
  4. Man Under The Sea
  5. Rev. Soul
  6. Soul Sister [Feat. Little Barrie]
  7. The Way She Speaks
  8. Self Help Song
  9. Chase The Devil [Feat. Alkaline]
  10. Droppin’ Drums
  11. City Limits
  12. Stinkbomb
  13. My World

Beatz

All tracks produced by Stuart Mathews and Aspects

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