Emcee O’zi’ – Overflow

A pochi mesi dal disco d’esordio di Clementino, mi tocca parlarvi di un altro esponente (presente non a caso proprio su “Napolimanicomio”) del sempre più florido circuito Hip-Hop partenopeo: Emcee O’zì. “Overflow” è un disco in sostanza autoprodotto che gode di tutti gli accorgimenti per reggere il confronto col resto delle uscite nostrane, a differenza di queste però non va alla ricerca delle briciole lasciate per strada dai signori Marcio e Fibra uniformandosi a quelli che sono gli standard attualmente più in voga, sfogando invece esclusivamente la propria individualità e i propri gusti (alcuni richiami al sound di El-P testimoniano esattamente questa scelta).

Liriche accurate e argomenti di un certo peso sono la base su cui O’zì costruisce i suoi testi: sotto il primo aspetto bisogna ricordare che il dialetto napoletano lega particolarmente bene con le strutture metriche del Rap, il suono tronco delle sillabe finali permette infatti assonanze simili a quelle offerte dall’inglese e il Nostro sembra aver appreso bene la lezione; non altrettanto ovvia l’attenzione riservata alle tematiche di “Overflow”, che da questo punto di vista può vantare una maturità ravvisabile sempre più raramente tra i rapper italiani. Le tappe più importanti del viaggio sono “Tra suonn e veglia”, “Il progresso” (entrambe sulla confusa situazione in cui versa la società attuale, che in realtà è il tema conduttore dell’intero disco), “Le pecore” (<<vann truvann nu’ popol e pecore/in quant’ già sanno ca simm’/deboli e vuje/sempe chiù inconsapevoli acalat’ a capo/a conoscenza è putenza è o mument’ che studiat’>>), “Carenza di mezzi”, con Dope One e Clementino, “Déjà vù”, la traccia migliore di “Overflow”, con una strofa magistrale di Op.Rot (<<oggi è comm’è oggi/o stess’ tiempo port o’ riloggio/e stess’ facce e stess’ tracce i stess’ rammaggi/u stess’ bisogno e scavà cull’ogne pe’ truvà curaggio/e stess’ attur e stess’ parti e o stesso canovaggio/ca’ nu raggio e sol’ nunn’esce quann si nat’ umbrell’>>), “Nun’è colpa loro”, atto d’accusa contro i burattinai che manovrano i fili degli innumerevoli conflitti bellici, e “Sti vocche”, che trasforma la bocca in una metafora dell’incomprensione che regna tra gli esseri umani.

Episodi che da un lato soddisfano il bisogno di buon Rap, dall’altro stuzzicano la riflessione, il pensiero, senza con ciò appesantire più del necessario l’ascolto. Il grosso della produzione lo gestisce in prima persona (e con ottimi risultati) lo stesso O’zì, oltre a lui intervengono Cefrone (suo il grasso Funk di “Aind’o cascione”), Blakesanders con due piccole gemme, OLuWong nel cupo minimalismo di “Déjà vù”, più Uncino e Snatch ai piatti. Lo sguardo è rivolto all’Hip-Hop nato all’ombra della Def Jux, ma assecondando una personalità che ha saputo assorbire e far propria quei percorsi. In ogni caso, un unicum all’interno del panorama italiano, underground e non.

Un consiglio? Gustatevi un assaggio dallo space di Ciro e poi richiedetegli la vostra copia di “Overflow” (in alternativa potete dare uno sguardo ai punti vendita dov’è stato distribuito): saranno cinque euro spesi davvero bene. <<TCK crew chiù underground r’e patane>>.

Tracklist

Emcee O’zì – Overflow (Creamò 2006)

  1. Prologo
  2. Tra suonn e veglia
  3. Il progresso
  4. Sofferenza artificiale
  5. Le pecore
  6. Carenza di mezzi [Feat. Dope One e Clementino]
  7. Interludio
  8. Aind’o cascione
  9. Ogni iuorn
  10. Déjà vù [Feat. Op.Rot]
  11. Realtà parallela
  12. Maschere [Feat. Fabio Farti]
  13. Nun’è colpa loro
  14. Sti vocche
  15. La luce
  16. Epilogo

Beatz

  • Emcee O’zì: 1, 2, 4, 5, 7, 9, 13, 14, 15, 16
  • Blakesanders: 3, 12
  • Cefrone: 6, 8, 11
  • OLuWong: 10

Scratch

  • Dj Uncino: 1, 5, 10, 12, 13
  • Dj Snatch: 6