Brain – BrainStorm

Attitudine anticonformista, lessico ricercato e un extrabeat da paura sono i tratti caratteristici dei Fuoco Negli Occhi, ovvero la realtà di spicco dell’underground bolognese: “BrainStorm” è il disco d’esordio solista per Brain, che ci ha già impressionato ampiamente sui due lavori ufficiali della multietnica crew. Mettiamo allora le cose in chiaro. Con la metrica, Brain sa fare di tutto: quando sfodera l’extrabeat, diventa irresistibile; le rime sono inanellate con precisione meticolosa e incastri velocissimi, senza scadere nella banalità lessicale; sui quattro quarti si muove con eleganza impeccabile. Tecnicamente, questo è un lavoro ampiamente superiore alla media dell’Hip-Hop italiano. Nonostante la raffinatezza tecnica di Brain, il suo gusto non si ferma qui: escludendo ignoranti atteggiamenti gangster, quello che il rapper ci racconta si colloca a metà strada tra la descrizione quotidiana della realtà di un mc emergente di ventisei anni che rivendica il proprio modo di fare arte e un gusto per l’onirico e il cupo, il tutto orientato verso un’impronta psicanalitica, sostenuta dalle intro parlate di Micha (moglie di Brain e membro attivo dei FNO) che fanno da cornice al mood dell’LP.

Si respira un’aria nuova, ma con radici che affondano nell’immortale sottobosco della scuola bolognese, una voglia di superare la scrittura elementare che tanto sta spopolando tra i sedicenti rapper italiani, ricercando la perizia tecnica, il gioco metrico, la rima ardita. Anche l’aspetto musicale non delude: a parte un paio di episodi (il nostalgico Funk di Lugi in “HipHopCondria”), le strumentali sostengono il feeling scuro del disco. Stesso discorso vale per i featuring, non eccessivi come quantità: Ensi supporta adeguatamente il gusto cupo delle liriche di Brain, Chiodo è, come sempre, qualcosa di metricamente superlativo, Prosa risulta completamente incomprensibile per i profani del francese ma rappa con una gran fotta, Kiave diverte e impressiona come solo lui sa fare.

Il problema sembra sussistere a livello di contenuto: il disco scorre veloce e piacevole, a tratti in modo davvero coinvolgente, ma le tracce che tentano di trasmettere quello che potremmo chiamare un messaggio forte sono ridotte al minimo. “Come”, i comandamenti di “Zero” e il claustrofobico (e spiazzante) storytelling di “Proprio tu” appartengono certamente a questa categoria, ma troppe tracce si perdono dietro alle evoluzioni tecniche e finiscono per essere completamente autoreferenziali. Il che non è per forza di cose un difetto: chi, come me, non smetterebbe mai di farsi sommergere da versi ben costruiti, punchline geniali, metrica perfetta e anticonformismo sincero, troverà pane per i suoi denti (“DimmiMoDiNo” è qualcosa di strepitoso, da questo punto di vista). Se però cercate testi che dicano qualcosa in modo chiaro ed esplicito, questo non è esattamente il vostro disco ideale, anche se trasmette tanto, con la suggestiva musicalità delle parole e delle immagini. Con un adeguato lavoro a livello tematico (quello tecnico è già perfetto, non dimentichiamolo), Brain, ne sono sicuro, ci riserverà grandi soddisfazioni.

Tracklist

Brain – BrainStorm (Semai 2009)

  1. Motivazioni
  2. BrainStorm
  3. Sono [Feat. Prosa, Micha Soul e Ensi]
  4. Proprio tu
  5. DimmiMoDiNo
  6. Terra di nessuno [Feat. Micha Soul e Chiodo]
  7. Come
  8. HipHopCondria [Feat. Kiave]
  9. Angeli neri
  10. Zero
  11. Proprio tu rmx (bonus track)
  12. Giusto nel tempo di un joint (bonus track)

Beatz

  • Manto: 1
  • Specta: 2
  • TaCash: 3, 4
  • Maremarco: 5, 7
  • Freshbeat: 6
  • Dj Lugi: 8
  • Bargeman 47: 9
  • Dj Cue L300: 10
  • Shezan Il Ragio: 11
  • Madj: 12

Scratch

  • Dj Rod: 1
  • Dj Droga: 11
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Riccardo Orlandi

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