Apollo Brown – The Reset

Voto: 4,5

apollobrownreset500Ci sono album che, sin dal primo ascolto, grazie al sublime apporto delle rime e la solida qualità del beatmaking appaiono superiori alla media e presentano una caratura elevata, al punto tale che ogni recensione rischia di risultare superflua: bisogna essere insensibili per non apprezzarli e stop. “The Reset” è uno di questi e, nonostante sia il primo album ufficiale di Apollo Brown (a parte un beat tape del 2007), mostra in pieno le capacità e l’abilità alle macchine di quest’ultimo: solo produttori di livello superiore, vedi alle voci Premier, Pete Rock, J Dilla o Madlib, sono stati in grado di riunire una lunga serie di rapper e delineare al tempo stesso un insieme di beat tanto ben fatti e soprattutto amalgamati in maniera sorprendente, senza perdere d’incisività e crollare in una serie infinita di allti e bassi.

E’ forse proprio traendo insegnamento da quei mostri sacri (Preemo in primis…) che Apollo Brown ha captato le direttive necessarie per plasmare “The Reset”, unendo ciò che di meglio sia possibile cogliere dai producer sopraccitati ma aggiungendo anche una sana dose di ingredienti personali e riconoscibili, oggi più che mai necessari. Pezzi come “Hungry”, “Beauty Of A Day” e “Balance” trasudano Soul da tutti i pori e rimandano per direttissima alle atmosfere avvolgenti di Pete Rock, mentre i sample sapientemente tagliati e le batterie imperiose di “Lower The Boom” e “Real Detroit” suggeriscono un netto collegamento con Dj Premier e le sue straordinarie creazioni. Gli spunti non si esauriscono di certo qui e scorrendo la tracklist è sempre possibile cogliere sfumature provenienti dalle più svariate direzioni; è altrettanto chiaro, tuttavia, che Apollo non sia solo in grado di attingere da figure già lanciate nella storia, ma rielabori ogni idea individuando un timbro del tutto personale, che ha le sue basi nella linearità e nella pulizia di una composizione musicale sempre essenziale, asciutta, priva di ogni eccesso barocco che alla lunga risulti fastidioso.

I campioni provengono in genere dalla musica Soul, Jazz e Blues, mentre le batterie, sempre ben programmate, si fondano su casse molto nitide e rullanti assai decisi; dal punto di vista musicale risultano molto importanti anche i giri di basso che avvolgono tutti i brani, creando un’atmosfera ovattata e calda (“Seasons”). Non mancano, tuttavia, brani più tranquilli, dai lievi giri di chitarra pizzicata (“Brag Language”) o composti su abbinamenti più orchestrali (“Streets Won’t Let Me Chill”). Infine, va detto che un aiuto decisivo è fornito da tutti coloro che si alternano al microfono sulle varie tracce: ciascun mc proviene dall’underground di classe e si destreggia in maniera impeccabile, con una particolare menzione per Declaime (se solo si prendesse un po’ più sul serio…), il solito John Robinson e il sempre più sorprendente Finale.

E’ inutile trovare altre motivazioni per invogliarvi all’acquisto di “The Reset”, le lodi tessute fino a qui dovrebbero bastare.

Tracklist

Apollo Brown – The Reset (Mello Music Group 2010)

  1. Our Time
  2. Hungry [Feat. Rapper Big Pooh and Black Milk]
  3. Lower The Boom [Feat. Oddisee, Kenn Starr and Sareem Poems]
  4. Beauty Of A Day [Feat. The Regiment]
  5. Real Detroit [Feat. The Left]
  6. Seasons [Feat. Stik Figa]
  7. Brag Language [Feat. Buff1 and Magestik Legend]
  8. Streets Won’t Let Me Chill [Feat. Diamond District]
  9. Balance [Feat. John Robinson and Kenn Starr]
  10. Turn & Run [Feat. MED and Rapper Big Pooh]
  11. Odds Ain’t Fair [Feat. Hassaan Mackey]
  12. Brainwash [Feat. yU, Grap Luva and Finale]
  13. Just Think [Feat. Magestik Legend]
  14. Propa [Feat. Oddisee and Tranquill]
  15. Ghetto Soul Music [Feat. Declaime, Prince Po and Finale]

Beatz

All tracks produced by Apollo Brown

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