Defari – Street Music
Defari, assieme a Dilated Peoples e Cali Agents, è uno dei maggiori esponenti della rinascita del movimento underground losangelino, ovvero di quella parte che ha scelto di adottare suoni molto più east abbandonando quindi le tradizioni dell’assolata California, allacciate saldamente ai sintetizzatori di un certo Dr. Dre. Defari è un mc molto prolifico e produttivo, dotato di un talento che lo ha portato a presenziare in tantissimi dei progetti di questa nicchia della West Coast e che gli ha consentito di avere esposizione al pubblico grazie alla presenza nella famigerata Likwit Crew.
Dall’assemblamento delle sue esperienze in vari singoli è nato “Focused Daily”, una sorta di classico underground al quale è seguito il più che buono “Odds & Evens”, nessuno dei due però va avvicinato a questo “Street Music”, che sembra essere più svogliato, appagato e cade nel peccato di essere tanto ripetitivo. Dotato di un timbro accattivante e di un’intelligenza lirica fuori dal comune, Defari ci aveva abituato a degli standard tutto sommato alti, almeno per quanto riguarda i suoi lavori solisti, proprio per questo il suo ultimo prodotto risulta inevitabilmente inferiore ai predecessori: l’aspetto che delude maggiormente è quello produttivo, nel senso che non si riesce a capire come Defari possa essersi accontentato di rimare (bene, come al solito) su una collezione di basi trattate con superficialità persino da gente del calibro di Evidence, stavolta bravo solo a metà.
Sono suoi infatti due dei migliori episodi del disco, “Hardworker” e “Peace And Gangsta”, ma altrettanto non si può dire dalla sensazione di approssimazione che deriva dall’ascolto di “Barwork” o “People Trip”, del quale si riesce a ricordare solo lo scioglilingua lirico dello stesso Defari. Altro materiale positivo è contenuto in “Clowns”, una delle due basi regalate da Superstar Quam-Allah, critica nei confronti dei fake rappers e graziata dalla presenza dell’intero trio Dilated, ed in “Don’t Be Mad At Me”, sinceramente una delle cose più riuscite nel complesso grazie all’inserto trionfale delle trombe regali di Mike City. Nel prosieguo del lavoro si trovano cori troppo insistenti e ripetitivi (“Make My Own” e “Burn Big” rasentano persino il fastidio), idee povere di contenuto e senza mordente (“Either Dead Or In Jail” è l’esempio di un’interessante idea di partenza penalizzata da una base stantia), che non riescono, una volta inquadrata la situazione, a far tornare la voglia di intraprendere ancora questo viaggio che nemmeno nomi come B-Real e J-Ro riescono a rendere più abbordabile.
Quello che ne risulta è un album del tutto nella media, prevedibile e presto noioso, che non dovrebbe essere quindi consono al talento di un artista che dalla media è sempre stato fuori.
Tracklist
Defari – Street Music (ABB 2006)
- Hardworker
- Either Dead Or In Jail [Feat. Boo Kapone and Tuffy]
- Congratulations
- Peace And Gangsta
- Make My Own [Feat. Evidence]
- West West [Feat. Noelle]
- We Been Doin’ This [Feat. J-Ro and Threat]
- Burn Big
- Barwork
- Deepest Regards [Feat. B-Real and J-Ro]
- People Trip
- Clowns [Feat. Dilated Peoples]
- The Bizness
- Don’t Be Mad At Me
- Vultures
Beatz
- Evidence: 1, 3, 4, 9, 11
- Mike City: 2, 6, 10, 14
- Alchemist: 5
- E-Swift: 7
- Dj Babu: 8, 15
- Superstar Quam-Allah: 12, 13
Scratch
All scratches by Dj Babu
Mistadave
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