Conway The Machine and Conductor Williams – Conductor Machine/Conway The Machine and Wun Two – Palermo

Voto: 3,5/4 –

Perché commentare in sincrono gli EP di Conway The Machine con Conductor Williams e Wun Two? E’ la domanda che potreste pormi, cui dunque rispondo preventivamente: non perché siano speculari o gemelli; non perché nascano secondo modalità affini; non perché si somiglino nel sound. No, la motivazione – come accennavo nel best of di fine anno – sta in una constatazione del tutto personale, risultante del biennio appena trascorso: non sono entrato in sintonia con nessuno degli ultimi album grossi di Demond – “La Maquina”, “God Don’t Make Mistakes” e “Won’t He Do It” (men che meno con “Drumwork The Album”, a firma del collettivo); viceversa, ne ho apprezzato le collaborazioni col solito Big Ghost Ltd e 38 Spesh, così come le due qui in esame. Ritengo infatti che, esaurito il clamore portato dal clan di Buffalo, quell’effetto novità tradottosi in una vera e propria wave, la ridondanza del meccanismo – come spesso accade – abbia preso il sopravvento sulla spontaneità, con eccezione (non per forza rara) di quei progetti spinti da una composizione in grado di fare la differenza.

E’ appunto il caso di “Conductor Machine” e “Palermo”, pubblicati a distanza di tre settimane l’uno dall’altro. Un quarto d’ora il primo, meno di ventitré minuti il secondo. Toni più griseldiani per il Conduttore, coerentemente a un percorso che deve molto all’incontro con la combriccola di Westside Gunn, strumentali dal taglio lo-fi per il produttore tedesco, che conosciamo soprattutto in funzione di Pufuleti ma esibisce un curriculum piuttosto ricco. In ambo i casi, un Conway in forma e ben assistito; con un quid di originalità in più, giacché si tratta di un’interazione inedita, da assegnare a “Palermo”, meno prevedibile anche per la gestione di una tracklist corredata da intermezzi e stralci di dialoghi. Capitolo featuring, infine: pescano anzitutto in casa Drumwork, con i buoni contributi di 7xvethegenius e Jae Skeese, mentre Goosebytheway si occupa per lo più dei ritornelli; ammetto invece la mia completa ignoranza a proposito di Shots Almigh e KNDRX, che comunque fanno il loro e tanto basta.

In generale, non si segnalano sbavature e la sostanza, il peso specifico del protagonista, è l’ingrediente che accomuna entrambi i titoli. Dai quali ad esempio piovono piccole bombe come “Flame”, su un bel sample Soul di Margie Joseph e agguerrita come da programma (<<on mics, I turn into Iron Mike, get your ear chewed/I knock one of them old Rap niggas’ veneers loose/I took the league and I did it in year two/like Mahomes’ draft day, I rocked the fitted from bear goose>>), o la spigolosissima “Brick By Brick”, a riconferma di una fame che non si sazia con facilità (<<them Rap niggas y’all dickriding ain’t good as us/ain’t hood enough, I’m still eating nigga, I ain’t full enough>>). Non c’è – né riteniamo occorra – un canovaccio di fondo, sebbene “Palermo” presenti diversi riferimenti al capoluogo siculo e all’inevitabile glossario mafioso; l’obiettivo è l’intrattenimento e l’abbinamento tra liriche robuste e beat di ottima fattura è sufficiente per portare a casa ambedue i set giocati.

Si spazia quindi il minimo necessario. Dal romanticismo alla maniera del Nostro (“Noir”: <<I won’t lie, you a whole vibe/I know you fuck with other niggas on the side, but shit, I don’t mind/…/I ain’t mad at you, go head, just hit me up after/then I’m back fucking you good and you sucking me like a master>>) alle bastonate di “Love The Lord”, passando per la minacciosità di “Carduni” (<<don’t give a fuck about no nigga, we’ll go murder ya’ pops/put his head in the trunk like my convertible top>>) e l’immancabile autocelebrazione di “Montagna”. Fermo restando che, come accennavamo sopra, lo zampino di Conductor Williams e Wun Two sia determinante: per “Conductor Machine”, grazie a una cartella che finalmente si impone più per la selezione dei campioni che per l’effettistica di contorno – …we have a problem a parte; per “Palermo”, lasciando emergere un estro di grande valore (e “Bianca”, con le note di “I Cry In The Morning” di Dennis Olivieri che sembrano uscire da un nastro smagnetizzato, è una chicca gustosissima).

Sul finire dell’anno sono riuscito ad ascoltare un ristretto numero di dischi; tra questi, i due EP con Conway al microfono – complici le durate contenute – si sono subito fatti notare, episodi positivi all’interno di una sequenza che, a opinione di chi scrive, non ha la spinta di un tempo, pur comprendendo la scelta di rinnovare i temi affrontati nel segno dell’introspezione. Io continuo a preferirlo spavaldo e poco diplomatico, ecco.

Tracklist

Conway The Machine and Conductor Williams – Conductor Machine (Drumwork Music Group 2023)

  1. Blessings Of The King
  2. Believe Me
  3. Noir [Feat. Goosebytheway]
  4. Higher [Feat. Shots Almigh]
  5. Flame [Feat. 7xvethegenius]
  6. Church Fan [Feat. Jae Skeese]
  7. Love The Lord

Beatz

All tracks produced by Conductor Williams

Conway The Machine and Wun Two – Palermo (Vinyl Digital 2023)

  1. Interlude
  2. Carduni
  3. Mind Tricks [Feat. KNDRX]
  4. Brick By Brick
  5. Cold Dish [Feat. Goosebytheway]
  6. Cosca
  7. Zisa
  8. Montagna [Feat. Goosebytheway]
  9. Bianca
  10. Gaspare [Feat. Goosebytheway]

Beatz

All tracks produced by Wun Two