The Gaslamp Killer – Breakthrough

Voto: 4 +

glkcover1Finalmente, dopo una copiosa produzione di EP, singoli e mix, senza dimenticare le fruttuose collaborazioni con Flying Lotus e Gonjasufi (“A Sufi And A Killer” è già un piccolo cult), entrambi complici di quanto andremo a commentare, The Gaslamp Killer arriva all’esordio solista su lunga distanza con “Breakthrough”. Gli danno una mano la Brainfeeder, label creata appunto da Steven Ellison e prossima alla Ninja Tune, più un numeroso ensemble di musicisti e beatmaker (termini, qui, abbastanza affini), puntellando la tracklist con suggestioni di volta in volta differenti, che attraversano trasversalmente la vivace gamma compositiva del protagonista.

E’ proprio nella sua natura cangiante, nell’apparente inconciliabilità che oppone asprezze e melodie, che “Breakthrough” svela un sofisticato baricentro, un po’ come quando la voce di Gonjasufi graffiava la morbida superficie di “Sheep” e “I’ve Given” in un gioco di contrasti determinante per gli sviluppi del suddetto disco. Delle diciassette tracce, in effetti, non è così semplice trovarne due che, per mood e struttura, si somiglino fino a confondersi l’un l’altra; si tenti con “Flange Face”, densa e rumorosa (partecipa Miguel Atwood-Ferguson del collettivo Build An Ark), e “Meat Guilt”, scura e minimale collisione tra breakbeat e synth, stesso discorso per “Peasants, Cripples & Retards”, ammaccata sequela di frequenze bassissime (quello di Samiyam è un altro contributo essenziale), e “Impulse”, brutale cassa e rullante che Daedelus (inconfondibile!) scolpisce con manciate di bit.

Non si faccia confusione, tuttavia: “Breakthrough” non è un progetto reso dispersivo dalle tante individualità che contiene, né la coesistenza tra generi divergenti (per quanto spesso provenienti dalla medesima radice), ad esempio IDM, Wonky e Noise, alla lunga appare inutilmente complicata o, peggio, del tutto sconclusionata. Al contrario, l’impronta del Killer è marcata e affiora a prescindere dai featuring, nelle vibrazioni dei suoi duetti con Gonjasufi (anzitutto “Veins”, su un ossessivo loop di archi che fa a meno del beat), negli episodi più esotici (oramai un suo marchio di garanzia, come in “Nissim”: splendida) e nelle combinazioni più spinte (dalle violente acidità di “Keep It Simple Stupid” alla psichedelia futuristica di “Seven Years Of Bad Luck For Fun“).

Tra lontani ricordi che vanno al Rock degli anni sessanta, squarci rigidamente Hip-Hop, tonnellate di Elettronica e colonne sonore sci-fi (durante i live viene proiettato “Akira” di Katsuhiro Ōtomo in maniera quasi subliminale), c’è molto di cui divertirsi.

Tracklist

The Gaslamp Killer – Breakthrough (Brainfeeder 2012)

  1. Breakthrough
  2. Veins [Feat. Gonjasufi]
  3. Holy Mt. Washington [Feat. Computer Jay]
  4. Father
  5. Critic [Feat. Mophono]
  6. Dead Vets [Feat. Adrian Younge and MRR]
  7. Flange Face [Feat. Miguel Atwood-Ferguson]
  8. Fuck
  9. Apparitions [Feat. Gonjasufi]
  10. Impulse [Feat. Daedelus]
  11. Peasants, Cripples & Retards [Feat. Samiyam]
  12. Meat Guilt [Feat. RSI]
  13. Mother
  14. Nissim [Feat. Amir Yaghmai]
  15. Keep It Simple Stupid [Feat. Shigeto]
  16. Seven Years Of Bad Luck For Fun [Feat. Dimlite]
  17. In The Dark…

Beatz

All tracks produced by The Gaslamp Killer except tracks #12 with the co-production by RSI and #15 with the co-production by Shigeto