The Strangers – The Strangers

Voto: 4

The Strangers, “The Strangers”. Ovvero: come giocarsi in partenza il posizionamento su Google, ché a leggere ogni tanto il buon Aranzulla non si fa mica male. Urgono coordinate, quindi: il trio nasce sull’asse Francia/California, raccogliendo i talenti di Hervé Salters aka General Elektriks, eclettico tastierista e produttore del quale ricordiamo almeno il notevole “Cliquety Kliqk”, Lateef Daumont aka Lateef The Truthspeaker (che guarda caso figurava in quest’ultimo), voce di enorme versatilità, come dimostrato ad esempio nei gruppi Latyrx, Maroons e The Mighty Underdogs, infine Khalid Dehbi aka Leeroy Kesiah, ex membro dei parigini Saïan Supa Crew, realtà di spicco dell’Hip-Hop d’Oltralpe di inizio duemila. Questo l’assetto, per un progetto che combina le rispettive esperienze in un ibrido collocabile tra la grande stagione Quannum, il Funk nella sua accezione più moderna e un Pop dall’anima molto raffinata. Per capirci, date un’occhiata al primo estratto video, “Movin’”

Ecco, chiaro? C’è il Rap, c’è un ritornello da canticchiare, c’è un accattivante mix di idiomi (<<somewhere down the road, on bouge à droite, à gauche/strangers that you know, jouer loin des halls/movin’ down the road, boots on out the door/sortir de sa zone, don’t know what’s in store>>), c’è una composizione sapiente, che tiene assieme generi e sfumature diversi; e poi si muove il culo! Un abbrivio irresistibile, parecchio animato, che avvia “The Strangers” nel segno della freschezza e dei colori più sgargianti, ma senza circoscriverne il perimetro attraverso una rigida formulaicità. Così, se la parola d’ordine è leggerezza, la successiva “Please Believe” reclama credibilità – concetto di per sé innervato all’Hip-Hop – attraverso un temperamento lieve, scanzonato (<<you don’t get to tell me what to say/it’s probably best to just get out the way/from Paris to the Bay, from New York to Marseille/I’ll do it my way, hey, hey, hey!>>), pur esibendo un flow arrembante nel segmento di Leeroy; “Ultimate Umami”, invece, ospita Lyrics Born – l’altra metà dei Latyrx – in un brano che fa costante riferimento al senso del gusto su una strumentale dall’andatura ubriaca, una melodia quasi stonata, sbilenca, qua e là fischiettata.

Se non si fosse capito, è Salters a guidare la combriccola indirizzandola dove più gli pare, esplorando di volta in volta scenari differenti. Puntualmente, però, Lateef e Leeroy trovano la giusta chiave di lettura e combinano le rispettive peculiarità – la ricca espressività del primo, la sontuosa dotazione tecnica del secondo – in un meccanismo di assoluta efficacia, che può sfiorare il South Rap nello scuro minimalismo di “2222 (Go That Way)” come la old school in “Stranger Danger”, cui collabora un altro guerriero Saïan, Féfé. Tutto ciò in parallelo a una naturale attitudine alla hit, con episodi che non faticherebbero a circolare in radio, playlist e canali tematici se di fianco ai soliti tormentoni si concedesse spazio anche a qualità e originalità; rimediamo noi, suggerendovi la coinvolgente positività di “Chasin’ Sunshine” (<<fills up your clip with lightning so/when the time hits, be proud of your thoughts and actions/stand up and back them, made a mistake?/Make amends, go back in, you can change your pace>>).

Cos’altro dire? Che “The Strangers” partecipi a un campionato non del tutto sovrapponibile a quello che commentiamo di solito è evidente, sebbene abbia punti di contatto con altre realtà di confine – cito Gorillaz e Gnarls Barkley, tanto per rimanere nell’ambito del nostro archivio. Tuttavia, ne apprezziamo il modo – uno tra gli infiniti possibili – di condurre altrove l’Hip-Hop rispettandone spirito, essenza e storia: il buon assortimento del trio e la preziosa compatibilità che lo unisce si traducono in una scaletta frizzante, mai ruffiana, adatta a una platea variegata senza ammiccare per forza al mainstream. Ultime annotazioni di servizio: la tredicesima traccia è una sorta di bonus, “Pink Grass”; in più, il tour è stato annunciato lo scorso novembre col rilascio di “Good To You (Something Stranger)”, disponibile – per ora – solo in formato video. Io ce l’ho già sotto l’albero di Natale, ragion per cui non posso far altro che consigliarne l’acquisto.

Tracklist

The Strangers – The Strangers (3ème Bureau/Le Plan Recordings 2023)

  1. 20 Younge Park Station
  2. Movin’
  3. Please Believe
  4. Ultimate Umami [Feat. Lyrics Born]
  5. FBT PSA (Federal Bureau Of Travel)
  6. 2222 (Go That Way)
  7. Running Through The City
  8. Blue Queen
  9. Strangers Will Be Live
  10. Chasin’ Sunshine
  11. Stranger Danger [Feat. Féfé]
  12. Lullaby Of San Angeles
  13. Pink Grass (Bonus Track)

Beatz

All tracks produced by Hervé Salters/General Elektriks