Torae – Entitled

Voto: 4

ToraeEntitled500Il sogno di Torae continua e la possibilità di viverlo in prima persona realizzando i suoi desideri artistici più reconditi sta diventando una piacevole realtà. Lo sosteniamo perché “Entitled” somiglia tanto al disco della definitiva maturità di un mc che ha grinta da vendere a pacchi e persegue imperterrito il raggiungimento dei traguardi che si è prefissato, fregandosene di essere partito da una posizione di svantaggio rispetto a gente che di differente, oltre alla dose di talento, aveva solo i contatti giusti (aka paraculi), riuscendo a salire un gradino per volta e gustandosi ogni piccola vittoria asciugandosi il sudore tra un passo e l’altro. Per chi può contare solo sulle proprie capacità e non gode di un’esposizione massiccia è inevitabile trovarsi di fronte al solito, fastidiosissimo bivio: farsi ingurgitare dal sistema lavorativo accettando di aver quantomeno provato a far fruttare il proprio talento o perseverare nei rischi economici per portare a casa la pagnotta attraverso un’arte che, di per sé, racchiude tutta la motivazione della propria esistenza?

Per fortuna – nostra e sua – Torae continua senza esitazioni a scegliere la seconda opzione, proseguendo un percorso di crescita che già “For The Record” aveva in parte evidenziato, un ampliamento artistico che in questo contesto vive una sua ideale fioritura. Torae sembra perfettamente conscio del livello cui è progredito, trasuda la coscienziosa euforia tipica di chi sa che sta per ottenere un risultato importante pur sapendo che di strada davanti ce n’è sempre tanta. La sua è una prestazione complessiva che evidenzia convinzione prima di ogni altra qualità, c’è la voglia di distruggere sistematicamente qualsiasi cosa gli venga sottoposta usufruendo di una versatilità tecnica che non scopriamo certo oggi, come sempre molto consistente per merito della varietà degli schemi metrici proposti, delle scelte effettuate per i collegamenti tra le varie barre, nonché per i giochi di parole arguti, che talvolta accostano termini differenti nella scrittura ma assonanti in ogni sillaba. Torae è sempre stato un mc dall’approccio aggressivo e parte della sua evoluzione è leggibile in alcuni pezzi nei quali il rapper riesce ad ottenere risultati concreti affrontando temi più introspettivi, avvalendosi di suoni più morbidi che in passato.

Nella seconda parte dell’album abbiamo diversi esempi di ciò, basti pensare alla capacità del protagonista di creare un sunto delle proprie emozioni nei confronti della propria posizione artistica, sommando soddisfazioni e frustrazioni in uguale quantità (la titletrack), descrivendo con abilità le differenti dinamiche/contrapposizioni esistenti nei rapporti tra artista ed etichetta (“R.E.A.L.”), facendosi promotore di una rieducazione mentale e un punto di vista più coscienzioso sul dispregiativo n…a, alternando fasi di Rap normale, parlato e cantilenato. La sensazione è che gli argomenti trattati siano tutti molto sentiti, idea rafforzata da brani come “Coney Island’s Finest”, realizzabile solo da chi ha vissuto in prima persona determinate esperienze, rievocazione nostalgica di tempi pieni di speranze che qualcuno è riuscito a far sbocciare rendendo orgogliosa un’intera comunità (il sample della chiamata al draft di Stephon Marbury è da pelle d’oca…), un sentimento che il brano riesce perfettamente a infondere nell’ascoltatore. Torae offre passaggi lirici molto significativi (<<I tought I’d see Def Jam before you see death/I’m learning breath control, you’re on your last breath/them throwback Thursdays is all I have left>> – “Troubled Times”) e utilizza un linguaggio figurativo intrinseco per esporre alcuni concetti (“Together”, impreziosita dal bel featuring di Kil Ripkin), così come quando tratta argomenti comuni come i sentimenti (è il caso di “Override”) la perizia tecnica riesce a distanziarlo da un risultato più ovvio.

La produzione, fonte di ben dodici teste pensanti, è sorprendente per come alcuni nomi ben noti scelgano nuove strade per le loro proposte. La già menzionata “Coney Island’s Finest” potrebbe rappresentare una futura direzione per il sound di Apollo Brown, qui su una composizione davvero fresca; Dj Premier per una volta si allontana dalla sua formula vincente ma vetusta allestendo il sample orientale di “Saturday Night”, che arricchisce l’arsenale tecnico di Torae attraverso uno storytelling dallo sfondo comico; !llmind spiazza tutti con una strumentale molto melodica per “Troubled Times”, che non presenta segni netti della sua tipica strumentazione. “Entitled” risulta essere una più che positiva commistione tra ritmi pesi e melodia, si canta spesso e con piacevoli risultanze: l’eccellente “Override” è talmente delicata da ricordare un arrangiamento alla No.I.D., episodi come “Clap Sh#t Up” non avrebbero sfigurato nell’operazione Barrell Brothers e accoppiano al protagonista un ottimo Phonte; il suono newyorkese più classico è invece rappresentato dalla clamorosa “Get Down“, possibile nuova smash hit della discografia di Torae, costruita dal Chocolate Boy Wonder in persona. Per “Crown”, invece, non possediamo una definizione adatta, ma sappiate solo che vi farà saltare dalla sedia in pieno headnod. All’ottimo sound complessivo si sarebbe però potuto detrarre un beat spazzatura come “Let ‘Em Know“, synth impersonali e inflazionati, né convince del tutto Praise, il più presente con le sue quattro tracce, tutte prodotte secondo lo stesso percorso di sample Soul pitchati e tagliuzzati.

Finanziato tramite Kickstarter, “Entitled” è tra le primizie più succulente di inizio duemilasedici e non ci sorprenderemmo affatto nel vederlo mantenere questa posizione fino a dicembre, quando verrà stilato il resoconto dei migliori dischi usciti nel corso dell’anno ed esimerci dal citarlo ci sembrerà impossibile.

Tracklist

Torae – Entitled (Internal Affairs Entertainment 2016)

  1. Introview
  2. Imperial Sound [Feat. Saul Williams]
  3. Get Down
  4. Clap Sh#t Up [Feat. Phonte]
  5. Let ‘Em Know
  6. Override [Feat. Jarell Perry]
  7. Crown [Feat. 3D Na’tee]
  8. R.E.A.L.
  9. Coney Island’s Finest
  10. Troubled Times [Feat. Mack Wilds]
  11. Together [Feat. Kil Ripkin and Shaquawna Shawnté]
  12. Entitled [Feat. Teedra Moses]
  13. The End
  14. Shoutro
  15. Saturday Night (Bonus Track)
  16. What’s Love (Bonus Track) [Feat. Pharoahe Monch]

Beatz

  • Praise: 2, 8, 11, 16
  • Pete Rock: 3
  • Nottz: 4
  • Jahlil Beats: 5
  • E Jones: 6
  • Mr. Porter: 7
  • Apollo Brown: 9
  • !llmind: 10
  • Eric G: 12
  • MarcNfinit: 13
  • Khrysis: 14
  • Dj Premier: 15

Scratch

  • Shylow: 8
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