Aesop Rock – Integrated Tech Solutions
Non occorre esplorare con minuzia le statistiche di RapManiacZ per scoprire che l’artista Ian Matthias Bavitz, classe ‘76, originario di Long Island e noto come Aesop Rock, abbia un posto di rilievo nei nostri archivi, nelle nostre collezioni e, fatto perfino più importante, nei nostri cuori. Perché fin dal primo ascolto – venti e passa anni fa! – ci siamo innamorati di “Float” e “Labor Days”; perché ne abbiamo seguito evoluzioni e assestamenti, ospite di Mush, Definitive Jux e infine Rhymesayers; perché attraverso lui abbiamo conosciuto Blockhead e Omega One; perché anche negli spazi condivisi (con Rob Sonic, Homeboy Sandman e Tobacco, che non riteniamo certo dei figuranti) la sua unicità si è rivelata indiscutibile. Poi potremmo aggiungere una questione più sottile, magari attinente al nostro essere dei maniaci: ci piace sottolineare la differenza tra un buon rapper e – il corsivo è da nostre precedenti recensioni – un talento stellare, un acrobata delle metriche che vanta un flow spericolato e non spreca una rima; parole di ieri che valgono ancora oggi, alla luce di una prolificità che non ha mai tolto qualità alla performance.
“Integrated Tech Solutions” è il suo ottavo disco solista, ennesimo (abbiamo tenuto fuori dal conto demo, EP e via a seguire) all’interno di un percorso che di recente ha sempre alternato operazioni proprie a collaborazioni: nel 2016 “The Impossible Kid”, nel 2019 “Malibu Ken”, nel 2020 “Spirit World Field Guide” e nel 2021 “Garbology”. Al netto di una straordinaria costanza realizzativa, la sequenza è accomunata dalla presenza di un tema, un concept, dal quale è sbocciato ciascun titolo; nel caso in esame, il focus è sulla tecnologia come strumento di controllo e manipolazione da parte di quella cattivona dell’Industria, con corredo di riflessioni su progresso, consumismo e (dis)umanizzazione. Un paio di mesi fa, “Mindful Solutionism” anticipava già a suon di bastonate, scratch e incastri di notevole precisione le tesi dell’album, ricostruendo in ordine cronologico lo sviluppo della società in rapporto alla crescita della sua conoscenza e all’uso che spesso ne facciamo: <<landmines, Agent Orange, leaded gas, cigarettes/cameras in your favorite corners, plastic in the wilderness/we can not be trusted with the stuff that we come up with/the machinery could eat us, we just really love our buttons>>.
Come di consueto, considerata anche la durata impegnativa di “ITS” (oltre sessantaquattro minuti per sedici brani più intro e interludio parlato), ci riferiamo in sostanza a una cornice, un contenitore cui non mancano variazioni e divagazioni non di rado riguardanti la sfera personale di Ian. Lungo la sua spina dorsale, tuttavia, persiste un deciso senso d’inquietudine che i tragitti notturni di “Living Curfew”, col sempre gradito billy woods, i disgustosi pasti al fast food di “Time Moves Differently Here” (<<double-triple Texas angus steakinator waffle sticks/crispy ranch and activated maple eggroll taco twists/panko-crusted flaming gator honey mango lava ribs/make that shit a combo and do not forget the condiments>>) e il dettagliatissimo storytelling della surreale “Aggressive Steven” fotografano con particolare efficacia. Quest’ultima, inoltre, ci consente di annotare – sembra impossibile – un ulteriore arricchimento della dimensione lirica: abbiamo detto molte volte del largest vocabulary, di una scrittura visionaria, di una spiccata abilità nella gestione di allitterazioni e rime interne al verso, in parallelo la delivery si è fatta più espressiva, enfatica, una vera e propria interpretazione che, in un’operazione così densa di narrativa, spicca addirittura in anticipo rispetto all’immensa dotazione tecnica (e sì che ci ha abituato troppo bene…).
Un discorso simile potremmo farlo per il beatmaking, che da “Skelethon” in avanti non ha avuto passaggi di consegne alle macchine. Per chi avesse dubbi in merito, Aesop Rock si autoproduce da “Appleseed”, peraltro con ottimi risultati; nell’ultimo decennio – o prima, forse da “Felt 3: A Tribute To Rosie Perez” – il suo stile è però esploso. Gli elementi presenti fin da principio nella sua grammatica musicale, l’anima Funk, le ritmiche Electro, le derive Rock, hanno via via trovato un equilibrio crescente, meglio definito, e “Integrated Tech Solutions” ne è la dimostrazione. Synth e strumenti si combinano a cassa e rullante demolendo la monotonia dei beat drumless, anche grazie al gran numero di atmosfere proposte: dal puro astrattismo di “Kyanite Toothpick” agli echi old school di “Solid Gold”, passando per l’evocativo Jazz di “By The River” – un’insolita ode ai corsi d’acqua dolce (<<it looks so cool when you catch it from a distance/a little less cool when you stuck inside your Civic/I wonder what could possibly be lurking on the bottom/I look into the water and imagine all the options>>).
Non è meno bizzarra “Pigeonometry”, che ricorre a una metafora – il difficile tentativo di dipingere uno stormo di piccioni – per raccontare l’individualismo del genere umano (sulla medesima linea “Bermuda”, che cita fiori e piante). Basta ciò per chiarire che di easy, qui, non ci sia nulla, a maggior ragione quando a emergere è la storia del protagonista stesso: il tono può essere scanzonato, leggero, come nell’evocazione di un incontro curiosamente significativo (quello con Mr. T nella New York degli anni ‘80 in “100 Feet Tall”), nostalgico (“Vititus” è il ricordo della nonna lituana) o dolente (la conclusiva “Black Snow”). Una gamma emotiva e umorale che, unita al resto, eleva lo spessore del progetto confermando il Nostro tra le voci più originali dell’Hip-Hop underground dell’ultimo quarto di secolo, una figura longeva, sfuggente e immune a qualsiasi compromesso.
Aesop Rock gioca in un campionato solo suo, si è posizionato in una discomfort zone nella quale potersi mettere di continuo alla prova e “Integrated Tech Solutions” è una delle tante sfide vinte. Continuerà a essere cervellotico, indigesto all’utenza meno esperta e dannatamente impegnativo; oltre che più forte del vostro rapper preferito.
Tracklist
Aesop Rock – Integrated Tech Solutions (Rhymesayers Entertainment 2023)
- The ITS Way
- Mindful Solutionism
- Infinity Fill Goose Down
- Living Curfew [Feat. billy woods]
- Pigeonometry
- Kyanite Toothpick [Feat. Hanni El Khatib]
- 100 Feet Tall
- Salt And Pepper Squid
- Time Moves Differently Here
- Aggressive Steven
- Bermuda [Feat. Lealani]
- By The River
- All City Nerve Map
- Forward Compatibility Engine [Feat. Rob Sonic]
- On Failure
- Solid Gold
- Vititus
- Black Snow [Feat. Nikki Jean]
Beatz
All tracks produced by Aesop Rock except track #6 by Aesop Rock and Hanni El Khatib
Scratch
All scratches by Forest Pond
Bra
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