Fredro Starr – Made In The Streets
Gli Onyx sono uno di quei pochi gruppi rimasti coerenti negli anni coi loro principi e il loro modo di essere, non si sono mai snaturati cercando di vendere un prodotto che non rispecchiasse la loro identità. Si contano un paio di espisodi nell’oramai ventennale carriera un po’ meno hardcore, sì, ma la loro fedeltà alle sonorità più dure è pressoché indiscutibile e il loro ultimo lavoro, “#Wakedafucup”, ha solidificato ancora una volta la loro credibilità. Fredro Starr per “Made In The Streets”, suo terzo album solista, ha deciso di collaborare con Audible Doctor, beatmaker appartenente al collettivo Brown Bag Allstars, affidandogli l’intera produzione musicale: scelta azzeccatissima, il supporto che gli viene messo a disposizione è assolutamente impeccabile. Il richiamo al sound newyorkese di metà anni ’90 è inconfondibile, con un massiccio boom-bap a dettare il ritmo, svariati campioni di piano, fiati e voci, trasportando l’ascoltatore per le strade della Grande Mela in un’atmosfera magica.
A queste condizioni, è scontato che Fredro si ritrovi a proprio agio per poter dare il meglio di sé al microfono, sebbene nella sua versione in singolo risulta essere un pochino meno violento rispetto a quando rappa spalla a spalla con Sticky Fingaz. Il Nostro non sarà un poeta, non tratterà temi di rilevanza politica, non avrà l’impegno sociale di un Chuck D o un KRS-One e con la sua musica non cercherà in nessun modo di fare qualcosa di innovativo, ma chi se ne frega. Qui si può trovare Hip-Hop da strada senza troppi giri di parole (il titolo dell’album è abbastanza chiaro), l’mc ci racconta dei posti che conosce meglio, di dov’è cresciuto rispettando determinati codici e vivendo in prima persona esperienze e situazioni che hanno influito sul suo stile musicale duro e diretto. Nel corso del disco si respira smepre un’aria di disagio e malessere, come in “Everyday Hell” (<<where I’m from life is short,death is long>>) o nello storytelling di “This Ain’t My Day”, dove non c’è spazio per allegria e spensieratezza.
Cemento, palazzoni e vita di strada, questo il background di Fredro Starr e questi i contenuti dei suoi testi, non c’è nulla d’inventato e fittizio. Naturalmente non poteva mancare la dedica alla città di provenienza, “That New York”, il posto <<where Hip-Hop came from>>, affascinante e pericoloso al tempo stesso, dove i sogni si possono trasformare in incubi. La NY di cui parla Fredro non è quella di Time Square o di Broadway, <<this that New York out of the botega/where kids drink 40, your blunt would go bogus/where niggas with black masks like the lone ranger>>. Il lato oscuro della metropoli che lui e tanti altri colleghi hanno vissuto subendone la durezza, le contraddizioni e le ingiustizie. Molto belle anche “Polo Wars”, martellante e ipnotico racconto sul rubare i vestiti di marca ai poveri malcapitati (probabile che il nostro in passato si possa essere dedicato ad attività di questo tipo…), “The Truth” ma anche “Suicide Queens”, in cui l’mc si racconta insolitamente per le strade della California, accompagnato da un beat dalle sonorità appunto più west coast ma sempre con quell’oscuro retrogusto newyorkese. Non mancano, poi, un po’ di egotrippin’ (“Ain’t No Other Kings”) e qualche episodio leggermente meno riuscito – in realtà si tratta di un caso isolato, “Racing”, brano sentimentale, ricco di metafore legate alle auto e alle corse ma moscio rispetto al contesto e con quel ritornello cantato da Mike Raw che non c’entra assolutamente nulla con l’atmosfera generale.
Nel complesso un bel lavoro, meno hardcore di altri prodotti targati Onyx ma comunque legato alle sonorità e alle tematiche dell’ormai duo del Queens, come scritto sopra uno dei pochi gruppi storici in circolazione che continua a mantenere la propria credibilità intatta sin dai tempi di “Bacdafucup”. Potete amarli o odiarli, ma loro sono così: prendere o lasciare. Io prendo, sempre!
Tracklist
Fredro Starr – Made In The Streets (Mad Money Movement 2014)
- Everyday Hell
- That New York
- The Truth
- This Ain’t My Day
- Holdin It Down [Feat. Makem Pay]
- Polo Wars
- What U Goin Thru
- Racing [Feat. Mike Raw]
- Suicide Queens
- Ain’t No Other Kings
- Hit Man 4 Hire [Feat. Philly Swain]
- Made In The Streets Rmx
Beatz
All tracks produced by Audible Doctor
Scratch
- Dj Nelson: 10
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