Musteeno – Ipnosi collettiva

Quest’album è uscito troppo tardi. Doveva uscire almeno cinque anni fa; se non dieci. Se ciò fosse successo, avremmo potuto liquidarlo in fretta con una sola parola: capolavoro. Non esistevano realtà come gli Uochi Toki (o non avevano il peso che potrebbero avere ora), Dargen non era diventato quella specie di Messia vestito alla moda che ha cambiato il modo di intendere il Rap tricolore, molti gruppi vagavano ancora alla ricerca di un’identità propria e se la gente strippava per un lavoro come “Block notes” dei Tasters (in alternativa Stokka e MadBuddy) gli si poteva spiegare che Andrea Gorni, in arte Mastino, da oggi Musteeno, era molto più bravo di chissà quanti mc’s italiani. Nel frattempo, siamo tutti cambiati e con noi è cambiato l’Hip-Hop stesso; Musteeno, in larga parte, no.

Ma conviene scansare fraintendimenti, questa rapida introduzione vuol essere solo una provocazione per chiarire che “Ipnosi collettiva” non è il nuovo che avanza, semmai è la tradizione (anzitutto quella della scuola bolognese) che persiste. Attraverso percorsi e linguaggi moderni, certo. Il tono è per grosse linee quello saggiato sul progetto di Luca (Night Skinny) Pace, qui eccellente produttore artistico (ruolo su cui torneremo in seguito), e pareggia i tratti principali del Rap di Musteeno, cioè la straordinaria visionarietà (ricordate l’ottima “So cosa vuoi” sul 10” “Resoconti e ricerche”?) e l’intrinseca predisposizione alla poetica urbana, rispetto al passato abbiamo però anche una coscienza politica più trasparente e, di conseguenza, una maggiore aderenza alla realtà. Brani come “Megalopolis”, dedicata a una Milano antropomorfizzata, le molotov liriche di “Inno nazionale personale”, una dichiarazione d’amore per il Rap (“Sacra scrittura”) e le magnifiche chiusure nell’intro e nell’outro ci consegnano un’immagine compiuta del bravo mc milanese, in precedenza apprezzato esclusivamente su progetti altrui.

Tecnicamente, Musteeno è più preciso di un laser, geometrico, capace nell’usare la voce e completamente a suo agio sui beat selezionati, in un certo senso la vera novità è data proprio dalla conferma di un talento che, per la prima volta, riesce a emergere in uno spazio tutto per sé, arricchendo di sfumature una figura che forse in tanti avevano già circoscritto a un certo modo di intendere l’underground. Non è così, perché Musteeno, che con un microfono tra le mani riesce sempre a stupire, ha orgoglio e lucidità tali da potersi permettere profonde discese nel simbolismo di “Symbiosis” (il featuring di Ghemon è squisito) e rapide risalite verso la concretezza di “La mia storia”. In più, come accennato, vanta al suo fianco la presenza di Night Skinny, attentissimo produttore artistico che, oltre ai suoi groove spaziali (“Elogio della follia” e “Sacra scrittura” sono due legnate pazzesche), può contare sui contributi di Deda e Kaos (vederli assieme è emozionante), Lugi, Shablo, Esa e via via tutti gli altri, un gruppetto di beatmaker non così omogeneo, eppure reso tale proprio grazie alla supervisione del Pace, sottolineando la portata di una professionalità troppo spesso assente (per ragioni ovvie) nell’Hip-Hop italiano.

Siamo di fronte a un vero peso massimo, come Jedi Master Danno dice nel teaser dell’album (bellissima idea peraltro), perciò andate a vederlo dal vivo, acquistate “Ipnosi collettiva”, non soffermatevi in anticipo su un concept che a conti fatti è abbastanza duttile e lasciatevi intrappolare da queste <<parole a scarabeo quando creo cruciverba>>.

Tracklist

Musteeno – Ipnosi collettiva (Relief Records 2011)

  1. Quindici minuti (intro)
  2. Cruciverba (you are welcome)
  3. La mela di Eva
  4. E.M.M.E.
  5. Elogio della follia
  6. Stone-lude
  7. Sacra scrittura
  8. Symbiosis [Feat. Ghemon]
  9. Inno nazionale personale
  10. Megalopolis [Feat. Julia Kee]
  11. Still love u-lude
  12. La mia storia
  13. +potente
  14. Come quando fuori piove (outro)

Beatz

  • BBeatz (Deda e Kaos): 1, 9
  • The Night Skinny: 2, 5, 7, 8
  • Saz: 3, 11
  • Dj Lugi: 4
  • Herrera: 6
  • Shablo: 10
  • M’batò: 12
  • Esa El Prez: 13
  • Godzilla: 14

Scratch

  • Dj Creeterio: 1
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