Thaione Davis – The Joys Of Life & Pain

Voto: 4,5

Una delle cose più belle dell’Hip-Hop d’oltreoceano è la radicata caratterizzazione che ogni stile assume in funzione della localizzazione geografica. Per capirci, il Rap che ascoltate a Los Angeles è profondamente diverso per stile e contenuti da quello che ascoltate nella Grande Mela, così come le atmosfere più festaiole del South differiscono diametralmente dal Rap più battagliero della zona di Boston e Philly. Tra le numerose scene presenti, una delle mie preferite è senza dubbio quella di Chicago, nella maggior parte dei casi decisamente underground e, quasi a voler rispecchiare il contesto urbano della città, scura e hardcore, con risvolti tesi e freddi come il clima della città stessa.

Di mc’s mainstream la città del vento pare non averne sfornati molti, non a caso è in ambito più circoscritto che si aggirano i talenti puri e cristallini della scena locale, come insegna il caso di Thaione Davis. A dispetto del quasi totale anonimato dell’mc/producer rispetto ai nomi che contano, ci troviamo davanti a uno degli artisti più completi e complessi che questo genere possa annoverare per le qualità eccelse possedute in entrambe le discipline, mostrando tra l’altro contenuti seri e mai banali. “The Joys Of Life & Pain” è l’ennesimo album della sua carriera, ricca di numerose produzioni più o meno ufficiali, e si attesta come suggello di un’evoluzione artistica che non accenna ad assestarsi. All’interno dell’album, Thaione si affida – oltre che alle sue sapienti mani – anche alle produzioni di diversi concittadini che svolgono il loro compito in maniera egregia, dimostrando un’originalità e un’inventiva ragguardevoli, alternandosi tra campioni coinvolgenti e dal mood decisamente solenne, oppure ritagli di suoni Soul pescati da quell’enorme bacino che è la musica black.

Ciò che rende il lavoro molto da strada è comunque la preferenza per le batterie più efficaci, è il caso di “Hold Me Down”, “2 Finger Peace Sign” e “Hypnotize”, brani da head nodding garantito. Non a caso, queste vanno annoverate tra le tracce più riuscite dell’intero lavoro, assieme a “Glass Ceilings” e “8-Bit Analysis”, dalla quale è possibile scovare la vena produttiva di Thaione, impegnato a raccontarci il suo rifiuto di piegarsi ai gusti della massa (<<I’m black every occasion, no compromise, raising the stakes domination…over the breaks overlooking the bass in observation, strip ‘em for the circuit while they working automation>>), condannando la superficialità tematica intrapresa da molti (<<all that wack shit a nigga don’t discuss don’t let your emotional feelings get crushed by the author sounding like they wanna get conquered, I tell ‘em if they never elevate they never prosper, shit is trife living inside this fucking circle of life>>); il tutto condito da un flow di tutto rispetto, intenso, serrato e che non perde mai una rima per strada.

A conti fatti, non credo di aver ascoltato qualcosa di meglio negli ultimi tempi e perciò “The Joys Of Life & Pain” si posiziona tra i primi posti delle migliori uscite dell’anno nonostante, come accade frequentemente, artisti di questo calibro siano poco pubblicizzati dalle nostre parti (e forse anche altrove…), impedendo che tutti possano godere di queste piccole gioie di vita.

Tracklist

Thaione Davis – The Joys Of Life & Pain (Jericho Lounge Music 2013)

  1. Conflict Resolution
  2. Control
  3. Hold Me Down
  4. Galaxie’s A Problem [Feat. 80’s Babies]
  5. 2 Finger Peace Sign [Feat. Adad]
  6. The Boppers
  7. Glass Ceilings (Etcetera)
  8. Hypnotize
  9. Demonstrating Literature
  10. Anythingthatbenefit
  11. The Essence (Interlude) [Feat. Add-2]
  12. The Joys Of Life & Pain [Feat. Race]
  13. Beautiful
  14. Window Painz [Feat. Melatone and Rashid Hadee]
  15. Everything Is Everything
  16. The Edge [Feat. Dee Jackson and Add-2]
  17. 8-Bit Analysis
  18. Feel Right
  19. Happy Survival (Outro) [Feat. Add-2]
  20. No Reciprocal (Hidden Track)

Beatz

  • Rashid Hadee: 1, 8, 13, 15
  • Thaione Davis: 2, 3, 7, 11, 17, 18, 19, 20
  • Tall Black Guy: 4, 9
  • The GEAUX: 5
  • J. Slikk: 6
  • Keny Keys: 10, 12
  • Buscrates: 14, 16
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