Intervista a Comma Uno ed Emme the 3rd (01/03/2025)

Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Comma Uno ed Emme the 3rd, duo che la scorsa estate ha pubblicato “Veleno gu”, progetto che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Gambino, Squito Babe, FatFat Corfunk e RollzRois tra gli altri. Durante l’intervista, abbiamo parlato sia della genesi dell’album che dei lavori in corso d’opera…

Drugo: ho scoperto “Veleno gu” per caso, grazie a un amico che me l’ha consigliato. Dopo averlo ascoltato, mi ha colpito subito la qualità del lavoro, ma ho notato che ha avuto poca visibilità sui social. Come mai non lo avete promosso di più?
Comma Uno: mah, non sono il classico artista che spamma ovunque le proprie uscite per mesi. Negli ultimi tre anni ho lavorato con la mia etichetta Salotti d’Arte a diversi progetti in vinile, producendo diversi artisti americani. Gestire il lato artistico/musicale, inclusa la parte logistica, mi è costato tempo ed energie e perciò ho un po’ trascurato la promozione di quest’ultimo disco. Riconosco che sia un peccato, perché a volte basta poco per ottenere risultati migliori a livello di promozione; ad esempio, di recente abbiamo rilasciato “Cascata, tape strumentale che, grazie a una condivisione più assidua, ha riscosso maggiore attenzione.

D: com’è nato il disco?
Emme the 3rd: è un disco pesante, volevamo anzitutto un sound crudo e scuro.
CU: esatto, sentivo il bisogno di realizzare un album dark, con un tono cupo, che fosse prodotto interamente da Emme. L’idea è nata da una cover disegnata da un mio amico, che evocava atmosfere orientali. Da lì abbiamo iniziato a lavorare sui suoni.
D: quindi avete cercato campionamenti specifici per adattarli al concept?
CU: alcune produzioni esistevano già. Emme mi ha fatto ascoltare diverse basi e abbiamo deciso di ispirarci all’immaginario dei guerrieri ninja, anche perché alcuni sample provengono proprio da videogiochi su questo tema.
Et3: è un richiamo al mio background. Fin da bambino ero appassionato di film di arti marziali, in quest’album ho sentito l’esigenza di creare un sound che richiamasse quel mondo. Tutto è partito da un mio precedente progetto, “1998”, esperienza dal quale Comma ha scelto tre beat fondamentali per definire il sound del nostro album.

D: oltre a essere un rapper, Comma produce. Com’è rappare su beat non tuoi?
CU: in realtà, non ho mai pubblicato un progetto in cui rappo su produzioni mie. Per ora ho preferito produrre per altri artisti. Con “Veleno gu” mi sono affidato completamente a Emme, perché ho piena fiducia nella qualità del suo lavoro e non ho sentito la necessità di intervenire con cose mie.
Et3: abbiamo creato un forte connubio tra beat e scrittura, dando vita a un sound sperimentale. Abbiamo registrato i primi pezzi e continuato ad aggiungere tasselli, è stato naturale realizzare un progetto coeso.

D: la musica dovrebbe nascere da un’urgenza espressiva, non per riempire un vuoto. Vi rivedete in questa visione?
CU: assolutamente sì. Per me, questo disco rappresenta la fine di un ciclo. Ho voluto creare qualcosa di indefinito a livello comunicativo. Alcuni brani parlano di esperienze personali oramai lontane, attraverso metafore e immagini surreali ho cercato di raccontare situazioni quotidiane che hanno avuto un forte impatto sulla mia persona. Il titolo si ispira a una leggenda cinese: si narra di una teca in cui venivano messi diversi animali velenosi, lasciati a combattere tra loro fino a ottenere il veleno più letale al mondo. E’ una metafora della quotidianità: nella vita assorbi ciò che ti circonda, ma o sopravvivi sotto nuova forma o soccombi.

D: nell’album troviamo collaborazioni con artisti di generazioni diverse, da Mental Dizzle a Gambino, passando per Squito, Toni Zeno, Rollz, FatFat e Livio Pee. Com’è stato lavorare con figure dal background potenzialmente differente?
CU: semplicemente, mi è sempre piaciuto creare un ponte tra chi ha vissuto altre ere e artisti della nuova scuola. Trovo stimolante far convivere nello stesso progetto artisti emergenti e veterani del Rap, sia dal punto di vista artistico che umano.
Et3: io neppure ci avevo pensato in questi termini. Ho coinvolto artisti che ho sempre apprezzato, indipendentemente dall’età. Tutto qua.

D: oltre ai featuring con la scena italiana, sappiamo che state collaborando anche con artisti internazionali. Potete anticiparci qualcosa?
CU: è nato tutto dal collezionismo. Acquistavo vinili su varie piattaforme e, grazie al mio socio/collezionista di Salotti d’Arte, si è creata una connessione con un po’ di rapper americani. Ultimamente, i miei beat sono arrivati a persone che collaborano con Estee Nack e presto pubblicheremo un progetto con loro. Nel 2024, poi, ho collaborato con Crimeapple producendo il brano “Bankroll Hotline” (presente nel disco “Let Him Cook”, ndBra). In occasione del suo tour europeo abbiamo girato insieme per l’Italia, dopo una serata dove abbiamo suonato a Firenze mi ha detto che gli sarebbe piaciuto fare dei pezzi sulle mie produzioni e per me è stato un grande onore, parliamo di un artista che collabora attivamente con Dj Muggs! Questa cosa rappresenta un bel riconoscimento dei nostri lavori.
Et3: sì, di fatto gli americani hanno ascoltato il nostro lavoro e ne sono rimasti colpiti. Da lì è nata la voglia di collaborare.

D: avete in programma di portare “Veleno gu” in giro dal vivo?
CU: purtroppo, trovare locali disposti a far esibire artisti emergenti è difficile e io non ritengo stimolante fare chilometri per suonare senza un adeguato compenso. Capisco i gestori, ma in Italia sono pochi gli artisti underground che riescono a riempire un locale.
Et3: inoltre, ci manca una figura che si occupi del booking. Tra produzioni e registrazioni, non abbiamo il tempo di cercare serate. Per suonare live serve una fan base forte, gente che ti segua e supporti i tuoi concerti.

D: tutto chiarissimo, ragazzi. Vi ringraziamo per il tempo che ci avete dedicato e attendiamo con curiosità i vostri prossimi lavori!
CU: bella!
Et3: grazie a te!