Tavor Posse – Tavor Posse

Le proposte Hip-Hop che vantano un linguaggio criptico e dei costrutti complessi sono più di quelle che si potrebbe credere; e la cosa non è affatto male, anzi. Tuttavia, a margine di questa oscurità corrisponde molto spesso anche una certa attitudine al mood umbratile e alla poca capacità di fare della scioltissima ironia utilizzando la stessa ricchezza di linguaggio. Spesso, ma non sempre. Ogni bella regola ha un’ancora più bella eccezione e il signor Voltu273 si posiziona in questa sua privilegiata categoria. Accompagnato da Marco LVNAR Ferrario (di cui si è detto su queste pagine recensendo “Plazma music”), con cui forma il duo Tavor Posse, il rapper di Saronno dimostra di non prendersi eccessivamente sul serio, pur dedicandosi in toto alle cosiddette rime da battaglia.

Liriche in larga parte al sapor di freestyle dal punto di vista puramente testuale, unite a un background culturale notevole (difficile notare in altri dischi altrettante frequenti convivenze dei grandi della letteratura vicino a icone eighties della cultura più prettamente Pop), costituiscono il corpus (a)semantico di questo lavoro, riproponendo la formula invariata per quattro brani, tutti ugualmente godibili. Che Voltus sappia fare il Rap è cosa su cui spero nessuno abbia voglia di discutere, la sua capacità di andare a tempo, di avere un flow serrato senza affidarsi a uno scontato extrabeat (tecnica che personalmente non amo più di tanto, nonostante la sua diffusione in molti dischi italiani) e di comporre costrutti abbastanza lunghi e complessi senza tuttavia rinunciare alla comprensibilità del tutto (molto spesso i rapper particolarmente tecnici non prestano la dovuta attenzione all’aspetto puramente fonetico, combinando insieme parole di cui purtroppo sfugge la dizione; qui non succede) è evidente.

Dal canto suo, LVNAR, da me leggermente cazziato nel lavoro precedente, si dimostra invece il produttore perfetto, risultando in ottima alchimia con la sua controparte vocale dando vita a quattro piccoli gioiellini all’insegna di una classicità che tuttavia non è mai monotona, tanto a livello di suoni quanto di struttura, e sopratutto sembra aver fatto particolarmente attenzione all’aspetto produttivo vero e proprio, facendo dei suoi lavori dei tappeti eccellenti e non delle canzoni a sé stanti. Per tutti gli orfani delle Sacre Scuole, “Tavor Posse” è dunque l’album che fa per voi, essendo il Rap di Voltus un lontano pronipote di quell’attitudine (citazioni a go go, rime da battaglia, unione di sacro e profano, riferimenti nascosti a De André, ai filosofi tedeschi, a “Street Fighter” e a “Jurassic Park”, sono sempre in agguato), con un po’ meno di seriosità e spocchia, ma con lo stesso spirito combattivo. L’invito agli ascoltatori e ai rapper più giovani è di far molto caso a come, pur essendo debole dal punto di vista puramente contenutistico, un prodotto del genere possa essere in grado di restituire nell’immediato un intero background e un’attitudine alle cose che non si limita alla sola musica: in pratica, è ciò che differenzia un mc senza concezione artistica da uno che invece ne è fornito. Ci aspettiamo comunque dei brani un po’ più pregni di significato, meno strofe al sapore di freestyle e gli stessi pregi dimostrati fin qui, beat compresi, per fare in modo che Tavor Posse non sia solo un nome per pochissimi eletti.

Tracklist

Tavor Posse – Tavor Posse (No label 2012)

  1. Wunderkammer
  2. Volteide
  3. Scimmie nello spazio pt. 2
  4. Bianciardi
  5. Tavor Posse teaser

Beatz

Tutte le produzioni di LVNAR

The following two tabs change content below.