Baby Blak – Once You Go Blak
Di Baby Blak, mc di Philadelphia attivo soprattutto tra fine e inizio duemila, quasi nessuno ricorda le prime pubblicazioni col gruppo Ill Advised assieme a Mr. Lish e Rasheed (una manciata di singoli e poi l’album “Can U Smell It”), né si può dire che la sua carriera solista sia mai davvero esplosa, nonostante un dignitoso esordio e qualche 12’’ sotto l’egida di Dj Revolution; chiunque, viceversa, ha memorizzato le linee sinuose che campeggiano sul fronte copertina di “Once You Go Blak”, le dita smaltate di rosso e quei fianchi scolpiti da una generosissima natura. Bene, richiudete la mandibola spalancata, asciugate la goccia di bava che vi cola dal labbro inferiore e lasciatemi aggiungere che il primo – nonché unico – disco dell’mc merita un recupero anche a distanza di tredici anni dalla sua uscita, arco temporale ampio ma non ingeneroso, vista l’assenza di rughe e smagliature gravi.
Con due label alle spalle che sanno il fatto loro (Rapster e BBE, entrambe europee), una lista di beatmaker che alterna autentici sconosciuti a volti familiari (Dj Revolution, Joey Chavez, Kev Brown, Nucleus) e pochi contributi esterni, per giunta stipati nella coda della robusta tracklist, Baby Blak può gestire “Once You Go Blak” in assoluta libertà, aggirando similitudini troppo pronunciate anche quando il beat sembra realizzato su misura per una miriade di altri rapper (in “Tables Turn”, ad esempio, vengono citati i Dilated Peoples e si ha la costante impressione che Evidence e Rakaa siano lì lì per farsi passare il microfono). Gli è certo d’aiuto una dotazione tecnica di tutto rispetto, che se nella fluidità della metrica trova il pregio più evidente difetta solo un tantino di energia nell’interpretazione, manifestando minimi cambi di tono tra un brano e l’altro a dispetto di una varietà tematica che non ha confini precisi: si passa infatti dal molto serio (lo sfruttamento dei giacimenti africani di diamanti in “Diamonds”) al tutt’altro che serio (“So Many” è un ricco elenco di chicks, bitches e ladies di cui il nostro usufruisce a piacimento), potenziali estremità di un percorso che alterna pistolotti (“The Youth”), introspezione (“Daddy Dearest”), riflessioni sul sociale (“Economix”) e sulle difficoltà incontrate nella vita artistica (“Starvin’ Artist”), piccole posse (“No Coast All Stars”, con Obie Trice e Planet Asia) e, tanto per concludere, un pizzico di autocelebrazione (“Tasters Choice”). Insomma, non ci si annoia.
Anche perché, analizzata nell’insieme, la sezione musicale asseconda ogni oscillazione del mood in maniera adeguata, assicurando a BB una gamma melodica per nulla statica. Se l’eleganza di un Kev Brown è cosa già nota, così come da Revolution grosso modo ci si aspetta proprio il timbro californiano di “Wake Up” e “Tables Turn”, è interessante dare un’occhiata alle prove di chi, col curriculum ancora intonso, su “Once You Go Blak” mostra qualità quantomeno promettenti: penso in particolare a Jay Ski, che lavorando bene sui sample fa due centri su tre con “Friends” e “Crazy” (mi spiego meno “Peace”, con quel loop che ti fa sbadigliare fin dal primo ascolto), a P-Smoovah, cui si deve il bel taglio di uno xilofono per “The Youth”, e a Soul Supreme, vicino – per gusto e composizione – al Kanye West di “The College Dropout”.
Detto ciò, considerando introduzione e voto numerico, viene il dubbio che qualcosa non quadri. E’ semplice, da un lato occorreva sfoltire i settanta minuti complessivi, a maggior ragione se privi di interludi e caratterizzati da una schematicità alla lunga logorante (la durata molto simile di ogni brano, la rigida alternanza strofa/ritornello), dall’altro si avverte con chiarezza la mancanza di quelle due/tre bombe che, una volta sganciate, non scordi più. Comunque non ne veniva fuori un mezzo capolavoro, è vero, però avremmo discusso di una promessa da continuare a seguire con attenzione; e invece…
Tracklist
Baby Blak – Once You Go Blak (Rapster Records/BBE 2003)
- Intro
- Once You Go Blak
- Wake Up
- Tables Turn
- Fallin’ Down
- Friends
- Economix
- Tasters Choice
- Crazy
- The Youth
- Starvin’ Artist
- Firewater
- So Many
- Peace [Feat. Mr. Lish]
- No Coast All Stars [Feat. Obie Trice and Planet Asia]
- Daddy Dearest [Feat. Lady Alma]
- Diamonds (Diemon)
Beatz
- Dj Revolution: 1, 3, 4, 15
- Rob Dinero: 2
- Joey Chavez: 5
- Jay Ski with the co-production by Baby Blak: 6
- Kev Brown: 7
- Nucleus: 8, 13
- Jay Ski: 9, 14
- P-Smoovah: 10, 16
- Street Orchestra: 11
- Soul Supreme: 12
- Sat 1: 17
Scratch
All scratches by Dj Revolution
Bra
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