Gio Fog & Azukori – Pressure

Nella stragrande maggioranza dei casi, seguendo la scena nazionale da poco meno di tre decadi, ci capita di commentare progetti realizzati da artisti dei quali conosciamo piuttosto bene il percorso discografico, o comunque riconducibili a realtà e collettivi che riusciamo a inquadrare con un certo margine di precisione nelle dinamiche dell’Hip-Hop. L’eccezione alla regola non può mancare, come appunto nel caso di “Pressure”: di Gio Fog (provincia di Padova, 1997) e Azukori (Milano, 2004) sappiamo solo quanto riportato all’interno della cartella stampa. Rapper il primo, produttore il secondo, non possiamo aggiungere nulla sulle fasi e gli incroci che hanno determinato la loro collaborazione, ma ne abbiamo subito avvertito sia il potenziale che l’intesa.

Undici brani, trenta minuti complessivi sfiorati, lo skateboarding a fare da trait d’union tra la componente tematica – il titolo è un duplice riferimento: alle pressioni cui siamo sottoposti nel quotidiano, come al trick chiamato pressure flip – e gli spezzoni che introducono ogni episodio, voci tratte da quella stessa scena nella quale Giovanni ha trovato riparo. Con un atteggiamento moderatamente Punk, quel tanto che basta per non essere incluso in una delle solite categorie utilizzate per parlare di Rap italiano, l’mc si esprime attraverso liriche di buona fattura, che non eccedono in tecnicismi e vanno in genere dritte al punto (la linea di demarcazione è suggerita dalla titletrack: <<io metto l’Hip-Hop nel Rock, come il cazzo nella figa>>), dando anzitutto voce a un ambiente dove <<non succede mai una minchia>> e le ambizioni sono commisurate alla semplice passione (<<faccio Rap, fra’, pochi gossip/cazzo me ne frega di che loghi indossi/…/parlo poco, fingo meno/faccio fuoco, figo vero/’sti rapper sono depressi con il frigo pieno>>“In provincia”).

Classico il sound, con sorprendenti tagli Soul (“Fatiche”) e Jazz (“25 inverni”) a corredo di una composizione che predilige senz’altro le atmosfere scure, notturne; e – perdonate il pregiudizio – da un diciannovenne (click per approfondire) forse non ce lo saremmo aspettati! Bravo Azukori, quindi, che offre a Gio Fog una cartella invitante, gustosa, manifestando a sua volta una personalità di assoluto valore, che scansa somiglianze troppo strette con questo o quell’altro beatmaker. Di fatto, “Pressure” ha un’andatura rettilinea, non sbanda alla ricerca di un equilibrio forzato e mette in chiaro le abilità dei due interpreti, esprimendo al contempo i “Sogni lucidi” di una generazione spesso bistrattata (<<fra chi ti nega i piani, chi prega che li sfami/con le mani sfregiate per chi si sfrega le mani>>) e la concretezza quasi tattile della musica che origina dal basso, in maniera spontanea (<<mi cimento nel Rap, bro’/non dico quasi un cazzo ma ci metto del pathos/leggerai il mio nome nel cemento crepato/e mi ricorderai come talento sprecato>>“Solo amore”).

Non stiamo scrivendo, insomma, di un disco che scardina certezze e impone novità; è per questa ragione che abbiamo deciso di porlo in maggiore risalto rispetto a uscite magari più accattivanti, nel loro piccolo attese, ovvero perché fa bene ciò che fa e, nel farlo, evidenzia una naturalezza a nostro avviso significativa. Che non vuol dire manchi di estro, di slancio: il bel finale a-cappella di “20 inverni” (<<qui in inverno sono mesi spenti/lampioni accesi a stenti/vedo solo il mio telefono ed i residenti/resilienti/anche se soffiano venti tesi in tempi estesi resi lenti/ma siamo pazienti, qui, non esigenti>>) e le parole altrettanto efficaci di “25 inverni” (<<non hai rischiato, in fondo, se non hai raschiato il fondo/non cambiamo i vestiti e vogliamo cambiare il mondo>>) svelano ad esempio ulteriori dettagli sulle competenze di Gio nel Rap, dotato di un flow e un vocabolario che associamo a fatica a un esordiente.

La quota muscolare è riservata alla conclusiva “Traversone”, non a caso con Egreen e un ritornello tratto da “Finestrino basso” di Nex Cassel, portando a casa un risultato pieno, tondo, che ci incuriosisce per gli eventuali sviluppi di una carriera cui come minimo non si potrà rimproverare l’eccessiva fretta nel bruciare le tappe. Ne consigliamo l’ascolto, tanto più se siete alla ricerca di qualcosa che non sembri la fotocopia sbiadita di un’altra fotocopia sbiadita…

Tracklist

Gio Fog & Azukori – Pressure (Payback 2023)

  1. Pressure
  2. Sogni lucidi
  3. Sotto pressione
  4. In provincia
  5. Fatiche
  6. Uomo avvisato
  7. 20 inverni
  8. 25 inverni
  9. Solo amore
  10. Capita
  11. Traversone [Feat. Egreen]

Beatz

Tutte le produzioni di Azukori tranne la traccia #1 di Jody Berton