Crazeology – Crazeology
Più passa il tempo e più si capisce che la scena americana è sempre più pronta ad aprire la porta allo sconosciuto, a permettere una connessione che la tecnologia e l’apertura mentale hanno reso possibile, ad affidarsi pienamente nelle mani di una schiera di produttori provenienti dal vecchio continente, con il risultato di mettere ulteriormente in evidenza il fatto che la grande famiglia dell’Hip-Hop può risiedere sotto lo stesso tetto, non importa da dove vengano i singoli componenti. Pieno diritto di residenza all’interno di tale movimento va al duo (originariamente trio) di produttori milanesi formato da Res Nullius e Weirdo, due ragazzi che hanno avuto l’audacia di mettere fuori il naso dai confini di casa creando un progetto sfociato in 16 tracce in cui si passano il microfono mc’s conosciuti e non, rigorosamente provenienti dalla scena underground statunitense, un progetto non inedito dalle nostre parti ma che ancora una volta pone in risalto il fatto che l’Italia sta cominciando a dire la sua sull’argomento in maniera sempre più convincente.
Si punta sulla qualità, sulla voglia di tenere alto il nome dell’underground andando a ricercare nel suo periodo più prolifico il riferimento principale per impostare le sonorità, sull’insistenza nel volersi differenziare dal patinato e patetico mondo delle classifiche, tematica peraltro ricorrente in quasi tutti i cosiddetti producer album, nei quali il senso di orgoglio nel sentirsi parte di qualcosa di più basso, di più marcio, ma dannatamente reale, si pone sempre come protagonista principale, chiunque sia a mettere le mani sulle macchine o a spittare al microfono. Di “Crazeology” colpisce immediatamente il fatto, curioso ed apprezzabile, che lo stile produttivo si svolga sulle medesime linee di principio ma riesca a far notare delle differenze che risultano mano a mano sempre più evidenti, forse accentuate dal fatto che la sequenza delle tracce è stata impostata in maniera costantemente alternata: salta subito all’orecchio lo stile più grezzo e potente di Weirdo, che tagliuzza i campioni rendendoli molto brevi e stendendoli poi sopra batterie secche che puntano molto alla risonanza della cassa, mentre Res Nullius è più melodico, prende il loop e lo lascia sviluppare dando armonia ai suoi brani, prediligendo strumenti più caldi come violini e flauti, ma non per questo dimenticandosi di bastonare con la struttura di base. Da tale amalgama nascono diversi episodi degni di menzione, che, se analizzati singolarmente, fanno intuire l’abilità del produttore di turno nel mettere il rapper a proprio agio.
Verrebbe da pensare esattamente così ascoltando una “Ps N Qs”, che ha Premier quale musa ispiratrice e che non a caso vede Reks distruggere ogni singola barra con due strofe ciascuna dedicata alle due lettere del titolo, una “Heavy Artillery”, che pulisce i suoni creando un’atmosfera più West per Rasco, ma pure una “Freedom”, i cui suoni a metà tra il sacro e l’apocalittico permettono un consono sviluppo alle tematiche proposte da Vendetta Kingz e Jise One, vecchia conoscenza degli Arsonists. Perfetta, e come al solito dotata di quel tocco ipnotico in più quando in giro c’è Vast Aire, “Trained Specialists”, per la quale è stato girato anche un video, mentre il boom bap più puro viene fuori nella classica “NY Minute”, che ha avuto l’onore di passare in radio per mano di Preemo in persona, nonché in “3 The Hard Way” (arricchita dalla prestazione di Armageddon), “Hood Now” (sentire Main Flow è sempre un piacere, parere personale) e “Battle Grounds”, tutte accomunate dalla perentorietà dei rullanti e dal fatto che la testa si muove più che volentieri per tutta la durata dei brani.
Parte della linearità che possiede il progetto è data da alcuni passaggi dove gli mc’s coinvolti riescono a individuare un tema comune per la costruzione della strofa pur non condividendone lo studio, come in “I Can’t Understand”, e ideali risultano i sodalizi tra i beat contagiosi di “You Ain’t Ready” e “Give You The Word” e gente del calibro di Shabaam Shadeeq e Supastition, che fa piazza pulita con estrema disinvoltura. Solamente un paio gli episodi dove si possa riscontrare qualche piccolo inceppamento, così per “When The Game Gets Real” o “Catchin’ Flashbacks”, l’uno più per causa di un Kool Sphere generalmente poco attraente, l’altro per via di un campione che sembra andare troppo a rilento rispetto alla vivacità proposta dagli altri brani.
In conclusione, “Crazeology” è un grande biglietto da visita per Res Nullius e Weirdo, un punto di partenza già di notevole rilievo per poter intraprendere un percorso che ci auguriamo li porterà davvero in alto. La strada è senza dubbio quella giusta.
Tracklist
Crazeology – Crazeology (Crazeology 2011)
- Intro [Feat. Supastition, Kool Sphere]
- Ps N Qs [Feat. Reks]
- When The Game Gets Real [Feat. Kool Sphere]
- Heavy Artillery [Feat. Rasco, XL and Mr. Malchau]
- Trained Specialists [Feat. Vast Aire and L.I.F.E. Long]
- You Ain’t Ready [Feat. The Closers (Red Eye, Shabaam Sahdeeq and Thorotracks) and King Magnetic]
- Catchin’ Flashbacks [Feat. Smiley The Ghetto Child, Kool Sphere and windchILL]
- Don’t Test [Feat. Goretex, BURNTmd, Nervous Wreck and Matt Maddox]
- I Can’t Understand [Feat. Reef The Lost Cauze, Randola and Torae]
- Hood Now [Feat. Crunch Ex and Main Flow]
- Give You The Word [Feat. XL, Bugsy and Supastition]
- 3 The Hard Way [Feat. Armageddon and Verbal Threat]
- Freedom [Feat. Vendetta Kingz and Jise One]
- Street Music [Feat. Ruste Juxx, Kwote1, King Magnetic and Singapore Kane]
- Battle Grounds [Feat. Subtex and Outwrite]
- NY Minute [Feat. Blaq Poet, Kool Sphere and Nutso]
Beatz
- Res Nullius: 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15
- Weirdo: 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16
Scratch
- Dj El-Zink: 1, 7, 13
- Dj Bizkid: 2, 4, 12
- Dj Connect: 5
- Dj Double S: 9, 14, 16
- Dj Modesty: 10
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