String Theory – String Theory

Voto: 3,5

Letteralmente, la Teoria delle Stringhe si fonda sul principio secondo cui la materia, l’energia e, sotto certe ipotesi, lo spazio ed il tempo siano in realtà la manifestazione di entità fisiche primordiali che, a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano, vengono chiamate stringhe oppure p-brane. Tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale, e che si spera abbia inoltre le caratteristiche necessarie per essere una teoria del tutto (Wikipedia). Nel nostro panorama musicale, invece, gli String Theory rispondono al nome di Hex One (Epidemic) e BBZ Darney; fin da subito, l’uscita di questo lavoro omonimo ha suscitato grande curiosità. L’idea dei due è proprio quella di farci esplorare un ambiente fantastico, dove tempo e spazio perdono la loro concezione e le sonorità si fondono tra loro per darci un risultato quasi esoterico. Notiamo anche come la scelta di far uscire il tutto in forma di musicassetta, oltre al più tradizionale CD, sia azzeccata proprio in questo senso; nel modo di porsi del duo si può cogliere ancor di più la volontà di coinvolgere anche l’aspetto spazio/temporale.

La produzione di “String Theory” è appunto sulle spalle dello svedese Darney, nome abbastanza nuovo che possiamo scovare proprio in alcune produzioni passate degli Epidemic. I due riescono a trasformare in musica la teoria di cui sopra portandoci in un viaggio che mette in relazione tutti i sensi e coinvolge varie dimensioni, quasi a calarci in un sogno se si prova a chiudere gli occhi. Il disco non è molto lungo: undici tracce più bonus finale; ma, nel complesso, risultano sufficienti, dato che più ci s’inoltra nel progetto, più si rischia di perdersi. Forse il tasto dolente del lavoro è proprio quest’atmosfera difficile da decifrare, che spesso rende complicato rimanere sul pezzo.

Hex ha sempre un incedere tranquillo e, come ha dimostrato già nei lavori precedenti, si allontana dallo stereotipo del rapper soldi, donne e pistole; per chi ancora non abbia avuto modo di ascoltarlo e nel caso vi piaccia il classico G Rap, lo sconsiglio. Metricamente, il rapper trasmette tanta calma, è molto riflessivo e non lascia nulla al caso, spesso però il clima risulta anche fin troppo flemmatico e BBZ lo accompagna con sonorità quasi new age, ma che devo dire s’incastrano abbastanza bene con basso e batteria. In alcuni brani, poi, ritroviamo lo zampino di Tek-Nition, che come al solito fa la sua figura sia in “Used To Be” che in “Rhythm Of The Planet” assieme a D-Rev, usando una lirica anche fin troppo fitta e mischiando teorie Maya e cyberterrorismo! Suonano abbastanza simili per metrica e suoni pure “Intergalactix”, con uMaNg, e “Theory Of Everyrthing”, accompagnate per fortuna da una buona dose di scratch.

Piccolo inciso per “Art Of Rap”, dove Hex, con l’aiuto di Halfcut, propone una personale visione del panorama Hip-Hop. Belle anche “Currents” e “Reminisce“, proposte in versione video e dove possiamo notare i racconti fatti di piccoli particolari e vita vissuta, oltre alla scelta registica di colori che danno quel senso di dispersione e d’infinito, spazio e tempo che appunto si fondono assieme. Molto bello, dulcis in fundo, il giro di flauto con cui gli ST si allontanano nell’outro finale. Insomma, nel complesso si tratta di un esperimento che non delude (anche se nell’insieme ammetto di preferire gli Epidemic), non per un target molto ampio, ma curato in ogni dettaglio.

In una parola? Trascendentale.

Tracklist

String Theory – String Theory (Mic Theory Records 2014)

  1. String Theory
  2. Theory Of Everything
  3. Currents
  4. Intergalactix [Feat. uMaNg]
  5. All Beautiful
  6. Art Of Rap [Feat. Halfcut]
  7. Used To Be [Feat. Tek-Nition and Self The Bluest Eye]
  8. Rhythm Of The Planet [Feat. Tek-Nition and D-Rev]
  9. Reminisce
  10. Lucid Dreams [Feat. Tek-Nition]
  11. The 11th Dimension (Outro)
  12. [*] Realities (Bonus Track)

Beatz

All tracks produced by BBZ Darney

Scratch

  • Dj Tha Boss: 2, 3, 4, 6
  • Dj Grazzhoppa: 12
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Paolo HCM

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