Dj Krush – Zen

Voto: 3 +

Zen500Mistico, criptico, cupo, ora perfino “Zen”. Strano personaggio Dj Krush, che alcuni di voi avranno conosciuto per la deliziosa session di “Code4109”, altri per il gelo che ammantava “Kakusei”; molto versatile, non ci piove, le sue produzioni hanno sempre un tocco riconoscibile e tratteggiano un gusto musicale ibrido, difficile da imbrigliare. Questa volta la simmetria è più precisa e vede il Nostro all’opera dietro le macchine per un folto gruppo di artisti non necessariamente legati all’Hip-Hop, lanciandosi in solitaria solo nell’introduttiva “Song 1”, morbida, delicata, nonché efficace nell’indicarci la strada intrapresa dal beatmaker.

Il primo ospite a salire sul palco è Black Thought con “Zen Approach”, brano godibile, sì, ma non sfugge un primo difetto che poi tornerà a manifestarsi: è tutto un po’ troppo pulito. Va meglio con “Danger Of Love”, che gioca la carta Marie Daulna (Zap Mama) e lo fa nella migliore maniera possibile: dolcezza, profondità, calore. Si passa a “Sonic Traveler” e si ha l’impressione che alla buona strumentale manchi solo un po’ di cattiveria, come se la batteria sia…pulitina, appunto. “Duck Chase” punta su un’imponente serie di scratch a firma phonosycographDISK e, ragazzi, si gode; poi è la volta dei Company Flow (già orfani di Jus) con “Vision Of Art”, brano dal suono meno claustrofobico di un “Funcrusher Plus” ma certo apprezzabile. Giro di boa, siamo a metà tracklist e sembra di aver ascoltato sei tracce da altrettanti album; non c’è continuità, Krush lavora bene però si adatta ai suoi ospiti invece che salire in cattedra.

E, manco a farlo apposta, ecco che arriva “Day’s End”, traccia dall’atmosfera tanto raffinata quanto differente rispetto alla mezz’ora precedente. “With Grace” alimenta a sua volta questa strana altalena dirigendosi verso l’R’n’B targato N’Dea Davenport, piacevole anche se tre minuti prima ascoltavamo i Co-Flow… “Candle Chant” ci riporta nella terra natia di Krush grazie alle rime in ideogrammi di Boss The MC: bella la chitarra che lo accompagna, perfetta l’alchimia che si viene a creare. Interessante anche “Endless Railway”, con ?uestlove alle percussioni per un altro episodio privo di voci, meno “Whut’z Da Solution”, eccessivamente minimale nella scelta dei suoni. Chiude il tutto “Paradise Bird Theory”, impreziosita dalla voce di Sunja Lee e adagiata su un tappeto inafferrabile, etereo.

In conclusione, abbiamo a che fare con un disco piacevole ancorché macchiato da difetti macroscopici; non è il Dj Krush di “Meiso” e “Kakusei”, né è necessario che lo sia. Un ascolto esplorativo vi schiarirà le idee.

Tracklist

Dj Krush – Zen (Sony Music 2001)

  1. Song 1
  2. Zen Approach [Feat. Black Thought]
  3. Danger Of Love [Feat. Zap Mama]
  4. Sonic Traveler [Feat. Tunde Ayanyemi]
  5. Duck Chase
  6. Vision Of Art [Feat. Company Flow]
  7. Day’s End [Feat. Kazufumi Kodama]
  8. With Grace [Feat. N’Dea Davenport]
  9. Candle Chant (A Tribute) [Feat. Boss The MC]
  10. Endless Railway [Feat. Ahmir “?uestlove” Thompson]
  11. Whut’z Da Solution [Feat. Kukoo Da Baga Bonez]
  12. Paradise Bird Theory [Feat. Sunja Lee]

Beatz

All tracks produced by Dj Krush

Scratch

  • phonosycographDISK: 5
  • Dj Krush and Mr. Len: 6
  • Mista Sinista: 11