MindsOne and Dj Iron – Phaseology
Da dove veniamo? Perché siamo qui? Che accade dopo? Capita spesso di fermarsi a riflettere su intricate domande esistenziali: tutto ciò che conosciamo è ciò che vediamo concretamente, ma quando troviamo una rara pausa tra una frenesia quotidiana e l’altra capita che la mente inizi a vagare alla ricerca del senso del nostro transito terreno, cercando inutilmente risposte a interrogativi troppo più grandi di noi. Non è certo all’interno di “Phaseology” che risolveremo le nostre angoscie più recondite, perché l’obiettivo del nuovo lavoro della crew MindsOne è quello di compiere un audace salto nel buio dell’ignoto scacciando paura e paranoia, mischiando realtà e fantasia.
Del talento di KON Sci e Tronic, che compongono il gruppo assieme ai turntablist Dj Slim Deluxe e Dj Noumenon, avevamo finora sentito solo alcuni sprazzi quali ospiti in dischi come “The Night Took Us In Like Family” e “Basement Chemistry“, tanto per citare i primi che vengono in mente. La loro discografia passata, seppure sottolineata da quindici anni di attività sottobosco e un EP in compagnia di Kev Brown (“Pillars”), non è difatti molto conosciuta e per questo motivo ci fa particolare piacere poterli promuovere col loro album proposto dalla Ill Adrenaline Records, etichetta che – scommettendo su “Phaseology” – ha ancora una volta dimostrato attenzione verso la qualità delle sue centellinate uscite.
I due protagonisti posseggono una chimica evidente, hanno qualità differenti ma risultano perfettamente allineati a livello tecnico. Il contrasto nasce dalla differenza tra la voce nasale di un Tronic propenso a strascicare molto le consonanti e il tono maggiormente profondo di KON Sci, cristallino nella dizione e molto meticoloso nella precisione della metrica, mentre il terreno comune è nel flow parecchio serrato, una tenuta del fiato impeccabile e l’ingegnosità nel collocamento delle parole in rima, che offrono coincidenze tra l’ultimo termine di barra e il primo della successiva, sillabe assonanti e numericamente coincidenti, percorsi sempre variabili. Il lavoro lirico è di tutta sostanza, non ci sono barre riempitive o astuzie da quattro soldi per forzare una rima, l’argomento trattato impone l’utilizzo di un vocabolario mirato che viene gestito dai due mc’s con competenza, fiumi di parole vengono espressi con ottima chiarezza espositiva senza mai perdere un filo d’intensità.
Dj Iron, produttore belga già dietro gli scratch in alcuni dischi di L’Orange, è l’unico responsabile del lavoro alle macchine e offre una produzione dotata di set di batterie che si allontanano dalla costruzione basilare, racchiundendo all’interno dei loro differenti percorsi il minimo comune denominatore della potenza complessiva. La selezione dei sample è creativa e polverosa (i brevi fruscii di vinile sparsi in giro tra i pezzi sono fondamentali per gustarsi il suono dell’album), le atmosfere trasmettono tranquillità senza rinunciare a pompar duro nel settore ritmico – a volte pare di vagare nello spazio a osservare l’insieme riflettendo su concetti scientifici, fenomeni astrali e accadimenti divini…
Il disco non offre il classico singolo, ogni brano è intarsiato con la stessa pazienza e la stessa passione, componendo un unico blocco composto da sette pezzi rappati, due strumentali e le classiche intro/outro che non funzionerebbero così bene se la sequenza venisse modificata. Il senso dello spazio è dato dalla forte propensione contemplativa di “Horizons”, la quale offre una visione aerea del mondo in compagnia dei concetti universali sempre ben espressi da John Robinson, il senso del tempo è invece scandito da “A Day In The Life”, che guarda alla quotidianità come una fase stancamente ripetitiva, coordinando campioni tagliati su misure brevi.
“Mythos” risveglia per bene le cervicali grazie al ritmo incalzante e al più che indovinato arco, raccontandoci di un non meglio precisato personaggio che diventa un eroe nel mezzo di mille difficoltà, status rafforzato dagli elementi figurativi contenuti nella seconda strofa. “Hindsight” parla di una realtà visionaria, che approfitta del tema principale per legarlo alla musica e alla sua inscalfibilità dinanzi all’incedere del tempo, offrendo un assaggio della forte sostanza metrica del progetto (<<After all is said and done, dead and gone medically/soundwaves propagate and reinforce the legacy>>). Un rapido ma incisivo passaggio dalle tinte scure è invece offerto da “What’s Next?!?”, un pezzo a suo modo angosciante, un beat di sensazioni claustrofobiche alimentate dall’ombrosità di un sample che sembra lanciare messaggi da luoghi appartenenti ad altre dimensioni, una ricerca di equilibrio tra ultimi respiri e serenità dei sensi.
Abbiamo sinceramente faticato nel cogliere una definizione precisa per un lavoro dal concept così singolare, ma alla fine siamo riusciti nell’impresa: “Phaseology” è una coraggiosa sottolineatura del bisogno umano di conforto davanti all’inevitabilità del compimento del destino di ciascuno, dettata a suon di Hip-Hop che spacca.
Tracklist
MindsOne and Dj Iron – Phaseology (Ill Adrenaline Records 2016)
- Phase In
- A Day In The Life
- Follow The Light
- Nightfall (Interlude)
- Horizons [Feat. John Robinson]
- What’s Next?!?
- Mythos
- Gravity (Interlude)
- Underdogs
- Hindsight
- Phase Out
- Horizons (Remix) [Feat. John Robinson]
- Follow The Light (Instrumental)
- What’s Next?!? (Instrumental)
Beatz
All tracks produced by Dj Iron except track #8 co-produced by D-Purpose
Scratch
All scratches by Dj Iron except on tracks #3 by Dj Slim Deluxe and #7 by Dj Iron and Dj Noumenon
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