MRGA – Festivalbars

<<Ma che gare di freestyle? Faccio il giudice solo ai bikini contest>>. Giunti quasi alla soglia del venticinquesimo titolo ufficiale in poco meno di quattro anni tondi di attività, il progetto Make Rap Great Again è cresciuto, si è espanso, ha assunto i contorni di un vero e proprio brand – you can trust. E non ci riferiamo in via esclusiva al merchandising e alle attività collaterali del collettivo; il punto è che, di uscita in uscita, MRGA ha fissato delle coordinate con le quali l’Hip-Hop italiano, lo voglia o meno, è tenuto a confrontarsi, perché attualmente non c’è nessun’altra realtà in grado di venirsene fuori con un disco per l’estate (definizione, come vedremo, da prendere sempre con le pinze) realizzato in tempistiche record e votato per intero all’intrattenimento. Sfacciato, extralarge rispetto agli standard fissati da Gioielli (ventuno brani, tutti inediti, per sessantacinque minuti di durata), frutto di combinazioni che confermano il carattere aggregativo dell’operazione, “Festivalbars” è l’ennesimo piccolo azzardo dei greaters, che funziona appunto per la sua spontaneità (con conseguenti registrazioni da farsi andar bene così come sono e strofe scritte abbastanza di getto) e lo spirito volutamente disimpegnato della dimensione lirica.

Chiaro che ciò contribuisca a definire quell’attitudine estiva di cui sopra, in accordo tanto al richiamo festivaliero e agli annessi personaggi di riferimento, quanto alla scelta di un taglio musicale insolito, con sample e batterie che pescano senza tanti complimenti negli anni ottanta. Sul punto, tuttavia, occorre ancora una volta precisare che il concept sia poco più di un’ingegnosa suggestione, a maggior ragione se, prima che la stagione in sé, i campioni evocano il decennio del Synth Pop e dei ritornelli barocchi (si veda l’eccellente utilizzo con pitch di “Make Believe Lover” dei Bar-Kays in “Natasha Stefanenko”), lasciando spazio in diversi episodi al Jazz (“Giorgia Surina”), al Soul (“Piero Pelù”) e alle morbide venature lounge (“Anna Falchi”) che costituiscono il canone MRGA. Insomma, “Festivalbars” entra di prepotenza nel clima delle hit da ombrellone, rileggendone la formula secondo il gusto dissacrante e l’immancabile binomio identitario (barre e sampling, non si scappa) che la factory di Gionni Gioielli rivendica puntualmente e con orgoglio: né omaggio, né citazione, l’album è un puro esercizio di stile, con delle screziature del tutto singolari però.

Ecco perché, se per un benevolo riflesso pavloviano saremmo portati a scansare quella cover con il logo fatto di onde blu, la realtà dei fatti è che fin dal primo ascolto questa lunga scaletta si è rivelata un vero toccasana contro la miriade di tormentoni che rimbalzano tra spiagge e localini (tutto ciò mentre un rapper celebra una discoteca come il Number One di Brescia con un pezzo incommentabile…). D’altronde, quando Armani Doc (<<taglio cime come Cruz, El Jardinero/sono quello che entra all’ultimo a segnarti, scemo>>), EliaPhoks (<<quaranta gradi all’ombra, ti si incollano le suole/e suda ‘sta bambina, le si impasta il correttore/è tipo John Cena e Batista e le si sbava il rimmel/dopo vuole parlare come al Jimmy Kimmel>>) e Gionni Grano (la porta a casa già rifacendo Vasco con quel <<le tocco tutte quante>> del refrain) danno senso compiuto all’improbabile strumentale di “Claudio Cecchetto”, c’è poco da stare a pensarci: qui il livello è un altro. Idem per “Susanna Messaggio”, che è finita perfino su Say Waaad?, con il rapper palermitano che fa un po’ il Tormento della situazione (ma anche Gioielli se la canta di gusto in “Billy Idol” , non a caso sulle note di “Eyes Without A Face”), o “Carmen Russo” e il suo immaginario inconfondibile (<<sofisticato che m’ingabbiano dei NAS/a bordo piscina con un’asiatica, Kay Rush/stacco di gamba, ‘sta Nikita ha sguardo killer/Tom Selleck, stavo su una ‘Rari già da “Villains”>> – Blo/B).

Oltre all’introduttiva “Vittorio Salvetti”, l’unico solista è “Piero Pelù”, con Loop Loona che si posiziona di nuovo con garbo sulle frequenze MRGA (<<ho girato il mondo in business grazie alla mia testa/le tipe che tu frequenti grazie alla loro fessa/…/che la gente in giro chiede come minchia ha fatto?/Perché io sono io e voi non siete un cazzo>>); come detto, il resto prevede abbinamenti variabili, impegnando a più riprese titolari e affiliati (Grano, Cassel, Montenero, Gentle T). Dal mazzo, nell’impossibilità di segnalare tutto, peschiamo “Natalia Estrada”, la cui spocchia rientra tra i principali attributi del filone Make Rap Great Again (<<un beat diventa top level solo se lo uso/flow italiano, pacchero G. Di Martino>> – RollzRois), la posse “Greaterboys crew”, nella quale ciascuno fa a gara a spararla più grossa (da <<vecchia scuola, nuova scuola, tu segna l’orario/ma Gioielli insegna al master universitario>> di Gioielli e <<a Palermo sono iconico/senza essere mafioso e senza fare neomelodico>> di Elia, fino a <<catena con canotta, qui il più fresco del barrio/Air Force One con cintura di El Charro/rendo un pezzo d’arte garofano su maglietta/figlio dei ‘90, un po’ Big L un po’ Fargetta>> di Blo/B), e “Anna Falchi” (affidata peraltro alle dita di HVGME), racconto degno del mai troppo lodato “5 bambole per la Luna d’agosto”.

Dopodiché c’è una caldo della Madonna e tra mezz’ora dovrei vedermi con un paio di gin tonic, quindi non vi dico nient’altro. Anzi no, vi lascio al volo i link della compilation rossa e di quella blu, ricordandovi che ci hanno spaccato le palle per una vita con la loro musica di merda, ora tocca vendicarsi: <<cercano le hit estive, c’ho il Festivalbar>>.

Tracklist

MRGA – Festivalbars (Make Rap Great Again 2022)

  1. Vittorio Salvetti (Gionni Gioielli)
  2. Cindy Lauper (RollzRois, Nex Cassel e Armani Doc)
  3. Claudio Cecchetto (Armani Doc, Gionni Grano e EliaPhoks)
  4. Susanna Messaggio (EliaPhoks e Armani Doc)
  5. Solari Bilboa (Gionni Grano, Gionni Gioielli e RollzRois)
  6. Linda Lorenzi (Lil Pin, Gionni Gioielli e Blo/B)
  7. Natalia Estrada (RollzRois, Nex Cassel, Gionni Gioielli e Armani Doc)
  8. Fiorello (EliaPhoks, RollzRois e Armani Doc)
  9. Natasha Stefanenko (Gionni Gioielli, EliaPhoks e Montenero)
  10. Giorgia Surina (EliaPhoks, Gionni Gioielli e RollzRois)
  11. Greaterboys crew (Gionni Gioielli, RollzRois, Lil Pin, EliaPhoks, Montenero, Blo/B e Armani Doc)
  12. Billy Idol (Gionni Gioielli e EliaPhoks)
  13. Amadeus (Nex Cassel, Armani Doc e Lil Pin)
  14. Alessia Marcuzzi (RollzRois, Montenero, EliaPhoks e Gionni Gioielli)
  15. Carmen Russo (Lil Pin, Blo/B, Gionni Gioielli e Armani Doc)
  16. Piero Pelù (Loop Loona)
  17. Anna Falchi (Montenero e Gionni Gioielli)
  18. Megan Gale (Gionni Gioielli e Armani Doc)
  19. Gerry Scotti (Lil Pin, Gentle T e RollzRois)
  20. Sabrina Salerno (Lil Pin e Gionni Gioielli)
  21. Elenoire Casalegno (Armani Doc e Montenero)

Beatz

Tutte le produzioni di Gionni Gioielli tranne la traccia #17 di HVGME