Joey Bada$$ – 2000

Voto: 4

L’uscita di “1999” e “B4.DA.$$”, rispettivamente dieci e sette anni fa, è stata accolta con largo favore da chi, nel rapper giovane, talentuoso e affamato quale Joey Bada$$ senza dubbio era, pretendeva di scorgere l’ennesimo baluardo del vero Hip-Hop, innescando un equivoco che “All AmeriKKKan Bada$$” ha provveduto a correggere. Non che l’artista di Brooklyn abbia imboccato traiettorie indigeribili, tuttavia ora sappiamo che, oltre all’amore per i classici della golden age, c’era dell’altro; non ultime, delle ambizioni presto confluite nella carriera di attore, con ruoli ad esempio in “Mr. Robot” e, nei panni di Inspectah Deck, nella prima stagione di “Wu-Tang: An American Saga”. Pubblicato a fine luglio, cioè dopo oltre cinque anni di relativo silenzio, “2000” è – fin dal titolo – un po’ il prosieguo di quella prima prova solista realizzata durante le high school; più che di chiusura del cerchio, però, riteniamo si tratti di un ulteriore e più ampio chiarimento in merito al background del Nostro e alle potenziali sfumature di un approccio che – qui in particolare – non ha pregiudizi verso i modi più garbati della scena mainstream.

Tra “1999” e “2000” c’è dunque una sorta di complementarità; di conseguenza non stupirà che ad aprire l’ultimo sia Sean (Diddy) Combs, introducendo la foga lirica con la quale “The Baddest” spazzerà via ogni eventuale scetticismo sul valore dell’mc classe ‘95: <<I can take five years off ‘cause my shit is timeless/my core got my back so I’m standing on my promise/…/I’m popped out 2012, y’all wasn’t outside then/ten years later, tell me why y’all still hiding?/Niggas know who greater, fuck your favorite, I’m the greatest/they never could degrade us and I did it with no major>>. Il tutto su un morbido accordo di pianoforte e omaggiando “I Like It” dei DeBarge nel refrain. Registro che varia gradualmente, senza strappi: sul medesimo tono “Make Me Feel” (<<I’m the reason why niggas talkin’ about retirement/I’m the reason why niggas often have been silent>>), con Statik Selektah che strizza l’occhio alla New York di fine novanta, passando per l’introspezione dell’estratto video “Where I Belong” (<<I know that nothin’ really last forever/like the past, the future don’t exist, I know it’s now or never/focused on the present, know my presence is a gift/just so happen to be good at rappin’, that would be my niche>>), fino a un autentico macigno quale “Brand New 911”, griseldiana per indole (Chuck Strangers estrae dal cappello una mina!) e convocazione (Westside Gunn).

L’andatura è questa, coprendo una gamma stilistica abbastanza ricca il cui baricentro va rintracciato appunto nella qualità del Rap di Joey Bada$$. Così in “Cruise Control” che, pur avendo dei suoni e un ritornello che mai assoceremmo all’underground più ortodosso, offre all’ascoltatore due strofe intense, la seconda delle quali dedicata per intero alla Pro Era, realtà di cui è co-fondatore; idem per l’autocelebrazione di “Zipcodes” (<<look, off top, fuck the speculation/if Rap was a stock, I have a hundred million in evaluation/a hundred thousand hours and you niggas only mastered masturbation>>è l’altra clip), resa una virgola più scintillante da Kirk Knight; o ancora “Show Me”, puro brano d’amore come magari non ci aspetteremmo, se non altro perché a conti fatti è una sorta di cover di “Show Me How” del trio Indie/Pop Men I Trust, campionato per linea melodica e vocale. Le differenze tra questi e gli episodi principali dei primi titoli della discografia di Joey sono macroscopiche, è chiaro; a dispetto di ciò, riteniamo che l’insieme abbia una solidità che “All AmeriKKKan Bada$$” sfiorava a stento, indeciso sulla strada da prendere e quindi fermo nel mezzo del guado.

Anche perché, rispetto a questo, “2000” ha un campo visivo meno vasto, circoscritto all’esperienza personale. Non a caso, il picco emotivo raggiunto nel trittico finale sgorga da fatti – dolorosi – che mettono in evidenza il lato più umano di Jo-Vaughn Virginie Scott: “Head High” è una riflessione sul trascorrere del tempo (<<‘cause you never know when could be your last/time breathin’, now you bleedin’ from the gun blast/then you thinking about the past, see your whole life in a flash/best friends lowerin’ your casket, now your son a bastard>>) che fa esplicito riferimento al rapporto d’amicizia con XXXTentacion; “Survivors Guilt”, singolo rilasciato il giorno in cui Capital STEEZ avrebbe compiuto 29 anni, è un affettuoso ricordo del compagno di crew (<<I couldn’t do this shit without him, and that’s just fact/you see, if you ain’t know Steelo then you really don’t know me though/and that’s how I separate all the real from fake people>>) e di Junior B, cugino di Joey, sopra le note di un bellissimo pezzo R’n’B di inizio millennio, “One Woman Man” di Dave Hollister; infine, “Written In The Stars” riannoda tutti i fili e accenna un bilancio sul percorso fatto e su quanto rimanga ancora da fare, anche in veste di genitore.

Tolti un paio di giri a vuoto (“Wanna Be Loved” e, soprattutto, “Welcome Back”), “2000” ha il pregio di consegnarci un Joey Bada$$ adulto, consapevole e a suo agio nell’esserlo. A onor del vero, dati gli esordi suoi e del suo collettivo, non avremmo saputo prevedere un salto evolutivo di questo tipo; che comunque non manca di coerenza né di congruità. Saperlo prima di addentrarsi nell’ascolto forse ne scioglierà in anticipo qualche riserva.

Tracklist

Joey Bada$$ – 2000 (Pro Era/Cinematic Music Group/Columbia Records 2022)

  1. The Baddest [Feat. Diddy]
  2. Make Me Feel
  3. Where I Belong
  4. Brand New 911 [Feat. Westside Gunn]
  5. Cruise Control
  6. Eulogy
  7. Zipcodes
  8. One Of Us [Feat. Larry June]
  9. Welcome Back [Feat. Chris Brown and Capella Grey]
  10. Show Me
  11. Wanna Be Loved [Feat. JID]
  12. Head High
  13. Survivors Guilt
  14. Written In The Stars

Beatz

  • Chris McClenney and Erick The Architect: 1
  • Statik Selektah and Dreamlife Beats: 2
  • Statik Selektah, DopeBoyzMuzic, Fred Warmsley and 0445c: 3
  • Chuck Strangers, DopeBoyzMuzic, Fred Warmsley and 0445c: 4
  • Mike WiLL Made-I, Marz and Cardiak: 5
  • Statik Selektah, Dreamlife Beats, DopeBoyzMuzic, Fred Warmsley and 0445c: 6
  • Kirk Knight, Mark Borino, 0445c and Fred Warmsley: 7
  • Statik Selektah, Dreamlife Beats, Surya Botofasina and Joel Desroches: 8
  • BBEARDED: 9
  • Statik Selektah and Heavy Mellow: 10
  • Chuck Strangers, Powers Pleasant and Emani: 11
  • Statik Selektah, Dreamlife Beats and Dj Pain 1: 12
  • Rahki, Fred Warmsley and 0445c: 13
  • Sean C & LV, Sal Dali, Marvino Beats, Fred Warmsley and 0445c: 14